Acqua frizzante o acqua effervescente naturale: sono uguali?
Sapete quali sono le differenze tra l’acqua frizzante e l’acqua effervescente naturale? Ecco la spiegazione.
Magari hanno un sapore molto simile. E anche le bollicine sono quasi le stesse. Solo che su una c’è scritto frizzante e sull’altra effervescente naturale. Queste acqua sono uguali? La risposta è no. Anche se tutto dipende da un solo elemento comune: l’anidride carbonica. Diversamente da ciò che in molti pensano, le diciture acqua frizzante e acqua effervescente naturale non sono sinonimi. Una differenza segnata dal momento in cui appare la CO2.
Partendo dal primo caso, accade fin dalla nascita alla sorgente, quando l’acqua sgorga fresca e aerata, sprigionando proprio anidride carbonica. E in quantità rilevanti, peraltro: per norma deve avere, infatti, una concentrazione minima di almeno 250mg per litro. Niente aggiunte di gas dopo la raccolta, insomma, come invece accade per l’acqua frizzante. Frizzante artificiale, stando alla corretta nomenclatura. Questo perché l’anidride carbonica viene aggiunta a posteriori, durante il processo di imbottigliamento. La carbonazione, così si chiama, avviene solitamente con l’aggiunta di bicarbonato di sodio, clorito di sodio, citrato di potassio, solfato di potassio o molto più comunemente di biossido di carbonio.
A prescindere da come l’anidride carbonica arrivi nell’acqua, se dalla nascita oppure tramite intervento dell’uomo, l’effetto della CO2 è comunque il medesimo. Quando si mischia con il liquido, il gas rilascia all’interno acido carbonico, il cui ph oscilla tra 2 e 3. Ciò significa che, a differenza dell’acqua naturale che ha un ph neutro pari a 7, l’acqua frizzante e quella effervescente naturale sono acque acide. Questa acidità ha risvolti positivi e negativi. Tra i plus ha la capacità di stimolare le papille gustative, donando quella piacevole sensazione dissetante di freschezza. E quello di aiutare a digerire e ridurre, così, la pesantezza di stomaco. Con il tempo, ed ecco il malus, la stessa acidità dell’acqua potrebbe contribuire a erodere lo smalto dei denti, provocandone la demineralizzazione. Sfatando comunque un falso mito, l’acqua con le bolle, frizzante o effervescente naturale che sia, non fa certo ingrassare. Magari gonfia, questo sì, ma di sicuro non apporta calorie. Per cui l’unico motivo per non berla potrebbe essere il rischio di trasformarsi in un pallone aerostatico. Oppure, semplicemente, non trovarla più in commercio perché è finita l’anidride carbonica.