Armelline, ma lo sapete che in cucina si usa anche i semi dell’albicocca?
Mai sentito parlare delle armelline? Sono i semi di albicocca e pesche usati come aromatizzanti, ma che contengono cianuro. Per questo motivo conviene usarne solo l’essenza e limitare il consumo diretto, onde evitare un avvelenamento da cianuro
Avete mai sentito parlare delle armelline? Probabilmente le avete già viste, ma non sapete che si chiamavano così. Con il termine di armelline o armellina, si intende il seme all’interno del nocciolo di albicocche e pesche. Ebbene: in virtù del suo sapore leggermente amarognolo, proprio il seme di questi frutti è talvolta usato in cucina in diverse preparazioni di pasticceria. Ma attenzione: vi avvisiamo sin da adesso che si tratta di usarne i semi a scopo aromatico, non mangiandole direttamente in quanto contengono sostanze tossiche e velenose.
Cosa sono le armelline?
Come spoileravamo prima, le armelline o armellina sono i semi di albicocche e pesche. Il nome deriva dal dialetto veneto. Più precisamente nel dialetto veneziano la parola armellino indica l’albicocca. A sua volta, la parola deriva dal greco in quanto l’albicocco è una pianta originaria dell’Armenia. Tanto che persino Linneo, nella sua nomenclatura scientifica, ha ribattezzato l’albero come Prunus armeniaca.
Differenza tra mandorle amare e armelline
Armelline e mandorle amare non sono esattamente la stessa cosa. Le armelline, infatti, sono i semi all’interno dei noccioli di albicocche e pesche. Le mandorle amare, invece, sono i semi all’interno delle mandorle, il frutto della pianta Prunus amygdalus. Comunque sia, sempre appartenenti alla famiglia della Rosaceae.
Le armelline sono velenose?
Sì, le armelline tecnicamente sono tossiche e velenose. Il loro consumo è caldamente sconsigliato (se non sotto forma di essenza) in quanto, esattamente anche le foglie e i fiori dell’albicocco, pure i semi contengono amigdalina, una sostanza appartenente alla famiglia dei glicosidi cianogenetici. Questa molecola, a seguito di idrolisi, produce acido cianidrico che è altamente tossico.
Di sicuro i semi di albicocche e pesche non vanno mangiati in quantità eccessive. E questo vale soprattutto per i bambini, in cui non dovrebbero proprio essere somministrati.
Fra l’altro l’amigdalina è presente anche nei semi di altre piante della famiglia delle Rosaceae, come pesche, ciliegie, mandorle e susine (prugne).
Proprietà delle armelline
Le armelline contengono circa il 50% di grassi, soprattutto grassi insaturi e polinsaturi. Contengono anche il 25% di proteine, l’8% di carboidrati e il 5% di fibre. Sono anche ricchi di vitamina E.
Ricette con le armelline
Le armelline si usano sin dall’antichità in cucina. Di solito hanno un retrogusto amarognolo, ma nel senso positivo del termine. Diciamo che è un amarognolo gradevole al palato. Per questo motivo si usano a livello aromatico soprattutto come essenza in pasticceria. Inoltre si usano anche per aromatizzare gli amaretti, gli sciroppi e i liquori.
Spesso, poi, le trovate abbinate alle mandorle dolci in modo da esaltarne il sapore.
Ma attenzione: come dicevamo prima, se ne usa solo l’essenza. Non dovete assolutamente mangiarne troppe in quanto contengono sostanze tossiche e velenose, pericolose per la salute umana (e anche di cani e gatti se ingerite accidentalmente).
Considerate che in commercio, nei negozi di alimenti biologici, li si trova in vendita tranquillamente in quanto sono usati per aromatizzare l’impasto di biscotti, insaporire insalate o arricchire frullati. Per questo è importante ribadire che non se ne devono mangiare troppi (secondo l’EFSA non più di tre semi per giorno ad adulto) in quanto contengono cianuro. Conviene dunque non rischiare.
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