Mi chiamo Aldo Lissignoli, bresciano classe 1987. Dopo il diploma alberghiero e contemporaneamente al lavoro da cuoco, mi sono iscritto al Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma, dove mi sono laureato nel 2012. La passione per il giornalismo unita a quella per il mondo del cibo mi hanno spinto nel 2013 ad aprire un blog (http//alberodellagastronomia.blogspot.it) in cui parlo del cibo sul piano culturale. Ora, collaborazioni con giornali, siti ed enti di settore mi consentono di condividere con gli altri il mio amore per il food e incominciare a fare della mia esperienza e formazione un vero e proprio lavoro.
Unazebrapois, il mio blog, nasceva nell’ottobre del 2009 e da allora ho dedicato ogni minuto libero a cucinare e fotografare quello che preparavo. Da sempre appassionata di cucina attraverso il mio blog ho imparato ad apprezzare ogni sfumatura di colore, sapore e profumo; con lo studio di ogni ingrediente e dei possibili abbinamenti ho sviluppato la voglia di trasmettere visivamente profumi e sapori. Questa ricerca mi ha spinto a utilizzare la fotografia per ricreare in un’immagine le sensazioni e i sentimenti che si sprigionano in cucina.
Consulente di marketing e comunicazione nel settore beverage, collaboro con blog e testate giornalistiche. Beer judge per passione con la voglia di mettermi in gioco, sempre. Birra artigianale e specialty coffee sono la mia passione e il mio lavoro.
Giornalista di viaggi e cibo. Laurea in storia contemporanea, ho iniziato come cronista in quotidiani e agenzie stampa. Ho viaggiato in quasi 100 Paesi e oggi ne parlo nelle maggiori testate nazionali online e off-line. Scrivo di luoghi, persone e di cucina, e non mi stanco mai di prendere un aereo per l'Asia, il mio grande amore. In un mio racconto, potete passare in poche ore da un ristorante esclusivo allo street food più spinto. Su Instagram sono @alegesuelli
Faccio la giornalista da sempre. Ho cominciato nel 1987 scrivendo di informatica e di nuove tecnologie. Oggi scrivo di moda, bellezza e viaggi e di una mia grande passione: il cibo. Mi piace raccontare le storie delle persone, chiacchierare con gli chef, descrivere le ricette, scoprire gli ingredienti. Per il mio lavoro viaggio molto e, ovunque mi trovi, mi piace andare alla scoperta dei locali dove mangia la gente del posto perché sono convinta che la cultura di un popolo passa anche dalle ricette della sua cucina.
Vivo nelle Marche ma sono romana. Sono cresciuta in una famiglia nella quale la cucina è stata sempre una grande passione, dalla nonna alla mamma e anche il papà, tutti artefici di piatti meravigliosi. Pur amando anche io la buona cucina, la mia passione si è rivolta più verso l'arte bianca: pane, pizze, grandi lievitati, tutto ciò che lievita suscita in me un grande fascino. Questa bella passione mi ha portato ad aprire un blog per poter condividere le ricette con altre persone appassionate di cucina e del buon mangiare come me.
Nata nel ‘68 a Roma, sono cresciuta tra le gonne di nonna Chiara dalla quale ha avuto origine la passione per il cibo. A 9 anni inizio a cucinare con Il dolce Forno ricevuto in regalo da zia Carla. Passo i primi 40 anni cucinando per gli amici e lavorando in una multinazionale fino a quando mi butto anima e corpo nella cucina: di giorno vendite in tailleur e di sera giacca da chef. Apro un blog www.cuocaatempoperso.com, poi incontro Igles Corelli, con il quale ho cucinato durante alcuni eventi, e Luisanna Messeri con la quale ho iniziato una collaborazione.
Italo-abruzzese, classe 1962, da sempre nei peggiori sottoscala del mondo dell’editoria, giornalista pubblicista. Mi sono appassionato all’enogastronomia dopo l’incontro con una misteriosa “lobby romana”, tra degustazioni iniziatiche e esclusive serate con grandi bottiglie. Ho lavorato vent’anni nella redazione di Cioè, ho scritto di musica, spettacolo e attualità, ma mi divertirò di più collaborando con Agrodolce.
Classe 88, figlio d’arte, muovo i primi passi in cucina appassionandomi alla pasticceria. Dopo aver conseguito il diploma alberghiero, collaboro per anni fino a diventare docente delle scuole del Gambero rosso a Roma. Dopo diversi stage in ristoranti stellati, divento pasticciere, docente e affianco i migliori pasticcieri italiani e internazionali nelle masterclass di specializzazione di pasticceria. Partecipo a concorsi di cucina e pasticceria e ad oggi collaboro come consulente e dimostratore.
Romana ex onnivora, ormai da anni dedita a una alimentazione plant-based, mi fanno felice i piatti colorati a base di legumi e verdure. Svariati “talloni d’Achille” per formaggi, dolci e in particolare per tutte quelle ricette che riescono a trasformare ingredienti poveri in nettare per anima e corpo. Un corso di specializzazione in nutrizione come punto di arrivo e di inizio di una manciata di sogni che non stanno in una mano, ma che annaffio con pazienza e gioia sul mio profilo Instagram dove mi trovate come @viveredigusto.
Non mi sono mai lanciato in esperienze estreme; da piccolo mi piaceva mangiare, chiacchierare e andare al supermercato. Non era tanto la cucina ad attirare la mia attenzione ma il putiferio di piatti e parole che giravamo attorno al tavolo. Ero l’unico bambino che non si alzava da tavola durante i pasti. Pensavano fossi molto educato ma in realtà ero uno che di lavoro, avrebbe voluto parlare di cibo. Nato a Messina, vivo a Milano e mangio ovunque.
Dietista solo sul curriculum, inizia a scrivere di cibo durante gli ultimi mesi di studio all'Università. Prima per raccontare il mondo degli eventi gastronomici, poi quello del mangiar fuori, sua grande passione. Ama il cibo in tutte le sue forme e stima quelle realtà che si impegnano nel mantenere la tradizione, combattere lo spreco alimentare e far riscoprire il gusto autentico di ciò che mettiamo nel piatto. Il suo motto è "Love you can eat", perché ciò che noi diamo per scontato così non può essere ancora per troppe persone nel mondo. Possiede una laurea in Dietistica conseguita all’Università degli Studi di Torino e un Master di I livello in Food & Wine Communication conseguita all’università IULM di Milano.
Il calice come prolungamento del braccio, possibilmente del cuore. Consulente informatico fuori, imperterrito degustatore (e bevitore, diciamolo) dentro: ho una passione viscerale per il vino che mi spinge ad approfondire, viaggiare, scavare in ciò che un'uva, un vignaiolo e un territorio trasmettono vendemmia dopo vendemmia. Collaboro con siti e guide del settore (Gambero Rosso e 99 Migliori Maison dello Champagne) e ho curato una mia piccola rubrica su La Repubblica.
Sono un batterista rock di insuccesso, attempato ma non ancora stempiato, professionalmente fallito ma felice. Provo gioia nel viaggiare e nel mangiare, come si può facilmente evincere dal mio magro conto in banca e dal mio grasso girovita. Amo prendere in giro e farmi prendere in giro, quindi non prendetemi troppo seriamente. Solo lo stretto necessario.
Perito agrario con specializzazione in enologia quasi per caso, dedito poi alla ricerca storica, ho mantenuto e coltivato la grande passione per il cibo, grazie ad una zia maestra ai fornelli, e per il vino, quale compagno gaudente del convivio. Giro da più di un quarto di secolo l’Italia e il mondo, alla ricerca delle gioie della gola. Quando mi volevano, collaboravo con guide eno-gastronomiche. Ora con l’amico Luca Burei, curo la collana “La terra e la passione” per Edizioni Estemporanee, occupandomi prevalentemente di bolle, siano esse champagne o lambrusco.