Pasta con verza e patate
La pasta con verza, patate e bitto sono un primo vegetariano che unisce tutto il gusto della verdura alla consistenza filante del formaggio.
La pasta con verza, patate e bitto sono un primo piatto vegetariano capace di unire l’Italia da Nord a Sud: i paccheri, con la loro storia e sapore tutto meridionale, vengono immersi in una crema a base di bitto, formaggio tipico della Valtellina. I paccheri sono un formato di pasta campano prodotto prevalentemente nei pastifici artigianali di Gragnano, storica capitale della pasta. Ciò che contraddistingue la pastificazione artigianale è la trafilatura al bronzo che rende la pasta ruvida e porosa, dal caratteristico colore opaco, ideale per catturare sughi corposi. Il termine pacchero deriva dal greco antico πας (tutto) e χειρ (mano), pacchero infatti non è solo un formato di pasta, ma è il modo partenopeo di chiamare gli schiaffi dati con tutta la mano. Scegliete quindi la pasta assicurandovi che si tratti di un prodotto gragnanese, preferendo quelle trafilate al bronzo. Il bitto, il formaggio protagonista di questa ricetta, viene prodotto in Valtellina, è l’ingrediente base di molti piatti tradizionali come i pizzoccheri o gli sciatt valtellinesi. Si tratta di un formaggio a pasta semidura ottenuto dalla lavorazione di latte vaccino intero. Ha una forma cilindrica e può pesare tra i 15 e i 25 kg, è alta dagli 8 ai 12 cm, con un diametro dai 30 ai 50 cm. Dopo essere stato pressato e salato a secco, il bitto viene stagionato per un periodo che varia da 3 mesi a due anni.
Come si può mangiare la verza?
La verza è perfetta per secondi piatti vegetariani ma anche per condire primi piatti creando sughi gustosi come questa pasta con verza e patate e tanti cubetti di bitto.