La birra in capsule come il caffè espresso
Dalla Corea arriva una macchinetta che è in grado di produrre la birra in casa tramite capsule, come avviene per il caffè.
È identica a una macchinetta per caffè, ma dalle sue capsule esce birra. Sì, avete letto bene: l’ultima frontiera nel campo brassicolo è stata raggiunta e a inventarsela è stato il marchio coreano LG. La macchinetta in questione si chiama LG HomeBrew, produrre in casa la birra con le capsule è di poco più ingombrante di quelle da caffè che siamo abituati ad avere in casa ed è ufficialmente descritta come “sistema per la produzione di birre artigianali a base di capsule“. Consente di gustare, almeno per ora, 5 varietà di birra differenti: c’è la capsula IPA americana, la Pale Ale americana, la Stout inglese, quindi la Witbier belga e la Pils ceca. Tutte contengono al loro interno malto, lievito, olio di luppolo e aromi, che si trasformano grazie ad algoritmi in grado di controllare il processo di fermentazione.
Chi fosse già affascinato dalla sola idea che inserendo una capsula avrà una birra bella schiumata dovrà ricredersi un po’: a differenza della sua omologa da caffè, questa macchinetta non consente di spillare birra all’istante. Ci vogliono infatti un paio di settimane per completare la cotta (tempi sicuramente inferiori a quelli della produzione artigianale, dice LG), variabili a seconda del tipo di birra scelta. E comunque si possono produrre massimo 5 litri alla volta.
Nonostante questo, dice ancora l’azienda, la scelta delle capsule è vincente e risolverebbe un problema annoso, che è quello della pulizia: l’apparecchio, infatti, si auto-pulisce con acqua calda dopo ogni produzione, esattamente come avviene quando consumiamo un caffè in capsula. Inoltre, grazie a una app gratuita, consentirebbe di controllare in ogni momento e da remoto lo stato della produzione. Ufficialmente, la macchina per la birra in capsule sarà presentata soltanto a gennaio, durante il CES, la fiera dell’elettronica di consumo che si terrà dall’8 all’11 gennaio a Las Vegas. Per cui armatevi di pazienza, ci toccherà aspettare.