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Anemia e alimentazione: consigli per la dieta

di Manuela Chimera 22 Luglio 2024 14:00

In caso di anemia bisogna modificare la propria alimentazione? Ecco le basi, ci sono cose che possiamo mangiare e cibi che sarebbe meglio evitare, ma ricordatevi che la dieta deve essere cambiata dal medico o dal nutrizionista o dal dietologo

Fermo restando che se si soffre di forme anemiche è bene indagarne le cause col proprio medico e valutare con un nutrizionista o un dietologo quale dieta seguire, oggi cercheremo di fornire qualche ragguaglio in più su anemia, dieta e alimentazione. Cosa mangiare in corso di anemia? E cosa non mangiare?

Cosa si intende con anemia?

anemia

Non è nostro compito e volere fare un trattato medico, ma qualche informazione di base è bene darla. L’anemia è una patologia nella quale assistiamo a una riduzione del numero di globuli rossi, dell’ematocrito (il rapporto fra il plasma, la parte liquida del sangue e gli elementi corpuscolati del medesimo) e dell’emoglobina.

Cause di anemia

Le cause dell’anemia possono essere differenti. Abbiamo forme da insufficiente produzione midollare (anche da carenza di ferro), da eccessiva distruzione per emolisi (immunomediate da autoanticorpi, da farmaci, setticemia, tossici, malattie infettive, parassiti, trasfusioni di sangue non compatibile), da perdita (emorragie) e da compartimentizzazione (sequestro nella milza).

Per quanto riguarda l’anemia collegata ad alterazioni della dieta o alimentazione scorretta, possiamo avere:

  • anemia da carenza di ferro o sideropenica
  • anemia perniciosa o da carenza di acido folico e vitamina B12 o cobalamina

Considerate, poi, che possiamo avere una carenza di ferro, acido folico o vitamina B12 anche a causa di forme di malassorbimento intestinale, tumori o anche insufficiente presenza di vitamina C nella dieta (aiuta l’assorbimento del ferro)

Sintomi di anemia

Fra i principali sintomi dell’anemia abbiamo:

  • stanchezza eccessiva
  • affaticabilità anche nel compiere una minima attività fisica
  • difficoltà di concentrazione
  • mal di testa
  • vertigini (capita soprattutto quando si passa dalla posizione seduta o distesa a quella in piedi, velocemente)
  • ragadi a lato della bocca (spesso associate a carenza di vitamina B12)
  • pallore delle mucose e del letto ungueale

Ovviamente in questo caso di parla di un’anemia cronica, cioè di un’anemia che si è instaurata lentamente nel tempo e che ha dato all’organismo il tempo di adattarsi alla ridotta capacità di trasportare l’ossigeno nelle cellule. Questo perché un’anemia acuta da emolisi o emorragia non dà il tempo al corpo di adattarsi a questi cambiamenti ed ecco che potremmo avere sintomi decisamente più gravi, come difficoltà respiratorie e tachipnea per carenza acuta di ossigeno o collasso.

Alimentazione in caso di anemia: considerazioni

carne pesce

Per quanto riguarda il tipo di alimentazione e di dieta da seguire in corso di anemia, vale sempre il consiglio di contattare il proprio medico. Non si può improvvisare una dieta con menu settimanale per l’anemia o per aumentare il ferro velocemente senza sapere quale sia la causa dell’anemia!

Dieta in corso di anemie: consigli su cosa mangiare

In generale, quando presente un’anemia, i consigli relativi all’alimentazione e alla dieta sono:

  • cercare di aumentare i cibi ricchi di ferro, acido folico e vitamina B12 in base a eventuali carenze. Questo soprattutto è valido per le donne in gravidanza, in allattamento o per i vegani
  • considerate che la maggior parte del ferro introdotto con la dieta dovrebbe essere quello di origine animale, cioè quello che troviamo in carne, pesce e uova. Questo perché è subito biodisponibile a differenza del ferro presente in alimenti di origine vegetale in quanto non è del tutto biodisponibile. Infatti è vero che spinaci, insalate verdi e rucola contengono molto ferro, ma non essendo del tutto biodisponibile, non viene comunque assorbito a livello intestinale
  • garantire le fonti di acido folico: prediligete i vegetali a foglia verde come insalate, lattughe, asparagi, spinaci e broccoli
  • garantire le fonti di vitamina B12: quindi non scordare porzioni di carne, uova e pesce
  • ricordarsi della vitamina C, che aumenta sia l’assorbimento di ferro a livello intestinale, il trasferimento dalla transferrina del sangue a quella dei tessuti e la biodisponibilità del ferro. La frutta è particolarmente ricca di vitamina C, soprattutto i limoni

Cosa non mangiare se si soffre di anemia

anemia

Chi soffre di anemia, poi, farebbe bene anche a ridurre determinati alimenti o combinazioni di tali:

  • non mangiare nello stesso pasto cibi ricchi di ferro, calcio e fosforo. Questo perché i tre minerali entrano in competizione per quanto riguarda l’assorbimento intestinale. Il che spiega perché viene sempre detto di non mangiare carne, latte o formaggi nello stesso pasto
  • ridurre il consumo di alimenti ricchi di fitati e ossalati in quanto bloccano l’assorbimento intestinale di ferro. Quindi non bevete troppo tè nero e non mangiate troppo rabarbaro
  • diminuire il consumo di alimenti che bloccano l’assorbimento del ferro, come caffè, tè e cioccolato

Fonti:

  • iStock