Burri di frutta secca: quali sono e come si usano
Non solo arachidi: con quali varietà di frutta secca si può fare il burro o la crema? E come si utilizzano in cucina?
Se il burro di arachidi è diffuso e utilizzato da molti anni anche in Italia, meno lo sono i burri di frutta secca, disponibili in commercio da relativamente poco tempo. Ma oltre che acquistarli, i burri di frutta secca si possono creare anche in casa, sia a partire da noci, nocciole, mandorle e anacardi, sia a partire dai semi oleosi, come quelli di girasole. L’unico strumento necessario per provare questa ricetta è un mixer o un frullatore abbastanza potente, perché il processo per rendere cremosa la consistenza di frutta secca e semi (in base al prodotto di base scelto) può essere abbastanza lungo e mettere alla prova l’elettrodomestico.
Come fare il burro di frutta secca
Per creare il burro di frutta secca si può scegliere una sola varietà di frutta oppure creare un mix. Le specie più facili da frullare sono le arachidi e noci, perché sono più morbide e molto più oleose, e per questo potrebbero aiutare a raggiungere la giusta consistenza nel caso si volesse creare un mix con elementi più duri, come le mandorle. Prima di iniziare a frullare è consigliabile far tostare gli ingredienti scelti per qualche minuto in padella oppure al forno, un passaggio che permette di farli ammorbidire, di esaltarne sapore e di far trasudare gli oli, che renderanno così più facile la fase di frullatura.
Una volta messi frutta secca e semi nel mixer, il tutto dovrebbe assumere in un primo momento una consistenza sabbiosa, poi quella di una pasta densa, infine quella di una crema semiliquida. Nel caso in cui dopo essersi sbriciolati i pezzi di frutta secca facciano fatica a diventare una crema, si possono aggiungere uno o due cucchiai di olio di semi per facilitare il processo. Visto che per arrivare al risultato finale ci vuole del tempo, è importante fare andare il mixer a più riprese, facendolo riposare ogni tanto per evitare che si surriscaldi troppo.
Il composto si può poi aromatizzare con delle spezie come la cannella, oppure con vanillina, con lo sciroppo d’acero oppure con il cacao. Ma nel caso in cui il burro di frutta secca si voglia utilizzare anche in ricette salate è meglio mantenere un sapore neutrale, e aggiungere magari un pizzico di sale. Una volta pronte è meglio conservare queste creme nel frigorifero, dove si rassoderanno ottenendo una consistenza ancora più densa.
Come usare il burro di frutta secca
Una volta pronti i burri di frutta secca possono avere moltissimi utilizzi. Quello più classico vede queste creme spalmate sul pane tostato o abbrustolito, per creare fette dolci oppure bruschette salate da mangiare così o con l’aggiunta di altri ingredienti, come marmellata, frutta o avocado. I burri di frutta secca si possono anche utilizzare come componente grassa in sostituzione del burro in alcuni tipi di dolci, come per esempio i biscotti (ma non è adatto a tutte le preparazioni, per esempio per le crostate è meglio utilizzare l’olio di semi). Queste creme si possono usare anche come condimento per i lievitati dolci che da soli rischiano di risultare troppo secchi, oppure come topping sul gelato o sui pancake.
Tra le preparazioni in cui è utilizzato più di frequente troviamo anche gli snack per la colazione o la merenda, in cui il burro di frutta secca si può usare come condimento; pensiamo per esempio al porridge di avena, alle bowl di yogurt e frutta, oppure ai frullati, a cui dona una consistenza più cremosa. Inoltre chi è solito fare in casa le barrette di avena può utilizzare questo tipo di crema per dare maggiore compattezza al composto. Per quanto riguarda l’uso nelle ricette salate invece il burro di frutta secca si può utilizzare per migliorare la consistenza delle creme come l’hummus (in cui infatti normalmente si usa la tahina, che non è altro che una crema di semi di sesamo), ma anche come condimento per le insalate, oppure ancora come componente cremosa in piadine, panini e burger vegetali.