Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo, Napoli
Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo a Napoli è il posto ideale dove assaggiare un’apprezzatissima specialità napoletana: la pizza fritta.
Gino Sorbillo centra il bersaglio ancora una volta. Partiamo col dire che con questa nuova pizzeria, che si trova in un luogo centralissimo, un po’ distante dalla storica via dei Tribunali, ma di fronte al Teatro San Carlo e al Palazzo Reale, ci riconduce indietro nel tempo, quando dai bassi napoletani dei quartieri popolari magicamente comparivano dei pentoloni pieni di olio bollente che friggevano pizze sin dalle prime ore del mattino. L’Oro di Napoli, una raccolta di racconti di Giuseppe Marotta, da cui poi è scaturito l’omonimo film di Vittorio De Sica, con la storica scena di Sophia Loren in veste di pizzaiola, ci insegna che con la pizza fritta ci si faceva colazione, ma fungeva anche da spuntino, pranzo e cena. pizza fritta leggerissima farcita con ingredienti di alta qualità e preparata come si conviene Inoltre il fenomeno patatinerie sta un po’ contaminando e rivisitando il concetto dello street food napoletano, per cui c’era bisogno di un richiamo alla tradizione e c’ha pensato proprio lui, Gino Sorbillo. Per farlo, ci ha messo la sua esperienza, quella trasmessagli da zia Esterina, la più grande dei 21 fratelli Sorbillo con cui è cresciuto ai Tribunali, e si è avvalso della collaborazione di un pizzaiolo d’esperienza, Vincenzo detto capa janca (bianca), che a 60 anni non teme la dura mole di lavoro che affronta ogni giorno. Ha fatto la gavetta, come si suol dire, la sua attività inizia prestissimo, appena adolescente, e ha girato in molte pizzerie, tra cui anche Add’e figliole, dove si realizza una delle pizze fritte più richieste e conosciute della città. 6 gli ingredienti per farcire un panetto di pizza realizzato con farina biologica dei Molini Figna, che pesa all’incirca 150 grammi: ricotta e provola di bufala del caseificio Il Casolare di Alvignano, pomodoro San Marzano Dop, salame e cigoli del salumificio Ciarcia della provincia di Avellino, pepe nero Wiberg. Una volta fatto lo scontrino, la scelta può variare da una pizza completa di tutti gli ingredienti alla variante ottenuta selezionando quelli che soddisfano i propri gusti. Il risultato è una pizza fritta leggerissima, che invita senza colpo ferire allo stomaco e al fegato a consumarne anche un’altra subito dopo. Le comande sono prese a voce, quindi si viene a ricreare quel rapporto diretto tra produttore e consumatore che un po’ s’era perso nel caos dei locali tradizionali. Già è boom di successi, visto che nel locale, aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, si realizzano all’incirca 1000 pizze. Per i clienti più curiosi, una telecamera riprende la realizzazione in diretta delle pizze. A breve l’apertura di una pizzeria con lo stesso format, accanto alla storica pizzeria Sorbillo.