Anni ’80: 9 piatti da evitare per il pranzo di matrimonio
• 7 Ottobre 2022 09:00
Dagli anni ’80 abbiamo ereditato parecchie ricette ma molte di queste non sono proprio adatte al pranzo di un matrimonio. Ecco 9 esempi.
Se gli anni ’70 erano all’insegna della panna, che si trovava ovunque e comunque, gli anni ’80 sono stati quelli della rucola, infilata anche nelle preparazioni più impensate, ma non solo. Da questo decennio, decisamente poco elegante, abbiamo ereditato tante altre ricette che tutt’ora vengono riproposte in alcuni ristoranti e che, a volte, ritroviamo perfino nel menu del matrimonio di amici o parenti. Bisogna vietare questo scempio nuziale? Assolutamente sì. Ecco 9 piatti anni ’80 che dovremmo bannare per sempre.
- Insalata russa. L’insalata russa la adoriamo. Fresca, cremosa, saporita, riempie benissimo la bocca e ne mangeremmo a chili. Peccato che sia orrenda da servire a un matrimonio, soprattutto nel buffet degli antipasti, a meno che non sia preparata in una versione estrosa o più essenziale. Classica e messa così, a cucchiaiate sul piatto, fa decisamente troppo Natale con i parenti.
- Tartine e vol-au-vent. Tartine e vol-au-vent vanno insieme all’insalata russa. Inguardabili con il loro strato di maionese e, nelle versioni più ricche, con del caviale a m0′ di decoro. E che dire, poi, dei vol-au-vent di pasta sfoglia ripieni di mousse, magari di gamberi o mortadella? Mancano solo quelli con i wurstel e vanno bene per una festicciola in casa, l’unico posto in cui possono stare.
- Cocktail di gamberi. Perché massacrare i gamberi infilandoli nudi in bella mostra in bicchieri da Martini ripieni di salsa rosa? Buonissimi i primi e goduriosa la seconda, siamo sempre in una fascia di eleganza che esula totalmente da un evento nuziale. Peggio ancora se si tratta di scampi o polpa di granchio e se sotto c’è anche un letto di insalata. Non credete a chi vi dice che sono raffinati: sta mentendo.
- Risotto allo champagne. A proposito di lusso e raffinatezza, ecco il risotto allo champagne. Primo piatto di grande effetto e allo stesso tempo semplice da cucinare, è ottimo anche nella sua variante italiana che prevede l’utilizzo dello spumante. Questo detto, consideratelo lussuoso e raffinato a casa vostra, giusto per colpire la nuova fiamma con una cenetta romantica. Per il resto, lasciatelo dove sta. Fatto veramente a regola d’arte, è cento volte meglio un classico risotto burro e parmigiano.
- Risotto mari e monti. L’abominevole abbinamento mare e monti è stata una tendenza lunga e laboriosa che, per fortuna, è stata quasi del tutto debellata, specialmente ai matrimoni. Però può capitare ancora di imbattersi nel celebre risotto mari e monti. Funghi secchi o freschi e misto vongole, cozze, calamari, gamberi, il risotto mari e monti può andare per un pranzo vista mare, ma non va decisamente dopo l’entrée. Non è, insomma, la soluzione giusta se siete indecisi su quale piatto scegliere. Cambiate genere.
- Carpaccio, rucola e grana. È dunque questa l’apoteosi? Certo che sì, se ancora vi ricordate della rucola di cui vi avevamo parlato all’inizio. In questo piatto, ebbene, la rughetta mostra tutta la sua perfetta inutilità riuscendo a sminuire anche la carne – che se fosse il carpaccio alla Cipriani continueremmo a osannare – con l’opulenza del suo colore e la forza del suo sapore. Anche meno.
- Lacerto in casseruola. Tra i piatti cult del matrimonio siciliano anni ’80 spicca il lacerto in casseruola agglassato. Possibilmente con piselli e carote. Ricetta della cucina regionale che troviamo un po’ in tutta l’isola in varianti locali, questo arrosto di girello si glassa con una crema di cipolle e vino e si accompagna con piselli in umido. Che dire: buonissima la carne, buonissima la cremina ma ai matrimoni i piselli anche no. Oltre a essere difficoltosi da mangiare (e difficili da abbinare nel colore), rischiano di rimanere tra i denti e rovinare tutte le foto. Vanno invece benissimo per il pranzo in famiglia o in mensa.
- Spiedini di frutta ricoperti al cioccolato. Questi non si capisce mai bene quando servirli. Gli spiedini di frutta e cioccolato li troviamo indifferentemente buttati qui e là nel buffet dei dolci oppure lungo i tavoli degli antipasti, a fare compagnia alle monoporzioni di panna cotta, creme al cucchiaio e via discorrendo. Onestamente, parlando di questi spiedini vengono solo in mente sgraziati semi-dessert che non ce l’hanno fatta. Sicuramente perfetti da realizzare con e per i bambini, magari per la merenda o per la festa di compleanno, ma di certo non da piazzare al matrimonio.
- Profiteroles. Vogliamo chiuderla così: qualcuno deve dire la verità. Con l’insormontabile e non instagrammabile pila di profiteroles con ganache al cioccolato e ciuffi di panna. Ingestibile, soprattutto se dovete consumarla in piedi, per quanto buonissima sporca anche soltanto a guardarla. È sostituibile da qualsiasi altro dolce ben più elegante. Oh, e se e poi proprio non riuscite a farne a meno, almeno abbiate cura di scegliere, al posto del cioccolato, un più raffinato craquelin.