Brasile: 12 street food da provare almeno una volta nella vita
Colorata, vibrante e saporita, la cucina brasiliana propone molti cibi da strada invitanti: ecco 12 street food che dovreste provare in Brasile.
La gastronomia carioca è un mondo ricco di colori, sapori e allegria: con una sconfinata estensione territoriale e un’immensa disponibilità di prodotti del territorio, il Brasile è anche cibo, in particolare lo street food, quello reperibile presso le bancarelle dei mercati (i famosi ferjas), lungo le strade delle città o magari in spiaggia. Segnata dalle influenze dei popoli conquistatori, la gastronomia brasiliana offre spesso pietanze affascinanti, dai sapori ricchi e intensi, a volte anche caratterizzate da gusti estremi. Ecco a voi 10 cibi da strada da assaporare per conoscere al meglio questo meraviglioso Paese.
- Acarajè: considerato ancora oggi cibo sacro per gli Dei (in alcune zone del Brasile è ancora compito esclusivo dei sacerdoti prepararlo), è uno dei cibi da strada brasiliani per eccellenza. Originario della regione del Candomblè, è un piatto fritto con olio di dendè (una palma del nord del Brasile) il cui impasto è a base di una pasta di fagioli e purea di cipolle. È servito ripieno di gamberetti secchi e vatapà, un impasto di gamberetti, pane e anacardi; condito con olio al peperoncino è fenomenale.
- Brigadeiro: tartufi al cioccolato, semplici, veloci e facili da preparare, un vero must della cucina carioca. Un dolce umile, privo di uova ma ricco e gustoso, fatto con burro, latte, cacao e cioccolato in granella. Interessanti anche le altre versioni che prevedono in alternativa al cacao in polvere cocco, maracuja o foglie di lemon grass.
- Coxinha: di origini portoghesi, è un cibo da strada il cui aspetto richiama gli arancini siciliani. Sfiziose e croccanti, le coxinha sono fritte e riccamente farcite con pollo e verdure. In altre zone il ripieno comprende anche funghi, piselli e formaggi cremosi o una farcia di granchi e gamberetti.
- Pao de queijo: da gustare in tutte le ore del giorno. Semplice ed essenziale, è un cibo veloce e sostanzioso: pane e formaggio, niente di più delizioso, dove la crosta croccante del pane si amalgama con la morbidezza del formaggio filante contenuto all'interno. Senza glutine, l'impasto del panino è a base di farina di tapioca (che dona morbidezza e leggerezza), uova e formaggio vaccino grattugiato, il famoso Minas.
- Pastel de queijo: uno snack salato, una specie di fagottino fritto in olio bollente riempito con farcitura diverse a seconda della zona di origine. Leggerissimo, di diverse dimensioni (il più grande arriva fino a 30 cm), è proposto in diverse varianti: tra le più accattivanti troviamo quello farcito esclusivamente con formaggio e origano, da gustare caldo. Ottima anche la versione carne moida (con carne bovina macinata, cipolla, aglio, prezzemolo, olive, burro e uova sode) e quella queijo e presunto dove mozzarella, prosciutto cotto e a volte pomodoro si abbinano perfettamente.
- Pastèis: la ricetta tradizionale è tipicamente portoghese. Succulenti tortini che è possibile ammirare in tutte le vetrine delle pasticcerie del Paese, colmi di una soffice crema a base di farina, uova, zucchero, latte, panna, vaniglia e cannella, delicatamente racchiusa da un guscio friabile e delicato di pasta sfoglia. Una vera bontà.
- Cassava chips: patatine ricavate dalla radice di manioca, detta anche cassava, un tubero commestibile dalla forma simile a una carota, largamente utilizzata nella cucina brasiliana poiché madre della farina tapioca, un alimento privo di glutine. Si cucina come le patate: prima di essere utilizzata è privata della buccia e non si mangia cruda. Le cassava chips non sono altro che deliziose, croccanti e sottili fette di cassava fritte in olio bollente come patatine fritte.
- Bacalhau bolinhos: uno sfizioso stuzzichino che, se accompagnato da riso e verdure, può diventare un secondo eccezionale. A base di baccalà ammollato, cotto e pulito e patate lesse, è un piatto saporitissimo. Si tratta, in breve, di ottime crocchette aromatizzate al prezzemolo.
- Aipim frito: detta oltre che cassava anche aipim, la manioca è ancora oggi un alimento essenziale per il popolo brasiliano. Un'ottima alternativa alle preparazioni tradizionali è l'aipim frito, dove la manioca tagliata a fette di un certo spessore è fritta in olio bollente per poi essere condita con sale e pepe: una versione semplice e genuina, dove la croccantezza esterna si sposa perfettamente con la dolcezza e la cremosità dell'interno del tubero.
- Bauru: "una ricetta nutrizionalmente equilibrata", come affermato da Casimiro Pinto Neto, il suo inventore. Pane in cassetta tostato, preparato con fette sottili di roast-beef, formaggio, cetrioli, pomodori a fette, condito con sale e origano.
- Romeu e julieta: un dessert dallo stampo romantico, oseremmo dire un amore di dessert. Originaria della regione del Minas Gerais, è un dolce semplice, che accosta il gusto sapido e deciso del formaggio (tipo primo sale) a quello dolce della marmellata, la famosa goiabada (equivalente della nostra cotognata). Un binomio ideale, assolutamente da provare.
- Misto quente: una tentazione composta da pane in cassetta tostato, ideale per uno spuntino o in pausa pranzo. La versione originaria prevede la farcitura con prosciutto cotto, formaggio e timo, ma alcune versioni vanno ben oltre la tradizione. Vi consigliamo di provare un'alternativa curiosa e bizzarra, la cui farcitura è rigorosamente a base di foglie di insalata, pomodoro, uovo sodo, primo sale o gruviera, fette di pollo o tacchino e carciofi sott'olio.
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