20 piatti per rivalutare la cucina americana
• Pubblicato 7 Ottobre 2015 Aggiornato 20 Giugno 2023 11:28
La cucina americana non è soltanto junk food: Agrodolce percorre in lungo e in largo gli USA proponendovi 20 piatti per rivalutare la gastronomia americana.
Chi l’ha detto che la cucina americana è solo junk food? Anche gli Stati Uniti hanno le loro tradizioni, che spesso sono interpretazioni delle antiche origini europee ma anche frutto della contaminazione con altri popoli. Queste ricette spesso sono entrate anche nei menu italiani, per quell’istinto nostro, forse irrefrenabile, di copiare tutto quello che arriva dal Paese a stelle e strisce. Un viaggio (letteralmente) nel ventre della tradizione culiaria americana alla scoperta dei 20 cibi che rappresentano la storia dei piatti americani e ai quali non si può rinunciare.
- New York Cheesecake. Il più sdoganato dei dolci americani, la cheesecake sta alla pasticceria americana come la cassata sta a quella siciliana. Le sue origini risalgono all’antica Grecia e pare che sia stata popolare anche al tempo dei romani. Oggi però l’inimitabile, l’originale, è quella che nasce a New York. Le versioni sono numerosissime e disparate: dalle parti della Grande Mela dicono però che una vera cheesecake debba avere una base di graham crackers e la crema di latte con uova intere e tuorli. Oggi (quasi) non c’è ristorante italiano che non la inserisca nel menu dei propri dolci.
- San Francisco sourdough bread. Il pane leggerissimo e morbissimo che dura anche settimane arriva dai cercatori di pepite d’oro che portavano, legato in vita, un sacchetto con acqua e farina che il calore del loro corpo faceva fermentare producendo un lievito madre. Questo tradizionale pane di pasta acida contiene un elemento che lo rende unico: il lactobacillus San Francisco. Oggi la città della West Coast è diventata la capitale di questo tipo di pane e la prima panetteria che è diventata famosa per questa specialità si chiama Boudin Bakery, e dal 1849 continua a sfornare pane e panini.
- Rib-eye. La costata di manzo è uno dei tagli migliori che si trovano negli Stati Uniti. Al forno o alla griglia con olio e origano, è cucinata con le 3 opzioni lasciate al cliente: raw, medium oppure well-done (al sangue, non troppo cotta o cotta). È succosa e grassa rispetto alla New York steak.
- New York steak. Altro grande classico della cucina americana, chiamata anche la Kansas City steak o strip steak. È un taglio di lombo di manzo tra la costa e il controfiletto, meno grassa della rib-eye. Non c’è steak house che non proponga questi tagli, a cominciare dal famosissimo Peter Luger a Brooklyn.
- Lobster roll. Il dibattito nazionale americano è se i migliori lobster rolls siano quelli del Maine o del Connecticut. Nati nell’anno della Grande Depressione a Midlford, in Connecticut, i panini farciti con aragosto sono un simbolo della cucina di pesce americana. L’aragosta è marinata nel burro, con la variante della maionese secondo alcune interpretazioni. Piatto diffusissimo nella East Coast, da qualche mese è arrivato anche nei ristoranti italiani dove è scoppiata la lobster roll mania.
- Pastrami sandwich. Il simbolo dello street food newyorchese arriva dalla Romania. Il sandwich a base di pastrami, di cui si hanno anche altre versioni in Israele e Turchia, nasce da un metodo per conservare la carne in salamoia essiccandola poi in un secondo momento per condirla con spezie come coriandolo, aglio, paprika, pepe nero, chiodi di garofano. Affumicata e infine cotta a vapore, è servita tra due fette di pane di segale. I migliori pastrami sandwich di New York si trovano nel locale più iconico della storia dello street food e del cinema americano: ricordate la famosa scena di Harry ti presento Sally? Siamo da Katz’s Delicatessen nel cuore del quartiere ebraico Lower East Side a Manhattan.
- Key lime pie. Per questa torta si sono scomodati addirittura il Senato e la Camera della Florida che hanno promosso, nel 2006, una legge per cui la Key Lime Pie sia la Torta ufficiale dello stato della Florida. Essenziale il succo dei lime delle isole Key della Floida, tuorli e latte condensato, meringa e crosta di biscotti. Non solo in Florida, la Key Lime è popolare ovunque e a New York la migliore e la più autentica si trova a Brooklyn, nella zona di Red Hook, sul molo che guarda alla Statua della Libertà. Il proprietario è Steve, cresciuto a Miami, che nel suo locale freak consegna ogni giorno a tutta la città le migliori Key Lime Pies.
- Apple pie. Altro dolce nazionale, conosciuto come l’American Pie per eccellenza è la torta di mele. La torta della nonna americana è una sfoglia fragrante con mele renette, cannella, limone, noce moscata. L’American Pie è diventata anche il simbolo del sogno americano della classe media degli anni ’50, sogno poi infranto e celebrato nella famosa (e omonima) canzone di Don McLean rifatta poi da Madonna.
- Muffin. Snobbati in un primo momento, oggi non c’è massaia italiana che non abbia aggiunto al suo ricettario queste tortine sia dolci che salate. La versione americana, ricchissima di burro, non pone limiti alla fantasia. Dai muffin ai mirtilli a quelli alle zucchine e al doppio cioccolato. I migliori? Quelli che fate a casa voi.
- Cupcake. Non c’è festa di compleanno in America che possa dirsi tale senza cupcakes. Queste mini-torte con la glassa (frosting) di vari colori, oggi sono un dolce simbolo anche dei compleanni italiani. A rendere celebri questi dolci fu Magnolia’s Bakery, il negozio di cupcake più famoso nel mondo della televisione e del cinema americano dove sono state girate scene di Sex & the City, Prime e il Diavolo veste Prada.
- Pancakes. Protagonisti della colazione e del brunch di ogni americano, sono frittelle soffici fatte con farina e uova. Il rito del pancake vuole che queste frittelle siano ricoperte di sciroppo d’acero, ma qualcuno li preferisce serviti anche con bacon e uova, mirtilli, salsa al cioccolato, panna montata e chi più ne ha, più ne metta.
- Tacchino al forno per il Thanksgiving. La festa dove l’America celebra se stessa e la sua nascita è il giorno del Ringraziamento. Simbolo indiscusso è il famoso tacchino arrosto ripieno, servito con stuffing (ripieno), purè (mashed potatoes), cranberry sauce e verdure miste (che nella maggior parte dei casi sono un mix di fagiolini, mais e carote).
- Pumpkin pie. Dolce simbolo del Giorno del Ringraziamento e dell’autunno: la torta di zucca americana è un dolce di pasta frolla con zenzero, noce moscata, cannella e chiodi di garofano, generalmente servita con un ciuffo di panna montata.
- Brownies. Per gli amanti del cioccolato, i brownies stanno a metà tra una torta e un biscotto morbido a base di cioccolato. Non c’è panificio, pasticceria, supermercato che non ne abbia uno nelle sue vetrine. Se ne contano centinaia di varianti, in particolare con frutta secca o farciti.
- Chocolate chip cookies. Pare che la loro origine sia legata a una leggenda metropolitana. Poco importa, perché questi biscotti al burro con scaglie di cioccolato sono un must della tradizione americana. Ognuno ha la sua ricetta perfetta.
- Bagel. Nata a New York, la tradizione dei bagel si sta cominciando a diffondere in tutto il nostro Paese. Il classico lo vuole farcito con salmone e cream cheese, ossia crema di formaggio.
- Hot Dog. Non ha bisogno di presentazioni ma di qualche chiarimento: i very hot dog, protagonisti dello street food newyorchese dentro i mitici carrettini che stazionano in ogni dove, devono avere 5 requisiti: wurstel di maiale, cipolle al vapore, buns (panini speciali creati appositamente per questa specialità e non un pezzo di pane qualsiasi), 3 condimenti per hot dog (tra i quali la senape, i cetriolini e il ketchup, anche se Anthony Bourdain non sarebbe d’accordo). Non è ammessa la maionese.
- Hamburgher classico. Origini tedesche ma fama e adozione a pieno titolo americana. Il classico è preparato con carne di manzo, cipolle, pomodoro, insalata e servito con l’aggiunta di ketchup e patatine fritte di contorno. Se ben preparato, evitando le catene di fast food, è una vera delizia. Come prepararlo al meglio? Ecco cosa ne pensa lo chef David Chang.
- PB&J (Peanut Butter and Jelly Sandwich). Sembra la sigla di una multinazionale, ma in realtà è la merenda tipica dei bambini americani: il sandwich di burro di arachidi con marmellata di mirtilli ha popolato (e popola) l’infanzia di milioni di persone.
- Mac&Cheese. Un piatto saccheggiato agli italiani e poi riadattato alla cultura fast americana. Popolare tra i bambini, la pasta corta al formaggio esiste anche nella versione precotta che si trova in tutti gli scaffali del supermercato.