Allergie alimentari più pericolose: quali sono e cosa provocano
Gli allergeni alimentari sono 14, e sono responsabili di allergie più o meno gravi che possono comportare sintomi da lievi a letali: approfondiamo le più comuni in questo articolo insieme alle conseguenze ad esse associate.
Sono tantissime le persone che, nel mondo, soffrono di allergie alimentari. Alcune sono più pericolose di altre, ma se una cosa è certa è che influenzano inevitabilmente, e in maniera più o meno significativa, la vita di chi ne è affetto.
Le allergie alimentari comportano delle reazioni avverse da parte del nostro organismo: si verificano quando il sistema immunitario identifica erroneamente una sostanza solitamente innocua, come ad esempio una proteina contenuta in determinati cibi, come una minaccia. Di conseguenza, il corpo reagisce in modo esagerato, causando una serie di sintomi che possono variare da lievi a potenzialmente letali.
Ma quali sono quelle che possono comportare un preoccupante pericolo per la nostra salute? Approfondiamo di seguito quali sono le allergie più gravi e quali gli allergeni più pericolosi.
Cosa sono le allergie alimentari
Le allergie alimentari sono il risultato di una reazione del sistema immunitario contro determinate proteine presenti negli alimenti, note come allergeni, che di solito sono innocue. Gli allergeni sono sostanze estranee all’organismo che possono essere introdotte tramite inalazione, iniezione, contatto o, come in questo caso, ingestione. La reazione che scatenano coinvolge le immunoglobuline E (IgE), anticorpi specifici per le allergie, e può manifestarsi con sintomi che vanno da lievi a gravi. A soffrire di allergie alimentari è una percentuale compresa tra il 2 e il 4% della popolazione adulta. Tale percentuale è più alta tra i bambini (6-8%). Contrariamente a quanto si possa pensare, le allergie alimentari non insorgono solo nei primi anni di vita (sebbene sia abbastanza frequente che ciò accada): possono comparire a qualsiasi età.
Quali sono gli allergeni più pericolosi
Gli allergeni alimentari sono 14, e sono tassativamente elencati nell’allegato II del Reg. UE 1169/11. Si tratta di:
- glutine
- crostacei
- uova
- pesce
- arachidi
- soia
- latte
- frutta a guscio
- sedano
- senape
- sesamo
- anidride solforosa
- lupini
- molluschi
Glutine
Tra gli alimenti e i prodotti che fanno capo a questo allergene rientrano non solo i cerali contenenti glutine come grano, segale, orzo, avena, farro, kamut (qui una lista dei cereali che non lo contengono), ma anche sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio, maltodestrine a base di grano, sciroppi di glucosio a base di orzo e cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici.
E’ importante sottolineare come celiachia, intolleranza al glutine e allergia non siano la stessa cosa. Se la prima, infatti, è una malattia autoimmunitaria che colpisce solo soggetti geneticamente predisposti, la seconda è una sorta di fenomeno di ipersensibilità. Nell’allergia al glutine, invece, interviene il sistema immunitario per via dell’azione esercitata dalle immunoglubuline E. Sono queste ultime che causano una reazione allergica a seguito dell’ingestione di un dato alimento contenente glutine.
Uova
L’allergia alle uova è frequente tra i bambini, anche se molti la superano con la crescita. Nonostante il fatto che le proteine in grado di scatenare l’allergia siano presenti sia nel tuorlo che nell’albume, è quest’ultima quella ad essere maggiormente diffusa. Molto raramente può sfociare nell’anafilassi.
Latte
L’allergia al latte e l’intolleranza al lattosio non sono la stessa cosa. La prima, infatti, è causata da alcune componenti allergeniche delle proteine del latte. Nell’intolleranza al lattosio, invece, è il lattosio a creare dei problemi. Essendo il latte (e i suoi derivati) ingredienti comuni in molti alimenti trasformati, è indispensabile leggere attentamente le etichette degli alimenti prima di consumarli.
Frutta a guscio
Rientrano in questa categoria le mandorle, le nocciole, le noci, le noci di acagiù, di pecan, del Brasile, i pistacchi, le noci macadamia e i loro prodotti. Oltre ad essere piuttosto diffusa, l’allergia alla frutta secca può risultare molto pericolosa. Tra le conseguenze più gravi, può causare uno shock anafilattico.
Sintomi delle allergie alimentari
Le allergie alimentari, come anticipato, possono manifestarsi attraverso una serie di sintomi di varia entità. Si tratta di sintomi che possono colpire diversi sistemi del corpo e, in alcuni casi, possono evolversi molto velocemente, richiedendo un intervento medico tempestivo. Tra quelli più comuni rientrano:
- Formicolio o prurito alla bocca, che si verifica subito dopo l’ingestione del cibo allergenico. Questo sintomo è solitamente il risultato di una reazione infiammatoria locale, e può estendersi alla gola, alla lingua e al palato.
- Orticaria: caratterizzata da eruzioni cutanee pruriginose e rialzate che possono variare in dimensione e forma. Queste lesioni possono comparire in qualsiasi parte del corpo e possono durare da poche ore a diversi giorni. L’orticaria si verifica quando le mastcellule della pelle rilasciano istamina in risposta all’allergene, causando infiammazione e prurito.
- Prurito o eczema: sono entrambi altre manifestazioni cutanee comuni delle allergie alimentari. L’eczema può manifestarsi sotto forma di macchie rosse, secche e squamose sulla pelle, spesso accompagnate da intenso prurito. Si tratta di una reazione che in casi come questo è causata dall’infiammazione cronica della pelle, che può essere esacerbata dagli allergeni alimentari.
- Gonfiore a labbra, viso, lingua, gola o altre parti del corpo, che può essere seguito da difficoltà respiratorie, specialmente se coinvolge la gola e le vie aeree superiori. Il gonfiore è uno di quei sintomi da tenere sotto controllo in quanto può svilupparsi rapidamente e comportare l’ostruzione delle vie aeree.
- Difficoltà respiratorie, respiro sibilante, tosse e mancanza di respiro, possono essere tutti sintomi di una reazione allergica grave.
- Dolori addominali, altrettanto comuni tra i sintomi gastrointestinali comportati delle allergie alimentari. Si possono manifestare come crampi, gonfiore e dolore nella parte inferiore dell’addome. Sono il risultato dell’infiammazione e dell’irritazione della mucosa intestinale scatenata dall’ingestione dell’allergene.
- Diarrea, nausea o vomito possono verificarsi nel momento in cui il sistema digestivo reagisce all’allergene. Possono a loro volta comportare disidratazione e spossatezza.
Altri sintomi legati alle allergie alimentari sono vertigini, aritmie, pressione bassa, senso di stordimento e svenimento.
Fonti: