Alimentazione squilibrata: 6 errori da non fare
Non solo dal consumo di junk food e da un’eccessiva quantità di zuccheri: l’alimentazione squilibrata deriva anche da una serie di abitudini apparentemente innocue e da qualche superficialità di troppo. Correggiamo il tiro!
Le conseguenza di un’alimentazione squilibrata sono numerose, più e meno gravi. Si va dal sovrappeso all’obesità, dal colesterolo alto ai disturbi intestinali, dalla spossatezza agli sbalzi d’umore, dalle occhiaie all’invecchiamento precoce della pelle. E potremmo continuare ancora un bel po’. Non vogliamo mandarvi in panico, ma più semplicemente sottolineare quanto sia importante eliminare abitudini alimentari sbagliate e sostituirle con quelle giuste. Ci si sente meglio, sotto ogni punto di vista. E si diventa anche più belli, il che certamente non guasta. Non è affatto difficile mangiare in modo corretto, anzi facciamo così: partiamo proprio dagli errori più comuni. Correggendoli, siamo già a metà strada. Se non più avanti!
Mangiare poca frutta e verdura
I bambini non amano le verdure, si sa. Ma c’è da dire che anche molti adulti ne consumano quantità insufficienti. E lo stesso, ahinoi, vale per la frutta. Eppure questi alimenti – ricchi di fibre, vitamine, sali minerali – sono a dir poco preziosi per il nostro organismo. Per capire se ne assumete le giuste quantità o dovreste correggere il tiro, ecco i riferimenti suggeriti dagli esperti: il consumo ottimale di frutta è pari a 250 grammi giornalieri, quello di vegetali a 350 grammi giornalieri. Un’altra regola aurea: 2 porzioni di verdura e 3 di frutta al giorno.
Esagerare con le carni lavorate
Le carni lavorate (cioè quelle trasformate tramite stagionatura, salagione, affumicatura e altri processi di conservazione) sono assai gustose, si sa. In altre parole: resistere a salumi, prosciutti & Co. è dura. Ma bisogna farlo, perché non sono esattamente alleate della nostra salute. Eppure, in Italia se ne consumano troppe. Le quantità consigliate? Beh, parliamo di 40-50 grammi non più di 2, massimo 3 volte alla settimana.
Non consumare noci e semi
Rispondete sinceramente: periodo natalizio a parte, consumate con regolarità le noci e la frutta secca in generale? E come siete messi con i semi di zucca, quelli di chia, quelli di sesamo e altre tipologie? L’alimentazione squilibrata passa anche da qui, dalla mancata assunzione di questi alimenti che sono magnifiche fonti di fibre, vitamine e soprattutto acidi grassi omega 3. Ovvero i “grassi buoni”. Sono anche piuttosto calorici, vero. Ma ne bastano 20 grammi al giorno!
Preferire gli alimenti conservati a quelli freschi
Sacrosanto avere in dispensa conserve di frutta e verdura. Più che lecito concedersi sfiziosità come i pomodori secchi, la frutta disidratata, i formaggi stagionati. Il baccalà da dissalare è una comodità, disponibile in qualsiasi momento. Ecco, tutto questo è vero e che nessuno osi dire che alimenti del genere, quindi conservati, sarebbero da abolire. Però è anche vero che non dovrebbero prevalere su quelli freschi, assolutamente. Le ragioni sono facilmente intuibili, dal maggiore potere nutriente all’assenza di altri ingredienti utilizzati – appunto – per la conservazione.
Eliminare i carboidrati
Vuoi dimagrire più velocemente? Togli tutti i carboidrati e risolvi il problema! Questa convinzione, purtroppo, è ancora molto diffusa. Ed è un errore madornale. I carboidrati sono macronutrienti necessari per il nostro organismo; un vero e proprio combustibile energetico. Privarsene significa danneggiare la nostra salute. A meno che non si abbiano esigenze particolari e non lo si faccia sotto controllo medico, quindi, non bisogna assolutamente eliminarli. Piuttosto, limitarne le quantità giornaliere.
Consumare legumi e patate come contorni
Altro errore che contribuisce a definire un’alimentazione squilibrata: portare in tavola e consumare legumi e patate come fossero contorni. I legumi sono alimenti sostanziosi, ricchi di proteine e carboidrati, quindi devono essere considerati veri e propri secondi piatti; sostituti di altri cibi altamente proteici quali la carne, il pesce, le uova. Le patate, invece, essendo carboidrati hanno lo stesso potere nutritivo della pasta e del pane.