Allergia o intolleranza? Attenzione agli allergeni
La differenza tra allergia e intolleranza è fondamentale, specialmente quando si parla di allergeni: ecco una breve guida esplicativa.
La maggior parte delle persone può mangiare una grande varietà di alimenti senza alcun problema. L’elenco degli allergeni diventa ed è di grande importanza per quella piccola percentuale di individui per i quali determinati alimenti o componenti alimentari possono provocare reazioni negative di diversa entità, l'intolleranza coinvolge il metabolismo, l'allergia causa una reazione anomala del sistema immunitario da una leggera eruzione cutanea ad una risposta allergica grave. Per capire bene di cosa stiamo parlando e fare chiarezza definiamo la distinzione tra allergia e intolleranza alimentare. Per intolleranza si intende la reazione anomala dell’organismo a una sostanza estranea, non mediata dal sistema immunitario. Per allergia si intende la reazione anomala del sistema immunitario che si esprime con la produzione di anticorpi IgE e può presentarsi con sintomi gravi e sfociare nello shock anafilattico. Le allergie agli alimenti o ai componenti alimentari sono spesso ereditarie e sono in genere diagnosticate nei primi anni di vita.
Quindi l’allergia è una reazione del sistema immunitario, che si scatena in risposta ad un allergene (proteina presente nell’alimento a rischio che nella maggioranza delle persone è del tutto innocua), questo innesca una catena di reazioni del sistema immunitario tra cui la produzione di anticorpi; mentre l’intolleranza alimentare coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario. In questo caso un tipico esempio è l’intolleranza al lattosio: le persone che ne sono affette hanno una carenza di lattasi, l’enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte. Inoltre, mentre gli allergici devono eliminare del tutto il cibo che scatena la reazione, gli individui intolleranti possono spesso sopportare piccole quantità dell’alimento o del componente in questione senza sviluppare sintomi (fanno eccezione gli individui sensibili al glutine e al solfito).
Gli allergeni a cui stare attenti
Il regolamento CE 1169/2011 è entrato in vigore il 13 dicembre 2014 e ha introdotto una serie di nuove informazioni sui prodotti alimentari utili al consumatore, con l’obiettivo di fornire adeguate conoscenze che riguardano gli alimenti. esiste l'obbligo di indicare in modo chiaro 14 sostanze che potrebbero causare reazioni allergiche Tra le novità c’è anche l’obbligo di riportare in etichetta, in modo chiaro, la presenza di eventuali sostanze o prodotti che possano causare allergie o intolleranze alimentari, ossia gli allergeni. Tale normativa deve essere osservata anche da parte di tutti i ristoranti, i bar, i servizi catering, le mense pubbliche (scuole, ospedali, ecc.) e i gestori di distributori automatici: anche in questo caso, il fine è quello di informare il consumatore sugli ingredienti presenti nel menu che possano causare allergie o intolleranze e quindi di mettere a conoscenza il cliente sui possibili rischi. Secondo il regolamento sono 14 le sostanze che devono essere indicate in modo chiaro, anche quando possono essere presenti in tracce; di seguito l’elenco dei 14 allergeni.
- Cereali contenenti glutine, cioè grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati e prodotti derivati, tranne: sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio; maltodestrine a base di grano; sciroppi di glucosio a base di orzo; cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola.
- Crostacei e prodotti a base di crostacei.
- Uova e prodotti a base di uova.
- Pesce e prodotti a base di pesce, tranne: gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi; gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino.
- Arachidi e prodotti a base di arachidi.
- Soia e prodotti a base di soia, tranne: olio e grasso di soia raffinato; tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia; oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia; estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia.
- Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio), tranne: siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola; lattiolo.
- Frutta a guscio, vale a dire: mandorle, nocciole, noci, noci di acagiù, noci di pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci macadamia o noci del Queensland, e i loro prodotti, tranne per la frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola.
- Sedano e prodotti a base di sedano.
- Senape e derivati della senape.
- Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo.
- Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/litro in termini di SO2 totale da calcolarsi per i prodotti così come proposti pronti al consumo o ricostituiti conformemente alle istruzioni dei fabbricanti.
- Lupini e prodotti a base di lupini.
- Molluschi e prodotti derivati da molluschi.