Giardino invaso dall’aglio selvatico? Usalo in cucina
Avete mai pensato di usare l’aglio selvatico in cucina? In effetti potreste sostituirlo tranquillamente all’aglio nelle vostre ricette. Il che vuol dire che se sta infestando il vostro giardino, non dovete estirparlo e buttarlo via, ma sfruttare le sue proprietà. Occhio solo a non confonderlo con il velenoso falso aglio orsino
Qualcuno tende a considerare l’aglio selvatico come una pianta infestante. Ma in realtà l’aglio orsino, così è anche conosciuta questa pianta, è commestibile. Anzi: se orto e giardino sono invasi dall’aglio selvatico, non eradicate la pianta, ma piuttosto sfruttatela in cucina. Sarebbe un grave errore sbarazzarsi di questa pianta aromatica che può tranquillamente sostituire l’aglio normale in tutte le preparazioni.
Aglio selvatico: che cos’è e caratteristiche?
L’aglio selvatico, noto anche come aglio orsino o aglio dei boschi, è una pianta bulbosa, erbacea e perenne che fa parte della famiglia delle Amaryllidaceae. L’Allium ursinum, questo il nome scientifico, non ha propriamente un fusto, ma foglie e fiori si dipartono da una sorta di peduncolo che parte dal bulbo.
Le foglie sono scarse, per lo più basali e carnose. Lunghe al massimo 30 cm, sono larghe 3-6 cm. Le foglie hanno forma lanceolata e sono di colore verde intenso. Se schiacciate, producono un intenso odore di aglio.
Il fiore dell’aglio selvatico è un’ombrella di colore bianco, con sei stami. La fioritura avviene fra aprile e giugno. Il frutto è uno schizocarpo, mentre la radice è un bulbo di colore biancastro.
Per quanto riguarda i tipi di aglio, ce ne sono anche altri da tenere in considerazione oltre all’aglio orsino:
- Allium carinatum: aglio delle streghe
- A. sativum: aglio comune
- A. lusitanicum: aglio montano
- Allium sphaerocephalon: aglio delle bisce
- A. victorialis – aglio serpentino
Ricordiamo, poi, come allo stesso genere appartengano anche la cipolla (Allium cepa), l’erba cipollina (Allium schoenoprasum), lo scalogno (Allium ascalonicum) e il porraccio (Allium ampeloprasum).
Dell’aglio orsino è anche noto il suo uso in fitoterapia e nella medicina tradizionale per via delle sue proprietà benefiche:
- depurative
- antiasmatiche
- diuretiche
- febbrifughe
- antisettiche
- ipotensive
- vasodilatatrici
- lenitive per le dermatiti
- repellenti
Come distinguere l’aglio selvatico commestibile dal velenose finto aglio orsino
Quando ci si dedica al foraging, cioè la raccolta di erbe spontanee, bisogna essere sicuri al 100% di quello che si raccoglie. Errori in tal senso, intesi come la raccolta e il consumo di piante velenose scambiate per piante edibili, può avere esiti mortali.
Parlando di aglio orsino, è bene ricordare che deve essere assolutamente distinto dal falso aglio selvatico o finto aglio orsino o finto zafferano. L’aglio selvatico o aglio orsino è l’Allium ursinum, non è velenoso ed è assolutamente commestibile.
Invece il finto aglio selvatico o finto zafferano è il Colchicum, cioè il Colchicum autumnale, una pianta velenosa. Questo perché il finto aglio orsino contiene livelli variabili di colcichina, una sostanza tossica che può causare vomito e diarrea gravi. Ma anche esiti più gravi e mortali.
Ma come distinguere l’aglio selvatico dal falso aglio orsino? Come dicevamo prima, l’aglio orsino è alto 15-40 cm, ha fiori a forma di stella con bulbo allungato, entrambi di colore bianco. Le foglie sono ovalari e lucide. Inoltre ha un intenso odore di aglio, soprattutto quando le foglie sono schiacciate.
Il Colchico, invece, o falso aglio orsino ha foglie più dure, senza stelo e con bulbo tondo e di colore scuro. Ha fiori color malva, che però fioriscono solo in autunno. Il che vuol dire che in autunno è facile distinguerli, ma non in primavera quando del falso zafferano possiamo vedere solo le foglie. Occhio che tutte le parti del colchico sono velenose, inclusi fiori, foglie e bulbo.
Come usare in cucina l’aglio selvatico
L’aglio selvatico è assolutamente commestibile. Anzi, il suo uso in cucina è ampiamente sdoganato. L’aglio orsino, esattamente come l’aglio comune, è usato per insaporire le pietanze in virtù delle sue qualità di pianta aromatica. Anzi: è pratica comune in alcune zone sostituire l’aglio comune con l’aglio orsino. Il che vuol dire che potete usarlo al posto dell’aglio classico in tutte le ricette in cui è previsto l’utilizzo dell’aglio.
Inoltre con l’aglio orsino potete anche preparare una salsa da utilizzare al posto del pesto per condire la pasta o guarnire tartine e tramezzini. In questo caso, per preparare il pesto di aglio orsino, avrete bisogno dell’aglio selvatico, del Grana Padano, degli anacardi, dell’olio extravergine d’oliva e dal sale. Inoltre il pesto di aglio selvatico si abbina benissimo anche al pesce.
Nulla vi vieta, poi, di preparare l’aglio orsino arrostito, esattamente come fareste con l’aglio normale.
Potreste poi preparare degli gnocchi di ceci al pesto di aglio orsino, ma dovrete procurarvi anche della ricotta di pecora. Se volete delle ricette più semplici, ecco che potreste optare per una frittata con l’aglio orsino o anche per una fresca e gustosa insalata di patate, uova e aglio selvatico.
Senza dimenticare, poi, due evergreen: il pane all’aglio selvatico (che potete poi insaporire ulteriormente al barbecue o preparare fritto) e il burro all’aglio selvatico. Entrambi realizzabili inserendo nell’impasto del pane e nel burro del pesto di aglio orsino. Qui trovate anche la ricetta di base per preparare l’inglesissimo Garlic bread (qui invece la versione del pane all’aglio realizzata con il Bimby).