Regali di Natale: risolvi con una cena
• Pubblicato 21 Dicembre 2013 Aggiornato 20 Novembre 2020 11:00
I regali di Natale spesso mettono in difficoltà, ma una cena al ristorante è sicuramente un pensiero sempre gradito. Ecco una lista di ristoranti perfetti.
Natale: perdersi tra le lucine bianche, emozionarsi per le decorazioni rosse e lavorare ore per appendere palline e vischio; nipoti e scocciatori di altro tipo si superano con l’aplomb della Regina Elisabetta pur di sollazzarsi con il tacchino ripieno e il terzo tocco di torrone al fondente. Per non rovinare il clima festoso, meglio giocare d’astuzia: quest’anno ci si presenta con un biglietto che vale una cena, un segnalibro e un augurio di buon appetito. Vi proponiamo una lista di ristoranti in cui regalare una cena questo Natale, dai più economici ai più impegnativi:
- Fatto Bene (via Vincenzo Monti 56, Milano). La carne è carne, e al suo richiamo non si sfugge. Nel caso in cui foste messi alle strette causa urgente necessità di proteine animali, meglio dirottare su porti sicuri, come Fatto Bene. Un ristorante dai modi estremamente gentili ed esemplificatore di un motto fondamentale: fare una cosa sola, ma molto bene.
- That’s Vapore (corso di Porta Vittoria 5, Milano). Stile moderno e piatti deliziosi ma dedicati a chi ha occhio vigile per la propria alimentazione. Fine dei litigi tra vegetariani, vegani e macrobiotici, basta scegliere il cestino giusto e passare alla fase due: rilassarsi.
- Al Vecchio Fornello (via Basiliani 18, Cisternino, Brindisi). Posto spartano, semplice, nemico giurato dei vegetariani, il fornello più noto di Cisternino è specializzato in bombette, salsicce e zampine (che sono un tipo di salsicce). Gli inappetenti non sono benvenuti, che si sappia.
- 13 Salumeria&Cucina (corso Garibaldi 214, Salerno). Come recita il sito, questo non è un ristorante. Diciamo che è un ritrovo piacevole da vivere con spensieratezza. Comfort-food-oriented, è il posto giusto dove scovare qualche chicca da riportare a casa dopo un paio d’ore di buon cibo, chiacchiere e quant’altro. Un regalo per indecisi, insomma.
- Pizzeria Salvo (largo Arso 10, San Giorgio A Cremano, Napoli). Qualsiasi chiacchiera viene meglio se intercalata da un pezzo di pizza. Ora, mica vorrete portare il progenitore o l’amica in una qualsiasi bettola dal pomodoro sconosciuto e dal forno elettrico a manovella, no? Senza contare che una gita dai fratelli Salvo risolve tante discussioni familiari e riconcilia il palato con il concetto di pizza.
- La Corte (via Montani, Spoltore, Pescara). Un ristorante che si autodefinisce gastro-trattoria. Il succo: una bella grigliata mista di carni e la ricerca dei prodotti migliori, la ricetta perfetta per il meritato successo del locale. Per amici in cerca di emozioni (proteiche) forti.
- Aromando (via Pietro Moscati 13, Milano). Il pranzo della domenica con la lettera maiuscola, quello che a voi non va di cucinare e di cui a casa si favoleggia sempre con nostalgia perché nessuno più lo prepara. Si cena tra le madie anni ‘50 e le pentole smaltate, per la gioia della mamma che potrà mettere finalmente il vestito buono della domenica anche di giovedì sera.
- Flavio al Velavevodetto (via di Monte Testaccio 97, Roma). Il papà è uno di quelli che bada alla sostanza e pretende pietanze della tradizione con ingredienti ben dosati e il condimento sapido? I piatti di Flavio sono questo e altro; in più c’è una cantina niente male. Valido anche per palati delicati.
- Le Papille (via Principi d’Acaja 37, Torino). Ognuno di noi ha l’amica patita di arredamento, ninnoli e altre sciocchezzuole. Portatela qui, abbandonatela per un paio d’ore e poi tornate in tempo per la cena: lei avrà appena finito di ispezionare il piano terra. Recuperatela, fatela sedere e poi finalmente godete della meravigliosa terrazza interna e della buona cucina piemontese. Una chicca per gli occhi e per il palato, oltre che per il portafogli.
- Rebelot (ripa di Porta Ticinese 55, Milano). Anche l’occhio vuole la sua parte e siccome viviamo nella società dell’immagine, passare un paio d’ore circondati da un bell’ambiente e buona parte della movida milanese può essere piacevole. Al Rebelot poi c’è il bonus tapas e la certezza di bere davvero bene, cosa da non sottovalutare mai.
- Locanda Mariella (Frazione Fragno 59, Calestano, Parma). Il locale è lontano, in mezzo all’Appennino e incastrato alla fine di mille tornanti, ma cosa volete che sia quando vi aspettano una serie di piatti emiliani cucinati con attenzione e una carta dei vini che assicura grande divertimento?
- Consorzio (via Monte di Pietà 23, Torino). Quando vi va di stare davvero bene, basta accomodarsi ai tavoli del Convivio per lasciarsi coinvolgere dall’entusiasmo dei proprietari e dall’ottima cucina che propongono, in abbinamento a una carta dei vini che provoca immediata dipendenza.
- Manna (piazzale del Governo Provvisorio 6, Milano). Quando la forma è studiata e la sostanza esaltata. Andate in questo piccolo ristorantino – tosto come pochi – prima che il mondo si accorga che ci sono ancora angoli di mondo da apprezzare di cuore e di pancia e vi rubi l’ultimo tavolo disponibile.
- Vecchia Marina (lungomare Trento 37, Roseto degli Abruzzi, Teramo). Avete rinunciato alle lusinghe della carne al sangue e desiderate solo succulente pietanze di pesce? Siete approdati nel paradiso del dio Tritone: pesci, crostacei e mitili sono protagonisti di una tavola conviviale assai felice, sia per voi che per la vostra liquidità.
- Marzapane (via Velletri 39, Roma). Un posto pensato per gli amici, arredato con stile shabby moderno e gestito da un gruppo di giovani dalla vista lunga: per una cena con un’amica c’è poco che possa valere di più, tranne forse un buono spesa da Fendi.
- Il Povero Diavolo (via Roma 30, Torriana, Rimini). Un posto dove accoccolarvi, rifugiarvi e lasciare che il tempo faccia il suo gioco altrove: per voi, Torriana e la tavola incantata eppure terrena de Il Povero Diavolo, vivranno in una dimensione altra, rarefatta, pacata ma non pacchiana, che apre ai sensi nuovi spazi da esplorare.
- Enoteca Le Case (via Mozzavinci 16, Macerata). Niente mare, niente montagna, ma la dolce collina a riempire gli spazi e cullare le membra stanche. Una sosta che merita il viaggio, di grande soddisfazione per il goloso rilassato e il viaggiatore intraprendente. Per non parlare poi della cantina, che brilla di felice luce propria: un regalo che vale doppio.
- Enoteca Pitti (piazza Pitti 16, Firenze). La città non ha bisogno di presentazioni, e forse neppure l’enoteca. Quando le quinte che fanno da sfondo alla vostra romantica passeggiata sono quelle di Firenze, basta un bicchiere di vino giusto e un piatto abbinato: regalo e bacio assicurato.
- Don Alfonso 1890 (corso Sant’Agata, Sant’Agata sui Due Golfi, Napoli). Il regalo di Natale è una cosa seria e non si può sbagliare. Solo la vista che si gode dalla sala meriterebbe il viaggio, ma mettete un paio di candele, un grande chef e un servizio sopraffino e otterrette tutti i sì di cui necessitate.
- La Pergola (via Alberto Cadlolo 101, Roma): un privilegio, un sogno, una parentesi che vale più di mille diamanti. Un regalo impegnativo che non può che suggellare un idillio. La Pergola offre una vista e una cucina che hanno pochi eguali al mondo.