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Tutto quello che c’è da sapere sull’Anice Verde

di Daniela Traverso • Pubblicato 30 Dicembre 2018 Aggiornato 11 Novembre 2022 14:40

L’Anice Verde è una pianta aromatica ricca di proteine e molto utilizzata in cucina, tanto in pasticceria quanto per aromatizzare piatti salati.

La pimpinella, meglio conosciuta come anice verde, è una pianta aromatica di grande potenza, dal gusto deciso e caratteristico, dalle molteplici qualità. Appartiene alla famiglia delle Apiacee ed è l’anice più diffuso in Occidente, i suoi fiori sono giallo chiaro e i semi piccoli e ovali di color marrone, con striature più chiare. Il suo sapore ricorda molto quello del finocchio.

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L’anice verde è una pianta che cresce molto bene nell’area del Mediterraneo,L'Anice Verde è utilizzato per curare stress, problemi alle vie respiratorie, alla digestione dove è coltivata da tempi immemorabili e per secoli ha risolto (e continua a risolvere) con infusi e decotti a base di semi, problemi legati allo stress, alle vie respiratorie, alla digestione, ai gonfiori addominali, oltre che nausee e problemi intestinali. Questa pianta – i fiori, le sue foglie e i suoi semi – è stata parecchio utilizzata nella medicina tradizionale. L’anice infatti contiene moltissime proteine, è ricco di ferro e calcio, ha un’alta percentuale di vitamina C e di fibre, oltre che una serie di componenti capaci di guarire diversi tipi di infezioni. L’anice è anche un potente antibatterico, antinfiammatorio e un buon diuretico. Utile anche alle donne in allattamento, pare infatti sia di grande aiuto per aumentare il latte materno. In Italia abbiamo anche un anice verde Presidio Slow Food: si tratta dell’anice verde di Castignano, nelle Marche. L’aromaticità dell’anice è molto decisa, infatti o la si ama o la si odia, difficile ignorarlo. Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, e non, questa pianta è molto utilizzata in cucina. Il suo sapore è decisamente versatile, va bene sia sul dolce che sul salato; molto utilizzato nella liquoreria a livello mondiale.

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L’anice è una pianta nota fin dall’antichità, è tra le spezie ritrovate nei siti archeologici egiziani, ed era conosciuta da antichi greci e romani. Ha avuto in passato un’importante valenza economica e un’ampia diffusione. una pianta nota fin dall'antichità per le sue proprietà digestive Plinio il vecchio lo consiglia come rimedio per l’insonnia, e suggerisce anche di masticarlo insieme a foglie di prezzemolo alessandrino per rinfrescare l’alito. Anche le proprietà digestive dell’anice erano già note agli antichi romani, che al termine di pantagruelici pasti servivano una torta chiamata mustacae, a base di mosto e formaggio, aromatizzata con anice e cumino e cotta in foglie di alloro. Durante il Medioevo poi, l’anice si diffuse dal Mediterraneo verso il Nord Europa, dove è attualmente molto utilizzato sia in ricette dolci che salate e ampiamente coltivato. Durante l’impero di Carlo Magno, il prodotto era talmente gradito che non solo veniva importato, ma anche seminato in grandi estensioni negli orti di Aquisgrana. Con lo scorrere della storia l’anice è stato importato anche in India e in America Centrale, dove è diventato ingrediente importante di dolci tradizionali come i picarones peruviani, o del champurrado messicano, bevanda dolce a base di cioccolato, anice e altre spezie, servita spesso con churros.

Gli usi in cucina

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L’anice viene usato molto in cucina, soprattutto in pasticceria e per aromatizzare piatti salati. Può essere aggiunto al pesce, in sostituzione dei semi di finocchio, oppure a minestre, pollame, maiale, verdure e salse. In pasticceria aromatizza torte, biscotti, creme.L'Anice Verde è molto utilizzato in pasticceria e per la produzione di liquori e bevande Può essere utilizzato anche per profumare frutta cotta (come mele, pere e prugne), castagne bollite e fichi secchi. Come detto precedentemente, l’anice ha un largo utilizzo nella produzione e nell’aromatizzazione dei liquori. Gli antichi Romani, ad esempio, si dissetavano con una bevanda a base di acqua, vino e anice, e preparavano il vinum hippocraticum aggiungendo appunto anice. Dall’antichità ogni Paese che si affaccia sul Mediterraneo produce bevande tradizionali a base di anice: il raki, bevanda nazionale della Turchia, il rak o rakia in Egitto, l’arak in Libano, la mastika nei Paesi balcanici. In Grecia è diffuso l’ouzo, mentre prodotti analoghi si trovano in Spagna, Portogallo e in Francia, famoso soprattutto il Pastis marsigliese. Anche il nostro Paese è da molto tempo un grande produttore di liquori e distillati a base di anice: sambuca, anisetta, mistrà e anice secco sono importanti eccellenze piuttosto famose in tutto il mondo.

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