Buccia di limone: 6 cose che devi sapere
La buccia di limone non dovrebbe mai essere gettata via, poiché è commestibile e può essere riutilizzata in cucina. È ricca di vitamina C, limonene, fibre e calcio, ed è utile per migliorare l’assorbimento del ferro. Si può inoltre congelare, per poi utilizzarla in seguito. La grattugia perfetta per la buccia di limone è la microplane.
Solitamente in cucina usiamo il limone per il suo succo: lo spremiamo bene e, una volta rimasta soltanto la parte bianca, cioè l’albedo, tendiamo a gettarlo via. Beh, non c’è niente di più sbagliato.
Non solo la buccia di limone è commestibile, ma può essere riutilizzata in cucina. In caso di limoni bio, certo. Il motivo? Ecco 6 cose da sapere sulla buccia di limone.
- Contiene la maggior parte della vitamina C
- Contiene il limonene
- Ha la sua grattugia perfetta La grattugia ideale per la buccia di limone è la microplane. È un nome che ormai si associa allo strumento, ma che in realtà si riferisce all’azienda che lo produce, tanto da aver fatto entrare il verbo microplanare in più d’una cucina. Più precisamente, la grattugia perfetta per il limone è quella con la lama zester, che al posto dei normali buchi ha delle minuscole lamette. Non gratta, perciò, il cibo, ma lo affetta in maniera accurata, senza intaccare la parte bianca e liberando perciò soltanto l’aroma del limone, senza retrogusti amarognoli. Si può congelare La buccia di limone si può congelare. Basta tagliarla a striscioline e metterla in freezer, per poi farla essiccare: così, si ottiene un rapido e facile condimento da aggiungere come tocco in più a qualsiasi piatto. Una volta secca, infatti, la buccia di limone si può triturare facilmente anche con le mani e conservare in barattolo ben sigillato tra le spezie di casa. È ottima candita Infine, esattamente come quella d’arancia, anche la scorza del limone è ottima candita. Golosa e realizzabile con poco sforzo, si può mangiare da sola oppure utilizzarla per arricchire torte, biscotti, ma anche piatti salati e perfino cocktail. Si prepara in rapporto 1:1, visto che per ogni 100g di scorze di limone (bio) servono 100g di zucchero e 100g di acqua.
- La grattugia ideale per la buccia di limone è la microplane. È un nome che ormai si associa allo strumento, ma che in realtà si riferisce all’azienda che lo produce, tanto da aver fatto entrare il verbo microplanare in più d’una cucina. Più precisamente, la grattugia perfetta per il limone è quella con la lama zester, che al posto dei normali buchi ha delle minuscole lamette. Non gratta, perciò, il cibo, ma lo affetta in maniera accurata, senza intaccare la parte bianca e liberando perciò soltanto l’aroma del limone, senza retrogusti amarognoli. Si può congelare La buccia di limone si può congelare. Basta tagliarla a striscioline e metterla in freezer, per poi farla essiccare: così, si ottiene un rapido e facile condimento da aggiungere come tocco in più a qualsiasi piatto. Una volta secca, infatti, la buccia di limone si può triturare facilmente anche con le mani e conservare in barattolo ben sigillato tra le spezie di casa. È ottima candita Infine, esattamente come quella d’arancia, anche la scorza del limone è ottima candita. Golosa e realizzabile con poco sforzo, si può mangiare da sola oppure utilizzarla per arricchire torte, biscotti, ma anche piatti salati e perfino cocktail. Si prepara in rapporto 1:1, visto che per ogni 100g di scorze di limone (bio) servono 100g di zucchero e 100g di acqua.
- Si può congelare
- È ottima candita
Contiene la maggior parte della vitamina C
Utile per migliorare l’assorbimento del ferro presente nelle verdure (verdi, a foglia e nei legumi), la vitamina C si trova in quantità maggiori proprio nella buccia dei limoni, che è anche ricca di fibre e di calcio. Grattugiare una scorza su un piatto caldo, però, potrebbe disperderla, per cui è meglio utilizzarla a fine cottura.
Contiene il limonene
Nella scorza di limone c’è anche il limonene, molecola della famiglia dei terpeni che, come per gli altri agrumi, anche nel limone dà il caratteristico profumo. È inoltre il principale componente dell’olio essenziale di limone, che si ricava proprio dalla distillazione della scorza.
Sta bene col dolce e col salato.
Le zest di limone, cioè le scorze grattugiate o tagliate a strisce sottilissime, stanno bene sia con il dolce, sia con il salato. Sono infatti un ingrediente principale nella torta pistacchio e limone, tanto quanto imprescindibili nel risotto al limone con prosciutto.
Ha la sua grattugia perfetta
La grattugia ideale per la buccia di limone è la microplane. È un nome che ormai si associa allo strumento, ma che in realtà si riferisce all’azienda che lo produce, tanto da aver fatto entrare il verbo microplanare in più d’una cucina.
Più precisamente, la grattugia perfetta per il limone è quella con la lama zester, che al posto dei normali buchi ha delle minuscole lamette. Non gratta, perciò, il cibo, ma lo affetta in maniera accurata, senza intaccare la parte bianca e liberando perciò soltanto l’aroma del limone, senza retrogusti amarognoli.
Si può congelare
La buccia di limone si può congelare. Basta tagliarla a striscioline e metterla in freezer, per poi farla essiccare: così, si ottiene un rapido e facile condimento da aggiungere come tocco in più a qualsiasi piatto. Una volta secca, infatti, la buccia di limone si può triturare facilmente anche con le mani e conservare in barattolo ben sigillato tra le spezie di casa.
È ottima candita
Infine, esattamente come quella d’arancia, anche la scorza del limone è ottima candita. Golosa e realizzabile con poco sforzo, si può mangiare da sola oppure utilizzarla per arricchire torte, biscotti, ma anche piatti salati e perfino cocktail. Si prepara in rapporto 1:1, visto che per ogni 100g di scorze di limone (bio) servono 100g di zucchero e 100g di acqua.