20 soft drink insoliti dal mondo
Ogni cultura gastronomica ha riversato nella produzione di bibite le proprie tradizioni e gli ingredienti preferiti: ecco 20 esempi dal mondo.
L’origine dei soft drink si può individuare addirittura nel XVII secolo, quando si usava preparare miscele di acqua, limone, miele; la scoperta da parte di Joseph Priestly del metodo per aggiungere anidride carbonica (siamo ormai nel 1767) diede vita a quella che comunemente chiamiamo soda, la base di moltissime bevande attuali. Fu poi uno svedese, Jons Jacob Berzelius, ad aprire la strada per addizionare all’acqua gassata gli aromi. Con l’ausilio di queste tecniche scientifiche, ogni cultura gastronomica ha riversato nella produzione di bibite analcoliche (o a basso contenuto di alcol) le proprie tradizioni e gli ingredienti preferiti. Osservare oggi i prodotti più diffusi nei diversi Paesi può illuminarci su gusti e abitudini culinarie. Ecco 20 soft drink con cui dissetarsi d’estate in tutto il mondo.
- Black-Label Tarax. La storica ditta australiana Tarax, specializzata nella produzione di soft drink, ha commercializzato per anni limonate, aranciate, succhi di ananas e lampone; nel 1970 decide di eliminare tutti i gusti a favore di una bevanda originale: la Black-Label, una sorta di limonata amara, sponsorizzata da famose attrici australiane col motto “It’s so refreshing”.
- Lattella. Inventata dall’imprenditore austriaco Hermann Horngacher alla fine degli anni ’70, è una bevanda analcolica a base di siero di latte e frutta; i gusti sono innumerevoli: fragola, albicocca, mango, frutto della passione, kiwi, ananas, fino ai mix tropicale o ace.
- Yazoo. Frullato in bottiglia di origine belga, amatissimo in Francia e Inghilterra, la cui mascotte è un dinosauro di nome Dino; i 3 gusti storici sono banana, cioccolato, fragola; dal 2014 è stato aggiunto Yazoo alla vaniglia.
- Guaranà Antarctica. Pedro Baptista de Andrade commercializzò questo prodotto, che sarebbe diventato l’analcolico più venduto in Brasile, negli anni ’20 del ‘900: una bibita frizzante a base di guaranà. Sponsor ufficiale della nazionale di calcio brasiliana, ha un altissimo contenuto di caffeina. Compralo su Amazon.
- Canada Dry. Nato in Canada e poi esportato in Texas, il marchio Canada Dry produce soft drink secchi negli Stati Uniti, in Messico, in Europa. La prima bevanda miscelata da John J. McLaughlin era una birra di zenzero, meno dolce delle altre in commercio. Compralo su Amazon.
- Bilz-y-Pap. Bilz e Pap sono due bevande analcoliche cilene sponsorizzate in abbinamento: la prima è rossa e frizzantissima, la seconda tende al giallo ed è aromatizzata alla papaya. Di recente è stato aggiunto un nuovo diabolico gusto: Pop, a base di uva e ciliegia con sapore di zucchero filato.
- Wong lo Kat. Venduta prevalentemente in lattina, si trova anche in cartone e bottiglia; è una delle più note bibite cinesi: si tratta di un tè di erbe miste, consumata sia durante gli spuntini, sia in accompagnamento ai pasti.
- Malta. Di origine caraibica, è prodotta ad Aruba, Haiti, Panama, in Colombia e Venezuela; simile alla birra (tra gli ingredienti figurano orzo e luppolo), non è fermentata ed è analcolica. Al malto, possono essere aggiunti mais e caramello; va bevuta con molto ghiaccio e in America latina è spesso abbinata al latte condensato.
- Coco Voda. Se il latte di cocco è estratto dalla polpa, questa popolare bibita ceca sfrutta esclusivamente il succo naturale dei frutti giovani, ancora verdi; considerata tonificante, rinfrescante e ricca di sali minerali, è gustata freddissima.
- Kelluke. Bevanda estone inventata nel 1965 da A. Le Coq; consiste in una bibita gassata al limone, molto vicina al gusto della Sprite. Dal 2010 non prevede l’utilizzo di nessun conservante.
- Ricqlès. Nonostante lo slogan “Le glouglou qui fait glagla” faccia subito pensare al peggio, si tratta di una bibita francese a base di menta piperita, che deriva da una bevanda medicinale alla menta. Di sapore delicato, risulta particolarmente rinfrescante.
- Spezi. Oltre a un prodotto specifico, di proprietà dell’imprenditore Brauhaus Riegele (che ha cercato di guadagnare l’esclusiva del nome), Spezi in Germania indica una miscela di cola e aranciata particolarmente amata; altri produttori propongono ricette simili, come Schwip Schwap o Mezzo Mix.
- Traubisoda. È la bibita analcolica conosciuta in Ungheria, ma è prodotta anche in Austria e Croazia. Si tratta di un succo ottenuto da un particolare tipo di uva, la Saszla, ideato nel 1954 da Lenz Moser e subito commercializzato come la prima bevanda frizzante d’Ungheria.
- Rooh Afza. Sperimentata da Hakeem Hafiz Abdul Majeed all’inizio del ‘900, è una popolarissima bibita indiana, usata in India, Bangladesh e Pakistan contro il caldo estivo. La ricetta originaria, oggi in parte rimaneggiata, prevedeva l’uso di erbe (cicoria, foglia di vite, borragine, giglio bianco), molta frutta (ananas, cedro, mela, lamponi, fragole, ribes, uva, ciliegie), verdure (carote, spinaci), con l’aggiunta preziosa di petali di rosa e fiori d’arancio.
- Ramune. In Giappone rappresenta il simbolo dell’estate: una fresca bevanda al gusto di limone. Attualmente, sono disponibili anche moltissimi altri gusti: banana, mirtillo, uva, litchi, pomelo, prugna, ananas, solo per citarne alcuni. La bevanda è famosa anche per lo spettacolare design delle sue bottiglie, spesso difficili da aprire, ma molto scenografiche. Compralo su Amazon.
- Kinnie. Diffusa a Malta fin dal 1952 è una bevanda ambrata dal gusto agrodolce, ottenuto mescolando chinotto, arance amare, anice, vaniglia, liquirizia; molti ingredienti sono tuttora tenuti segreti dalla ditta produttrice. È spesso mescolata all’alcol per ottenere rapidi e pungenti long drink.
- Sidral Mundet. Miscela messicana ottenuta nel 1902 tenendo il sidro come esempio; si tratta di una bevanda gassata al gusto di mela, popolare in America Latina e, dalla fine degli anni ’80, anche negli Stati Uniti. Molto rinfrescante, è usata per reidratarsi nelle stagioni calde, ma c’è chi testimonia anche effetti positivi contro il mal di stomaco.
- Julebrus. Sebbene costituisca un a componente fondamentale del Natale norvegese, venduta insieme a caramelle e dolcetti, comincia a diffondersi anche nel resto dell’anno; è una bibita analcolica inventata per non destare invidia nei bambini che vedono i grandi bere e che alla fine è piaciuta pure agli adulti. Tra gli ingredienti, fragole e lamponi.
- La Casera. Dalla metà del ‘900 rappresenta la più popolare soda spagnola, bevuta da sola oppure abbinata a birra (Clara o Rubia), vino (per ottenere il cosiddetto tinto de verano), o anche per preparare la tipicissima sangria.
- Dandelion and Burdock. Bibita inglese le cui origini sono antichissime, addirittura medievali. Si tratta di una miscela a base di radice di bardana e tarassaco fermentati; con sommo dispiacere dei puristi, oggi sono aggiunti conservanti, coloranti e tantissima acqua gassata.
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