Home Mangiare Ristoranti Arnaldo Clinica Gastronomica: lo stellato più longevo d’Italia

Arnaldo Clinica Gastronomica: lo stellato più longevo d’Italia

di Stefania Pianigiani 10 Marzo 2024 13:40

Quali sono i piatti iconici del ristorante stellato più longevo d’Italia? Dal carrello dei bolliti alla Spugnolata, scopriamo i segreti di Arnaldo Clinica Gastronomica a Rubiera.

Nel paese di Rubiera a poca distanza da Reggio Emilia, si possono assaggiare i piatti di Arnaldo Clinica Gastronomica, il ristorante stellato più longevo d’Italia. Sessantacinque gli anni passati sotto un’unica stella, quella della Michelin, vi parliamo di un ristorante dove la tradizione culinaria non è mai scesa a compromessi.

Indice
  1. La storia
  2. Il ristorante
  3. Antipasti
  4. Primi piatti & minestre Zuppiere di Cappelletti fumanti, preparati dalle abili mani delle “Sfogline Arnaldine”, volteggiano come ballerine per le sale. Profumatissime Tagliatelle con “ragout all’emiliana” fanno aprire i cassetti dei ricordi, ma se potete scegliete lei, la famosa “Spugnolata” una vera e propria tentatrice. Strati di sfoglia emiliana, alternati a besciamella e Parmigiano, sugo fatto con l’arrosto e altre carni del “carrello”, per essere completata con le spugnole, saltate in padella con vino bianco e soffritto. Un capolavoro assoluto. Il carrello del bollito Da Arnaldo Clinica Gastronomica si viene soprattutto per una cosa, per il rinomato “carrello del bollito” accompagnato da ben sette salse diverse tra cui la mostarda di mele, la salsa verde, quella al rafano, e quella al pomodoro al Lambrusco. Un rituale che va osservato passo dopo passo, da quando viene alzato il vassoio dal brodo che mantiene calde le vivande, alla minuziosità con cui vengono tagliate le carni, fino all’impiattamento. Potete scegliere alcune parti del bollito, oppure fare un assaggio di tutto quel ben di Dio: prosciutto, biancostato, lingua, testina, cappone, zampone, cotechino e il golosissimo polpettone “giallo” fatto con il Parmigiano e il ripieno dei cappelletti. Arrosti e altre divagazioni Non di solo “bollito” si vive, ma anche di “arrosto”, quindi per gli amanti delle lunghe cotture la scelta è tra il Lombo di maiale al latte, la Fesa di vitello al latte e un grande classico, il Lombo di maiale al Barolo. In menu anche la Cotoletta alla Bolognese e i Fegatini in casseruola e merita di essere preso in considerazione anche il fornitissimo “carrello dei formaggi”. Il carrello dei dolci Lasciatevi un piccolo spazio per altre divagazioni gastronomiche e cedere alla tentazione del “carrello dei dolci”. Tra le tante golosità presenti merita una menzione d’onore la tradizionale Zuppa Inglese, ma anche le Pere con salsa allo Zabaione sono da considerare, e caso mai siate ancora indecisi, una fetta di Semifreddo all’Arnaldo può essere la giusta soluzione. La cantina Prendetevi un attimo di tempo per leggere la fornitissima carta dei vini che offre grandi nomi nazionali, Champagne, ma soprattutto omaggia l’Emilia Romagna con i suoi Lambruschi, da quello emiliano a quello di Sorbara, la Malvasia Emiliana e il Sangiovese di Romagna..
  5. Zuppiere di Cappelletti fumanti, preparati dalle abili mani delle “Sfogline Arnaldine”, volteggiano come ballerine per le sale. Profumatissime Tagliatelle con “ragout all’emiliana” fanno aprire i cassetti dei ricordi, ma se potete scegliete lei, la famosa “Spugnolata” una vera e propria tentatrice. Strati di sfoglia emiliana, alternati a besciamella e Parmigiano, sugo fatto con l’arrosto e altre carni del “carrello”, per essere completata con le spugnole, saltate in padella con vino bianco e soffritto. Un capolavoro assoluto. Il carrello del bollito Da Arnaldo Clinica Gastronomica si viene soprattutto per una cosa, per il rinomato “carrello del bollito” accompagnato da ben sette salse diverse tra cui la mostarda di mele, la salsa verde, quella al rafano, e quella al pomodoro al Lambrusco. Un rituale che va osservato passo dopo passo, da quando viene alzato il vassoio dal brodo che mantiene calde le vivande, alla minuziosità con cui vengono tagliate le carni, fino all’impiattamento. Potete scegliere alcune parti del bollito, oppure fare un assaggio di tutto quel ben di Dio: prosciutto, biancostato, lingua, testina, cappone, zampone, cotechino e il golosissimo polpettone “giallo” fatto con il Parmigiano e il ripieno dei cappelletti. Arrosti e altre divagazioni Non di solo “bollito” si vive, ma anche di “arrosto”, quindi per gli amanti delle lunghe cotture la scelta è tra il Lombo di maiale al latte, la Fesa di vitello al latte e un grande classico, il Lombo di maiale al Barolo. In menu anche la Cotoletta alla Bolognese e i Fegatini in casseruola e merita di essere preso in considerazione anche il fornitissimo “carrello dei formaggi”. Il carrello dei dolci Lasciatevi un piccolo spazio per altre divagazioni gastronomiche e cedere alla tentazione del “carrello dei dolci”. Tra le tante golosità presenti merita una menzione d’onore la tradizionale Zuppa Inglese, ma anche le Pere con salsa allo Zabaione sono da considerare, e caso mai siate ancora indecisi, una fetta di Semifreddo all’Arnaldo può essere la giusta soluzione. La cantina Prendetevi un attimo di tempo per leggere la fornitissima carta dei vini che offre grandi nomi nazionali, Champagne, ma soprattutto omaggia l’Emilia Romagna con i suoi Lambruschi, da quello emiliano a quello di Sorbara, la Malvasia Emiliana e il Sangiovese di Romagna..
  6. Il carrello del bollito
  7. Arrosti e altre divagazioni
  8. Il carrello dei dolci
  9. La cantina

La storia

Arnaldo-Clinica-Gastronomica-Ristorante-Stellato-a-Rubiera.jpg

Tutto ha inizio nel 1936 quando Arnaldo Degoli apre insieme alla moglie Lina un ristorane che ha come scopo lo far star bene la gente a tavola. Cucina emiliana e buona musica sono stati per tanti anni il binomio perfetto. L’appellativo di “Clinica Gastronomica” è venuto in seguito, quando, negli anni sessanta, il ristorante era frequentato dai medici del Policlinico di Modena e Arnaldo scherzava con loro dicendo che la sua era “una clinica” dalla quali si usciva felici.

Il ristorante

Locale elegante e in stile classico: fin dall’ingresso, si percepisce la sacralità del luogo, d’altronde nessun avventore faticherà a capire che si trova in una delle istituzioni gastronomiche italiane. Lo chef Roberto Bottero, nipote di Arnaldo, e figlio di Anna continua a rinverdire la tradizione del servizio al carrello e a preparare portate della tradizione emiliana. Ad accogliere gli ospiti del ristorante, si incontro Ramona Astolfi, moglie di Roberto Bottero, che con discrezione e competenza coordina il personale di sala. In ultimo il ristorante funge anche da “locanda”, in quanto al piano superiore del ristorante ci sono le camere dell’Hotel Aquila d’Oro. Ma venendo al menu di questa pietra miliare della cucina italiana.

Antipasti

antipasti-tipici-reggiani.jpg

Girano come trottole quei carrelli pieni di bontà, spinti da mani abili e pronti a sostare davanti al tavolo e a svelarvi le loro tentazioni.

Prosciutto di Parma tagliato rigorosamente a coltello, Salame di Reggio, Mortadella, Ciccioli. Già questo potrebbe bastare per solleticare il palato, ma volendo si può fare un gran piatto di assaggi e onorare l’Erbazzone, l’Insalata di funghi, sedano e Parmigiano-Reggiano e l’Insalatina di pollo alla crema di maionese. Sembra di essere nel paese dei balocchi, la tentazione prevale sulle rinunce, a Rubiera non si arriva per caso, si va per un motivo preciso, quindi meglio divertirsi fino in fondo.

Primi piatti & minestre

cappelletti-in-brodo-reggiani.jpg

Zuppiere di Cappelletti fumanti, preparati dalle abili mani delle “Sfogline Arnaldine”, volteggiano come ballerine per le sale. Profumatissime Tagliatelle con “ragout all’emiliana” fanno aprire i cassetti dei ricordi, ma se potete scegliete lei, la famosa “Spugnolata” una vera e propria tentatrice. Strati di sfoglia emiliana, alternati a besciamella e Parmigiano, sugo fatto con l’arrosto e altre carni del “carrello”, per essere completata con le spugnole, saltate in padella con vino bianco e soffritto. Un capolavoro assoluto.

Il carrello del bollito

il-carrello-del-bollito-di-Arnaldo.jpg

Da Arnaldo Clinica Gastronomica si viene soprattutto per una cosa, per il rinomato “carrello del bollito” accompagnato da ben sette salse diverse tra cui la mostarda di mele, la salsa verde, quella al rafano, e quella al pomodoro al Lambrusco.

Un rituale che va osservato passo dopo passo, da quando viene alzato il vassoio dal brodo che mantiene calde le vivande, alla minuziosità con cui vengono tagliate le carni, fino all’impiattamento. Potete scegliere alcune parti del bollito, oppure fare un assaggio di tutto quel ben di Dio: prosciutto, biancostato, lingua, testina, cappone, zampone, cotechino e il golosissimo polpettone “giallo” fatto con il Parmigiano e il ripieno dei cappelletti.

Arrosti e altre divagazioni

Non di solo “bollito” si vive, ma anche di “arrosto”, quindi per gli amanti delle lunghe cotture la scelta è tra il Lombo di maiale al latte, la Fesa di vitello al latte e un grande classico, il Lombo di maiale al Barolo. In menu anche la Cotoletta alla Bolognese e i Fegatini in casseruola e merita di essere preso in considerazione anche il fornitissimo “carrello dei formaggi”.

Il carrello dei dolci

dolci-tipici-emiliani.jpg

Lasciatevi un piccolo spazio per altre divagazioni gastronomiche e cedere alla tentazione del “carrello dei dolci”. Tra le tante golosità presenti merita una menzione d’onore la tradizionale Zuppa Inglese, ma anche le Pere con salsa allo Zabaione sono da considerare, e caso mai siate ancora indecisi, una fetta di Semifreddo all’Arnaldo può essere la giusta soluzione.

La cantina

Bergianti-Stiolo-Rosso.jpg

Prendetevi un attimo di tempo per leggere la fornitissima carta dei vini che offre grandi nomi nazionali, Champagne, ma soprattutto omaggia l’Emilia Romagna con i suoi Lambruschi, da quello emiliano a quello di Sorbara, la Malvasia Emiliana e il Sangiovese di Romagna..