Alcol: quale e quanto se ne può bere al giorno?
Per bere con piacere e senza preoccupazioni, è importante consumare l’alcol in modo consapevole. Ecco come farlo.
In un mondo ideale e utopico, il consumo di alcol dovrebbe attestarsi su soglie minime prossime allo zero. Tuttavia, nella vita reale, il bisogno di socialità e spensieratezza passa il più delle volte per un’assunzione eccessiva e spesso sconsiderata di alcolici con conseguenze molto gravi per la salute propria e per quella degli altri. Ciò però non vuol dire che si debba bandire del tutto il piacere di un buon bicchiere di vino a fine giornata o di un dissetante cocktail in compagnia: l’importante è avere la giusta conoscenza delle gradazioni alcoliche e delle soglie che non devono essere superate. Bere in sicurezza è il primo requisito per farlo con piacere e senza preoccupazioni.
Primo passo: conoscere le unità alcoliche
Per bevande alcoliche si intendono tutte quelle che hanno una gradazione superiore a 1,2 gradi e che contengono, per l’appunto, alcol etilico o etanolo. Più nello specifico, la gradazione alcolica può essere definita come la quantità in grammi di alcol presente in un litro di bevanda, indicata il più delle volte in percentuale. Allo stesso modo, la concentrazione di alcol nel corpo umano – per misurare il tasso di alcolemia – viene espressa in grammi per litro di sangue, attraverso la cosiddetta prova del palloncino che rileva la percentuale di alcol presente nel respiro. Passando dalla teoria alla pratica, per sapere quali sono i parametri entro i quali ci si può avvicinare all’alcol in sicurezza è opportuno seguire le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che raccomanda una quantità giornaliera di alcol equivalente a non più di 2-3 Unità Alcoliche (U.A.) al giorno per l’uomo, non più di 1-2 per la donna e non più di una per gli anziani. La ragione per cui alle donne si raccomanda di bere meno sta nel fatto che, a livello di organismo, il sesso femminile presenta dei sistemi enzimatici meno efficaci nel metabolizzare l’alcol rispetto a quelli presenti negli uomini. Ovviamente, da questo discorso di soglie minime vanno esclusi totalmente i bambini, i minori di 16 anni e tutti coloro che hanno un’intolleranza all’alcol.
A quanto corrisponde un’unità alcolica?
Per orientarci al consumo di alcol in termini di bicchieri massimi da consumare, dobbiamo tenere bene a mente a cosa corrisponde un’unità alcolica. Quest’ultima è un’unità di misura pari a circa 12 grammi di etanolo che ovviamente sarà diversa in base al tipo di bevanda alcolica si sta consumando. Vediamo nello specifico quali sono le dosi raccomandate per gli alcolici più comuni.
- Vino da pasto. Nel caso di un vino bianco con gradazione alcolica di circa 11 gradi, l’unità alcolica corrisponde a un bicchiere da 125 ml. Leggermente di più – 1,1 unità alcolica – per un vino rosso di circa 13,5 gradi. Non si dovranno quindi superare i 2-3 bicchieri per l’uomo e i 2 per la donna.
- Birra. Se si considera una birra chiara con gradazione di circa 4,5, una lattina da 330ml corrisponderà a un’unità alcolica. Invece, per le birre a doppio malto (di circa 8 gradi) l’unità sarà pari a un boccale di 200 ml.
- Cocktail alcolici. La maggior parte dei cocktail alcolici sono preparati con un mix di alcolici che non di rado possono raggiungere una gradazione di 20 gradi. La raccomandazione – oltre quella di abbinare sempre del cibo solido per ridurre l’effetto dell’alcol – è quello di non superare le 2-3 unità alcoliche, corrispondenti a bicchieri di 75 ml.
- Superalcolici (cognac, grappa, vodka). Nonostante si abbia l’abitudine di consumare superalcolici alla fine di un pasto, il limite da non superare quando si tratta di gradazioni così importanti non cambia. Per liquori o amari di 40 gradi un bicchierino di 40 ml corrisponde a 1,1 di unità alcolica.