Un weekend all’Argentario: dove mangiare
Dal Monte Argentario all’Isola del Giglio, la Toscana propone scenari di bellezza inestimabile: vi consigliamo alcuni indirizzi per mangiare bene.
L’Argentario, Orbetello e l’Isola del Giglio sono un tesoro di inestimabile valore, di storia, natura e gastronomia, in una delle parti più suggestive della Toscana, la Maremma. Orbetello è una cittadella sulle acque, un tesoro di inestimabile valore in una delle parti più suggestive della toscana sospesa tra il tombolo di Feniglia e quello della Giannella, dove negli anni ’20 partivano le crociere e Italo Balbo coinvolse la città in 4 tratte croceristiche tra cui la Crociera Atlantica da Orbetello a Rio de Janeiro. Famosa per la laguna, è oasi naturalistica protetta dal WWF, un luogo di valore internazionale secondo il trattato di Ramsar, in quanto l’oasi è situata lungo una delle più importanti rotte degli uccelli migratori. Lasciando alle spalle il tombolo della Giannella, si arriva a Porto Santo Stefano, un’insenatura tra mare e cielo, e dal suo porto partono i battelli per le isole del Giglio e di Giannutri. Il lungomare, la Fortezza Spagnola, i resti dell’imponente villa romana sono i simboli del paese, insieme al Palio Marinaro dell’Argentario che si disputa ogni anno nella baia del Turchese il 15 di agosto.
Sul lato opposto del promontorio di Monte Argentario, c’è Porto Ercole con i resti di tante torri costiere. Il piccolo borgo marinaro è di una bellezza stupefacente, con la spiaggia lunga di sabbia dorata e il mare cristallino; nella chiesa di Sant’Erasmo la leggenda narra che ci siano le spoglie del Caravaggio. Infine si raggiunge l‘Isola del Giglio, circondata da acque color smeraldo dove trascorrere attimi di pace. Un viaggio da queste parti non può che essere allietato dall’ottima cucina maremmana: vi diamo qualche indirizzo per mangiare bene.
ORBETELLO
I Pescatori (via Giacomo Leopardi, 9) è un vero e proprio must: vista sulla laguna, presidi Slow Food, si arriva, si sceglie quello che si vuole dal menu e si paga subito, prima di venire scortati al tavolo. Si mangia all’interno oppure in veranda. Un piatto molto gettonato è l’antipasto del pescatore con crostini misti di pesce, mousse di patate con bottarga, insalata di ceci con sedano e ombrina affumicata, filetto di cefalo affumicato su arancia e l’anguilla marinata. Tra i primi il fiore all’occhiello sono i maltagliati con il sugo di palamita, i pici alla bottarga e gli ottimi spaghetti alla chitarra con ragout rosso di spigola. Tra i secondi è da provare l’anguilla marinata detta scaveccio, quella sfumata e un piatto di calcinelli fritti (i lattarini) per concludere in bellezza.
In pieno centro c’è Barakà (via Gioberti, 78), dove gustare un ottimo hamburger di chianina, la tagliata di tonno oppure quella di Angus; mentre alla Giannella, c’è L’Oste Dispensa (via Provinciale Giannella, 113): questo ristorante annesso all’albergo ha una grande attenzione per il territorio ed è il posto ideale dove mangiare pesce povero, con piatti della tradizione alternati ad accostamenti più innovativi. Da non perdere per cominciare il “nudo e crudo”.
Sempre alla Giannella, vale una sosta La Gioconda del Contadino (strada provinciale della Giannella, 198) dove, oltre alla ciccia, la pasta fresca la fa da padrona: tortelli ripieni di spigola con sugo di pescatrice e spaghetti alle vongole, nidi di sfoglia con tagliolini ai carciofi e gamberi e gnocchetti ai frutti di mare. In località La Parrina, un altro posticino da non perdere è La Posta di Torrenova (strada Provinciale della Parrina, 46): qui si accontenta tutti, sia chi ama la cucina di mare che quella di terra. Una delle pizze più buone si mangia a La Bersagliera (via Roma, 22) che propone calzoni giganti e propone anche piatti di carne e pesce. L’aperitivo è di rigore al Bar Rossi (corso Italia, 60/62) tra cocktail della tradizione, futuristi e buona musica.
PORTO SANTO STEFANO
Approdare a Santo Stefano e non sedersi ai tavoli de La Bussola da Mario (piazza Facchinetti, 11) è come andare a Mantova e non assaggiare la sbrisolona. Tappa obbligatoria per chi va all’Argentario, Mario è famoso per il pescato del giorno da fare al forno, le tagliatelle allo scoglio, le orecchiette agli scampi e la frittura di calamari. I Due Pini (località La Soda) è un ristorante vista mare dove provare il risotto agli scampi, mentre Il Moletto (via del Molo, 52) in estate ha i tavoli per mangiare sul molo e, oltre alla vista, il locale offre una cucina semplice come il delicato riso al limone e gamberi e pinoli, oppure per i palati più decisi gli spaghetti del pirata.
Per una buona pizza napoletana si va da La Regina di Napoli (piazza Vittorio Emanuele, 1/2) dove si può trovare la pizza Sorrento. Altro luogo da provare è Il Gabbiano della Cantoniera (località Cantoniera), proprio sulla spiaggia: il ristorante è al primo piano degli stabilimenti balneari. Un gelato, un sandwich o una pizza veloce si prendono allo stabilimento, mentre al ristorante, oltre a godere di una magnifica vista specialmente al tramonto, si mangiano delle ottime zuppe di pesce e crostacei e l’aragosta.
I luoghi per fare uno spuntino veloce o un aperitivo e frequentati anche da tanti giovani sono il Bar Giulia (via del Molo, 17), gestito da tre ragazzi giovani e propone anche piccole insalate sfiziose e l’aperitivo serale. Se vi piacciono i panini in via Garibaldi al numero 21 c’è Il Massimo del Panino per sandwich dai mille gusti con salumi, formaggi e altre golosità dal banco della gastronomia. Per il pane e le schiacciate un forno molto buono è La Schiaccia (in via San Rocco, 22), mentre per la pizza al taglio si va da Gigetto (via del Molo, 9), dove è anche possibile mangiare un primo piatto e una pizza al tavolo.
PORTO ERCOLE
Il Pellicano (località Sbarcatello) è posto all’interno di uno degli alberghi più suggestivi del promontorio. Il drink della casa si chiama Chinolino e si prende al bar godendo di una bellissima vista. Qui si fa una cucina di alto livello: lo dimostrano il crudo di astice blu con crema di cavolfiore e mandorle , il raviolo al cinghiale e arancia e la sogliola grigliata con crema di fave e salsa alla liquirizia. Altro posto da provare è l’Osteria dei Nobili Santi (località Le Piane): dal vicolo di paese all’interno dell’Argentario Polo Club, di strada ne è stata fatta. I must da provare sono la degustazione dei 10 antipasti della casa, la pasta all’astice e le mezzelune ripiene di pesce con vellutata di zucchine. Per i secondi il pesce alla griglia è sempre il top.
ISOLA DEL GIGLIO
Questa isola si distingue in 3 zone ben definite: Giglio Porto, Giglio Castello e Campese. Al porto c’è La Paloma (via Umberto I, 48), osteria insignita della chiocciola di Slow Food, che fa cucina spontanea: qui si cucina quello che è pescato al mattino, quindi il menu è molto variabile. Sempre al porto c’è anche il ristorante la Vecchia Pergola (via Thaon de Revel, 30): burro e alici come antipasto, linguine al pecorino e cozze oppure gli gnocchi al gorgonzola, pistacchi e gamberetti come primo piatto. Sui secondi lasciatevi tentare dal pescato del giorno.
Al Castello il posto da provare è Da Santi (via S. Maria, 3) con vista sul Campese: zuppa di cozze, risotto alla pescatora e pesce all’isolana sono i piatti da assaggiare.
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