Perché butti le bucce delle fave? Cucinale così!
Perfettamente commestibili, le bucce delle fave si possono tranquillamente consumare. Basta infatti pulirle soltanto un pochino, sciacquarle con cura, sbollentarle per 5 minuti e sono subito pronte per essere consumate. Come? Ecco qualche ricetta antispreco da copiare subito.
Da oggi in poi smetterete di buttarle, perché le bucce delle fave sono commestibili e si possono tranquillamente consumare. Basta infatti pulirle soltanto un pochino – togliendo filamenti e peduncoli alle estremità – sciacquarle con cura, sbollentarle per 5 minuti e sono subito pronte per essere consumate. Come? Ecco qualche ricetta antispreco realizzata con le bucce delle fave da copiare subito.
Spadellata di scorze di fave
Un contorno semplice, ma insolito e leggermente piccante: la spadellata di scorze di fave si realizza facilmente con i baccelli di queste leguminose, aglio, peperoncino fresco qb, olio, sale e pepe. Dopo averle sbollentate per 5 minuti, le bucce delle fave vanno sciacquate con l’acqua fredda per bloccarne la cottura, quindi asciugate e tagliate in losanghe da 3-4cm ciascuna. Una volta che l’olio in padella è ben caldo e l’aglio rosolato con il peperoncino, non resta che aggiungere le bucce delle fave, lasciarle rosolare per qualche minuto a fiamma decisa, quindi aggiustare di sale e pepe, e bagnare con un po’ di liquido (meglio se l’acqua di cottura delle fave stesse), cuocendo finché non è ben asciutta e le fave risultano morbide, ma senza spappolarsi.
Dalla Calabria: frittata di corchie ‘e fave
Dal piccolo comune calabrese di Longobardi, in provincia di Cosenza, arriva la ricetta della frittata di corchie ‘e fave, cioè di scorze di fave. Una frittata senza uova, peraltro, perché si realizza con l’aggiunta di farina, visto che si tratta di un piatto molto povero. Insieme alle bucce delle fave, chiaramente, ci sono pecorino, menta e aglio, peperoncino, sale. In linea di massima, per circa 300g di baccelli servono circa 70g di farina.
Bucce di fave alla calabrese
Allo stesso modo, le bucce di fave alla calabrese si possono preparare anche da sole in padella. Con gli stessi odori e condimenti, dunque olio ben caldo, peperoncino secco tritato, aglio, si aggiungono le bucce delle fave a pezzetti e, nel frattempo che cuociono, si prepara a parte della mollica di pane, mescolata con formaggio grattugiato e foglie di menta spezzettate. Quando le fave sono ben rosolate, si aggiunge la mollica con la menta e si aggiusta, se necessario, di sale. Si mescola, quindi, per qualche minuto, dopodiché saranno pronte. Qualora necessario, se le bucce di fave dovessero asciugare troppo in cottura, si può aggiungere un po’ d’acqua.
Pesto di bucce di fave
Così come non c’è quasi niente che non sia polpettabile, altrettanto non c’è quasi niente che non sia pestabile. O frullabile, come anche in questo caso. Dopo aver sempre sbollentato i baccelli, stavolta tagliati in pezzettini più piccoli, non resta che rosolarli in padella in olio addizionato con qualche acciuga e con l’aglio. Dopodiché, una volta cotte, le bucce di fave sono pronte per essere passate finemente con il minipimer, per realizzare un pesto di bucce di fave ideale come condimento per un gustoso piatto di pasta. Da servire cosparso con una abbondante presa di pecorino e una macinata fresca di pepe.
Bucce di fave fritte
Metodo di cottura de la qualunque per eccellenza, anche le bucce di fave fritte non sono da sottovalutare. Velocissime, gustosissime, per questa ricetta serve soltanto asciugare molto bene i baccelli interi dopo averli sbollentati. Quindi non resta che passarli in una pastella perfetta, liscia e cremosa, e tuffarli nell’olio bollente fino a completa doratura. Quindi scolare le bucce, salarle e servirle ben calde.
Bruschette bucce di fave e cipolla rossa, la ricetta di Roberto Cruciani
Ricetta proposta sui social dall’influencer Roberto Cruciani, la preparazione delle bruschette con bucce di fave e cipolla rossa parte sempre dallo stesso presupposto: le abbiamo sbollentate prima. Dopo questo passaggio non resta che ripassarle in padella con un po’ d’olio, una cipolla rossa rosolata, quindi sale e pepe. A parte, Cruciani prepara una salsa con cui spalmare le bruschette prima di ricevere il condimento: la realizza con il miso, ma spiega che va bene anche la senape, cui mescola un cucchiaio di aceto di mele. Una volta adagiato le bucce di fave sul pane, decora infine con fettine sottili di ravanelli.
Sformato di bucce di fave, pesto e patate
Così come vanno bene le fave stesse, per preparare questo sformato di bucce di fave, pesto e patate si possono agevolmente utilizzare anche le fave. Dopo averle sbollentate, come per tutte le altre ricette, basta saltarle in padella con olio, cipolla, sale e un po’ di pancetta a cubetti o guanciale (ma si può saltare) per insaporire il tutto. Poi non resta che mescolare tutto in una ciotola con le patate (bollite e schiacciate), un uovo, del formaggio grattugiato a sentimento, sale e pepe quanto basta, un po’ di pesto per profumare. Quindi infornare, in una pirofila già imburrata e passata con il pangrattato, a 180°C per circa 25 minuti. Sì, è uno sformato ottimo anche freddo.