Roma low cost: 10 indirizzi da provare
Che a Roma si mangi bene è noto, ma dove si può mangiare bene senza spendere cifre eccessive? Vi consigliamo 10 indirizzi adatti allo scopo.
In una città come Roma non mancano certo i posti in cui mangiare, spendendo cifre non eccessivamente alte. A ogni angolo di strada si aprono bar, locali multitasking, pub, friggitorie e pizzerie a taglio, senza contare ristoranti e trattorie, locali etnici e paninari. Quando però cerchiamo di coniugare spesa contenuta e qualità, ecco i primi problemi. Vi vogliamo proporre 10 indirizzi dove poter consumare un buon pasto, più o meno completo, mantenendo il costo entro limiti contenuti. Troverete veri ristoranti, take away e trattorie, anche della serie si mangia tanto (ma anche bene) e si spende poco. Fidatevi.
- Spasso Food (via Appia Nuova, 131). A due passi da piazza Re di Roma, Spasso Food nasce da un’intuizione di Federico Iavicoli, che rilancia a modo suo il cibo da passeggio: primi piatti tradizionali o fusion, zuppe, secondi di carne o insalate, panini creativi: tutti cibi preparati espressi e confezionati in praticissime vaschette da passeggio. Menu completi dai 10 euro, ma si mangia anche con meno.
- Pastella (viale Gottardo, 39/41). Aperto da poche settimane questo ristorante, anche take away, propone tutti i grandi classici della friggitoria tradizionale, in un ambiente moderno e accogliente (carina l’idea del Wi-Fry). Baccalà, carciofi, crocchette, verdure, oltre naturalmente ai supplì: tutto quello che si può friggere, qui si frigge. Amplia l’offerta una bella scelta di bollicine in grado di sgrassare bene il palato. Da 5 euro a quanto si vuole.
- Mazzo (via delle Rose, 54). Si definiscono Laboratorio con cucina, e hanno ragione loro, Marco e Francesca: qui si viene per divertirsi sperimentando. Solo la sera, tranne la domenica in cui sono aperti anche a pranzo, con un tavolo sociale da 10 persone e possibilità di take away, la cucina spazia dal tradizionale al creativo di grande sostanza: un indirizzo perfetto anche per un semplice aperitivo preparato a partire dalle 18. Intorno ai 25 euro.
- Lo'Steria (via Prati della Farnesina, 61). A due passi da ponte Milvio, sede di una movida fin troppo confusionaria e alienante, è bello trovare un posto in cui la tradizione culinaria romana trova un valido interprete in Luca Ogliotti. Piatti ben eseguiti, materie prime selezionate, porzioni generose, ottimo rapporto qualità prezzo, in un ambiente dal look tradizionale. Si mangia bene spendendo tra i 25 e i 30 euro.
- Osteria di Monteverde (via Pietro Cartoni, 163). Un locale ormai rodatissimo, una cucina solida ma mai banale, piatti della tradizione reinterpretati in chiave contemporanea, servizio gentile e curato. Roberto e Fabio vi propongono la loro versione della cucina romana, con garbo e personalità. Intorno ai 30 euro, a pranzo qualche euro in meno.
- Pescheria dei Consoli (via dei Consoli, 21) L’idea non è nuovissima, ma fare un aperitivo rinforzato o una vera e propria cena seduti in una pescheria che tratti pesce di qualità, è molto apprezzabile. Piatti ben preparati, porzioni giuste, qualche discreta bottiglia del territorio e non. Troppo piccoli i tavolini, ma non siamo in un ristorante vero e proprio. Aperitivo con crudi o fritto da 10 euro, si cena anche con 25 euro.
- Da Enzo (via Ostiense, 36) Una vera trattoria d’epoca, di quelle in cui si andava a mangiare la domenica a pranzo con la famiglia, e che durante la settimana serviva piatti caldi a operai e impiegati della zona. A due passi dalla Piramide Cestia, tra tovaglie a quadretti e piatti sostanziosi e pieni di gusto, si mangia con meno di 25 euro.
- Osteria del Borgo (via Borgo di Sopra, 21 - Cesano). Un’osteria di altri tempi: 85 anni, e dimostrarli nel senso migliore del termine. Eccellenze alimentari del territorio, preparazioni casalinghe, zuppe, paste all’uovo, cacciagione e funghi in stagione, in un’atmosfera famigliare di estrema piacevolezza. Vale la mezz’ora di macchina che la separa da Roma. Ci si sazia con 25/30 euro; il relax, invece, è gratis.
- Er Gambero Rotto (via Garlasco, 140). Fuori dal GRA, in zona Selva Nera, non ci si capita per caso, né se non si ha davvero fame. Un’impegnativa serie di antipasti anche inusuali, come la bruschetta con la fettina panata, 2 primi a scelta portati in tavola nelle zuppiere di casa, secondo, contorno e dolce. Come andare a cena da una nonna preoccupata che non mangiate abbastanza. Prezzo fisso: 25 euro con acqua, vino della casa e caffè compresi.
- La Locanda di Tizia e Caio (via Mattia Battistini, 11/g). A 500 metri dal capolinea della metro A, un locale semplice come le trattorie di una volta. Materie prime di buona qualità, piatti della tradizione romana ben eseguiti, qualche interessante variazione sul tema, soprattutto tra i primi di pesce. Un’unica sala, che si raddoppia con lo spazio esterno coperto e climatizzato, accoglienza alla mano, ma cortese e attenta. Porzioni abbondanti: se si riesce a mangiare tutto non si superano i 25 euro, ma a pranzo si spende anche meno.
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