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A Londra nasce il Moscow Mule sbagliato, il London Mule

di Nadine Solano 15 Settembre 2020 15:10

La variante londinese del Moscow Mule si chiama (ovviamente) London Mule ed è molto simile al cocktail già noto, ma con una differenza fondamentale.

Il Moscow Mule ormai lo conoscono tutti e sta vivendo la sua seconda stagione d’oro. Fu inventato nel 1941 a Los Angeles e detiene saldamente il suo posto nella classifica dei long drink più amati a livello mondiale. Qui vogliamo però focalizzarci su una variante che nel corso di quest’estate 2020 è ufficialmente entrata tra i trend del momento anche per quanto riguarda l’Italia: il London Mule, da alcuni definito anche Moscow Mule sbagliato e Gin gin Mule, ideato non molti anni fa dalla stella del bartending internazionale Audrey Saunders.

Qual è la differenza

Come il Moscow Mule, anche il London Mule è servito nell’ormai iconica tazza di rame. La grande differenza va ricercata nell’ingrediente principe: non si usa la vodka, bensì il gin. La prima è uno dei simboli della Russia, il secondo è il distillato anglosassone per eccellenza ed ecco spiegati così anche i rispettivi nomi di questi cocktail. Il gin, si sa, ha un sapore più forte e deciso della vodka ed è anche più aromatico; nonostante ciò, l’equilibrio con gli altri ingredienti resta perfetto. Provare per credere.

La ricetta

A parte la sostituzione della vodka con il gin, il London Mule si prepara con gli stessi ingredienti del Moscow Mule. Di seguito le dosi precise: 4,5 cl di gin, 12 cl di ginger beer, 0,5 cl di succo lime. Si comincia versando nella tazza di rame un’abbondante dose di ghiaccio in cubetti, poi si elimina l’acqua e si versano – in quest’ordine – la ginger beer e il succo di lime, mescolando con delicatezza. Chi lo desidera può decorare con una fettina di lime, una fetta di zenzero fresco e qualche fogliolina di menta.

Consigli

Lo ribadiamo: nonostante la presenza del gin, il sapore del London Mule risulta molto equilibrato. A tal fine bisogna però scegliere distillati dalle botaniche non molto pronunciate, per esempio i semi di coriandolo e i semi di angelica. Preferibile evitare, sempre per fare un paio di esempi, gin contenenti botanicals come il cardamomo e il ciclamino. Chi ama il sapore dolce, può aggiungere al proprio London Mule un po’ di sciroppo di zucchero. Il cetriolo non c’entra nulla e lo stesso vale per il Moscow Mule, ma molti si ostinano a utilizzarlo e la ragione resta ignota.