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Come riciclare il carbone della Befana?

di Manuela Chimera 5 Gennaio 2025 10:00

Sentite l’imprescindibile esigenza di riciclare il carbone della Befana? Beh, ci sono vari modi per farlo, fra dolci, torte e biscotti. Ma non ne potete fare a meno? Perché effettivamente non è obbligattorio e necessario riciclarlo a tutti i costi

Qual è il dolce tipico dell’Epifania? Beh, rispondiamo tutti in coro: il carbone della Befana. Qual è quel dolce dell’Epifania che in pochi mangiano? Sempre il carbone della Befana. Siamo onesti: quanti di noi da bambini (o da adulti se ancora amate fare la calza) hanno davvero mangiato il carbone della Befana? In pochissimi a dire il vero, al massimo una sgranocchiata per capire di cosa sappia e poi si passa ad altri dolci più golosi. Tuttavia c’è anche chi si interroga su come riciclare il carbone della Befana, visto che nessuno lo mangia.

E qui sorge spontanea una domanda: perché mai riciclare il carbone della Befana? Tecnicamente parlando non è strettamente necessario. Ma se siete fra coloro che non lo mangiano e non lo conservano di anno in anno, ecco che nell’ottica della sostenibilità, del riciclo e di non spendere soldi inutilmente potete provare a riciclarlo in diversi modi.

Qualcuno lo mangia?

carbone befana calza

Ovviamente non c’è bisogno di riciclare il carbone della Befana se qualcuno lo mangia. Anzi: c’è chi non lo compra e lo prepara da solo a casa. Se volete cimentarvi nell’impresa, qui trovate la ricetta per il carbone dolce della Befana.

Il carbone della Befana come dolcificante

Forse non tutti sanno che il carbone dolce della Befana può essere usato come dolcificante. Lo potete usare al posto dello zucchero nel caffè, nel tè, in tisane e infusi. Potete sbriciolarlo, anche quello colorato, conservandolo poi in barattolini. Questo perché è formato da circa il 95% di zucchero.

C’è anche chi lo usa come una variante dark dello zucchero a velo bianco tradizionale. Sminuzzandolo per bene, infatti, potete usarlo come zucchero a velo nero su torte dall’impasto chiaro. Dovrete solo avere l’accortezza di triturarlo fine fine.

Usiamolo l’anno successivo

Il classico riciclo del carbone della Befana: lo si tira fuori dalla calza, lo si guarda e poi lo si ripone in dispensa, pronto per essere riutilizzato l’anno successivo. In effetti, la maggior parte di noi utilizza ormai da decenni sempre lo stesso carbone della Befana. In pratica ormai è entrato a far parte di diritto dell’asse ereditario della famiglia.

Riciclare il carbone della Befana: dolci e biscotti

Come potete ben immaginare, il carbone della Befana può essere tranquillamente riciclato per preparare dolci, torte e biscotti. In vari modi, fra l’altro. Un consiglio: ovviamente riciclate solamente il carbone della Befana acquistato o preparato fresco quell’anno. Se avete del carbone della Befana risalente a 20 anni prima e che di anno in anno riproponete nella calza, per poi metterlo via alla fine dell’Epifania fino all’anno successivo, beh, diciamo che non è più commestibile.

Vero è che lo zucchero non scade, ma ormai quel carbone vecchio di 20 anni avrà accumulato sulla sua superficie così tanti batteri, germi, polvere e sporcizia da essere diventato un’arma biologica.

Biscotti dell’Epifania

Potete usare il carbone dolce per preparare l’impasto dei biscotti. Per esempio, potete prendere la ricetta della pasta frolla e usare il carbone della Befana triturato al posto dello zucchero. E se usate il carbone colorato, otterrete dei biscotti color arcobaleno.

Brownies di carbone della Befana

Per preparare dei brownies dovrete semplicemente prendere la ricetta classica dei brownies e usare il carbone nero, il cioccolato fondente, farina, burro e uova per preparare questi gustosi dolci da colazione o da merenda. C’è anche chi li insaporisce ulteriormente usando nell’impasto nocciole e mandorle.

Inoltre la preparazione è velocissima: si trita tutto nel mixer e poi si versa l’impasto nei pirottini, cuocendo il tutto in forno caldo per mezz’ora a 160-180°C.

Focaccia dell’Epifania

Potete preparare anche una focaccia dolce di colore nero, approvata dalla Famiglia Addams. Anche qui dovrete tritare finemente il carbone, mescolandolo poi con acqua, farina, lievito e olio. Con questo impasto andrete a preparare una focaccia di colore scuro da infornare a 180-200°C.

Crostata con ricotta, pere e carbone dolce

Ovviamene potrete preparare anche una crostata di carbone nero. Dovrete preparare prima la pasta frolla unendovi il carbone tritato in maniera finissima. Poi preparare la crema con ricotta, panna da montare, zucchero, cacao amaro in polvere e pere e avrete realizzato una crostata da infornare a 180°C per 35-40 minuti.

Millefoglie dell’Epifania

Prendete la classica ricetta del millefoglie, poi alternate strati di pasta sfoglia cotta in forno con una crema a base di mascarpone, carbone sbriciolato (in questo caso in maniera più grossolana) e tuorlo montato con zucchero. Anche qui potrete usare il carbone di colori diversi.

Torta con ricotta e carbone

Se preferite una torta senza cottura, ecco che dovrete preparare una base con biscotti, carbone e burro. Poi preparate una crema con ricotta, zucchero, panna montata e cacao amaro. Ed è fatta. Ricordatevi solo di ridurre lo zucchero nella preparazione, visto che il carbone di suo contiene già parecchio zucchero.

Cestini di pasta frolla con carbone della Befana

Potete anche realizzare dei cestini (o delle barchette) di pasta frolla, da farcire poi con una crema di ricotta, panna montata, carbone triturato finemente e pere lesse agliate a tocchetti.

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