Come abbassare la glicemia nel sangue?
La glicemia, il livello di glucosio nel sangue, deve essere tenuta sotto controllo. Per non avere problemi di iperglicemia o ipoglicemia, vi consigliamo gli alimenti da evitare e quelli che invece sono consigliati.
La glicemia indica il livello di glucosio presente nel sangue. Per un corretto stato di salute, non deve superare né per eccesso né per difetto la soglia standard raccomandata così da evitare casi di iperglicemia e ipoglicemia. Infatti, se i fenomeni di iperglicemia possono portare, a lungo termine, alla diagnosi di diabete mellito di tipo 2 e ad altre problematiche correlate, l’ipoglicemia causa danni principalmente nel breve termine che possono dare sintomi come tremore, brividi, ansia o capogiri.
La glicemia non dipende esclusivamente da ciò che mangiamo ma anche dalla genetica. Tuttavia, è bene sapere però che ci sono alcuni alimenti che aiutano a non innalzarne eccessivamente il livello dopo un pasto. Come per il colesterolo, per tenere a bada la glicemia è utile praticare attività fisica regolarmente e perdere peso, in caso di obesità o sovrappeso.
Quali alimenti alzano la glicemia?
La glicemia si alza principalmente quando il corpo introduce carboidrati o zuccheri. Ciò è dato dal fatto che il glucosio, il composto che si misura con gli esami del sangue e con uno specifico esame, è presente in entrambe le categorie di composti alimentari. Di conseguenza, è importante moderare il consumo di cereali raffinati e dei loro derivati, di frutta ad alto contenuto zuccherino – uva e fichi in primis – di patate e soprattutto di dolci. Al loro posto, è bene preferire cereali integrali, frutta leggermente o mediamente dolce e legumi, preferibilmente da cucinare secchi.
Come tenere sotto controllo la glicemia?
Un suggerimento per abbassare il carico glicemico del pasto è quello di acquistare alimenti non processati: per apportare sapore ai prodotti, la maggior parte delle industrie alimentari tendono ad aggiungere grassi e/o zuccheri. E infine è consigliato anche aumentare il numero di pasti giornalieri e ridurne il carico calorico di ciascuno, aumentare a tre porzioni giornaliere il consumo di verdura di stagione, meglio se cruda o a vapore, assumere alimenti ricchi di carboidrati sempre in combinazione con proteine (pesce, meglio se azzurro, uova, carne e legumi) e grassi, con preferenza per gli oli di origine vegetale (oliva, soia, lino).