Sopravvivenza tra parenti: l’alcol da avere in casa per superare le feste
Le feste di Natale sono un momento di stretta convivenza tra parenti: per superarle al meglio, ecco gli alcolici che dovreste avere in casa.
Il countdown è iniziato: presto sarà Natale e ci ritroveremo almeno per un giorno a tavola con genitori e parentame vari. Zie e zii che si affanneranno a ficcare il naso nella nostra vita sentimentale, per sopravvivere a giorni di pranzi con i parenti, bisogna avere una buona scorta di alcol a chiederci perché non siamo ancora sposati o fidanzati, perché non abbiamo ancora un figlio o quando abbiamo intenzione di fare il secondo. Insomma, il classico girone dell’inferno natalizio pronto ad avvolgerci nelle ben note fiamme di rabbia mista a noia. Ma un rimedio c’è. Temporaneo, certo, ma pure sempre efficace. Si chiama alcol. Dall’antipasto al dolce sarà il vostro fido Caronte, il nocchiero dantesco che vi aiuterà a traversare lo Stige del pranzo natalizio. Sarà il vostro Virgilio, che vi metterà in guardia dalle trappole conversazionali di infide zie e cugine. Ma soprattutto sarà l’anestetico necessario per ridere quando invece vorreste solo mandare tutti a quel paese. Ecco gli alcolici irrinunciabili per le feste di Natale in cui la missione è sopravvivere ai parenti.
- Bollicine. Il menu di Natale è solitamente molto corposo. Quindi non avrete bisogno di attendere troppo per sostenere la carica alcolica del prosecco servito con il paté di vitello, i crostini al salmone o un mix di affettati e insalata russa. Potete anche usare lo champagne per preparare dei cocktail natalizi e puntare sullo stordimento di massa prima dell’inizio del pranzo. Tra le bollicine non va dimenticato lo champagne, che offerto in dono ai padroni di casa a Natale fa sempre la sua figura. Al contrario del vino, lo champagne è versatile e permette di rimanere sulla stessa etichetta dall’antipasto al secondo. Se volete cambiare etichetta, ricordate che uno dei trend nel campo delle bollicine è lo champagne rosé. Conquisterete tutte le zie a tavola con un solo calice. Al momento di servire pandoro e panettone le bollicine dello spumante o di uno champagne demi-sec coroneranno il sontuoso pasto. Ricordate che le bollicine e i vini secchi vanno abbinati si dessert per concordanza e non contrasto: quindi cibo dolce con vino dolce.
- Vino. Dato che il menu della Vigilia di Natale è noto per essere completamente a base di pesce, per il pranzo è il turno di regali piatti a base di carne, sughi ricchi e abbondanza in generale. Il vino, dunque, non può mancare. Se i vostri familiari non sono grandi intenditori di vini e non sono mai andati oltre il rosso della casa, puntate su vitigni autoctoni, i cui nomi suoneranno familiari a tutti. Eviterete così di gettare in confusione i vostri commensali, continuando però a bere vini di vostro gradimento. Ricordate di servire le bottiglie in base a una progressione alcolica crescente: stordire lo zio con un primitivo da 15 gradi per poi servire un teroldego da 12 gradi non è una grande strategia. Tenete in frigo anche alcune bottiglie di rosato: il vino misto, come si credeva anticamente, sembra sempre più accessibile e meno aggressivo dei rossi corposi, conquistando così uomini e donne che temono per la salute delle proprie arterie.
- Birre artigianali. Se al tavolo del pranzo di Natale ci sono i cugini giovani, bevete con loro una birra artigianale prima di avventarvi su paste al forno, ragù e paste ripiene. Magari riuscirete a trovare nuovi alleati che insieme a voi riempiano i bicchieri dei commensali più pericolosi.
- Digestivi. Se siete usciti indenni dalla maratona culinaria di mamma o zia ma siete ancora in possesso della capacità di intendere e di volere, è il momento di passare agli amari. Tirate fuori dal freezer l’intramontabile Amaro del Capo o il Gambrinus, seguito dai colleghi più blasonati e vintage: Vecchia Romagna per la zia appassionata di amaretti e biscotti, Amaro Averna o Cinar per lo zio, Jaegermeister per i più giovani. Lasciate un po’ di spazio per l’immancabile parata dei liquori fatti in casa. Limoncello, nocino, liquore all’alloro, mandarinetto: se non avete avuto il tempo di farli in casa, acquistateli pure al supermercato e spacciateli per vostri. Con i dolcetti di Natale formano un’accoppiata vincente.
- Alcolici dal mondo. Per gli appassionati di tradizioni etniche, servite un gustoso eggnog o del mulled wine: spegnerete sul nascere qualsiasi effetto del freddo sulle capacità cognitive dei vostri parenti. L’obiettivo è solo uno: rimanere tutti sbronzi e felici fino alla fine della giornata.