Aneto: 5 idee per utilizzarlo in cucina
L’aneto, dal sentore di anice e con una nota pungente, è spesso utilizzato in cucina con salmone e cetrioli: ecco 5 idee per farne uso nelle vostre ricette.
L’aneto è una pianta erbacea, diffusa nelle zone di clima temperato, conosciuta e consumata fin dall’antichità: se ne trova, infatti, menzione sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, in particolare in un passo del vangelo di Matteo, dove è citato assieme a menta e cumino. l'aneto possiede un sentore di anice e finocchio, e un che di pungente che si sposa bene con il salmone Appartenente alla famiglia delle Apiaceae, come il sedano, la carota o il finocchio, con quest’ultimo condivide, in parte, l’aroma: l’aneto ha infatti un sentore di anice e finocchio e un che di pungente. Come le altre piante della stessa famiglia, si presenta con un gambo cavo, lungo, di un color verde-biancastro; le foglie sono filiformi, sottilissime, simili a piccoli aghi piatti, raggruppate come a formare una rete; mentre i fiori sono gialli tendente al verde, piccoli piccoli, raccolti in grandi ombrelli con 12-15 raggi. In cucina e in farmacologia si utilizzano i semi, di forma ovale, marroni, di piccole dimensioni – che appena colti possono avere, come suggerisce l’epiteto graveolens che completa il binomio scientifico che contraddistingue la pianta, un odore sgradevole – e le foglie, preferibilmente fresche poiché, una volta essiccate, perdono velocemente profumo e sapore.
L’aneto ha svariate proprietà benefiche: agevola la digestione favorendo l’eliminazione di gas da intestino e stomaco; allieva, con un’azione antispasmodica, i dolori dovuti a crampi, coliche e singhiozzo; aiuta lo smaltimento di tossine e liquidi in eccesso, depurando l’organismo e combattendo la cellulite. Inoltre è un ottimo alleato contro l’alitosi. Nelle cucine dell’Europa centrale e orientale, l’aneto è molto più utilizzato rispetto all’Italia. Lo si usa per insaporire i sottaceti; condire pesci, molluschi e zuppe; o arricchire pane e prodotti da forno. Noi vi suggeriamo 5 ricette per inserire l’aneto nei vostri piatti, a partire da un vero e proprio matrimonio d’amore: quello con il salmone.
- Hamburger di salmone con maionese all’aneto. In questa preparazione, l’aneto è un ingrediente importante sia dell’hamburger che della maionese che lo accompagna. Tritatene finemente un ciuffo di foglie da amalgamare al salmone, al peperoncino e al prezzemolo e un altro mazzetto per unirlo alla maionese.
- Crema di cetrioli e yogurt. Una crema fresca e molto profumata, da servire tiepida o addirittura fredda, come primo piatto o, in ciotoline più piccole o addirittura nei balloon, per un aperitivo. Fate appassire dello scalogno in un filo d’olio, aggiungete i cetrioli a cubetti e aggiungete del brodo vegetale bollente. Unite poi l’aneto fresco tritato. Coprite con un coperchio e terminate la cottura. Una volta pronto, frullate il tutto, aggiustate di sale e pepe e profumate con scorza di limone. Infine aggiungete dello yogurt e amalgamate.
- Crocchette di tonno e porri. Le crocchette di tonno e porri sono un secondo goloso che ben si presta anche a essere proposto come finger food. Sia che decidiate di friggerle o invece preferiate una cottura più leggera come quella al forno, l’aneto fresco gli conferirà un sapore particolare.
- Pane all’aneto. I semini di aneto, da soli o in abbinamento ad altri semi come papavero e sesamo, arricchiscono una tipologia di pane particolarmente adatta ad accompagnare formaggi freschi e vellutate di verdure. Divertitevi a preparare panini con farina bianca o con un mix di farine.
- Verdure marinate. L’uso delle spezie e delle erbe aromatiche è un valido aiuto per ridurre il quantitativo di sale all’interno delle pietanze. Una marinatura di aneto fresco, pepe rosa in grani, capperi, olio extravergine d’oliva, succo di limone e un pizzico di senape, ad esempio, è un condimento perfetto per un cartoccio di verdure da cuocere in forno o, avendo tempo, per marinare delle verdure a crudo senza bisogno di aggiungere sale.