8. Salvador Dalì (1904-1989)
Bizzarro e originale in tutto, Salvador Dalì: nella sua arte, nel look, nel suo stesso modo di vivere. E di mangiare. Il cibo, del resto, è parte importante dei suoi quadri; pensiamo alle uova, al pane (da cui era ossessionato), alle aragoste, alle costolette di agnello. Dalì faceva spesso colazione con ricci di mare, abbinandoli a pane tostato e burro. Era pazzo anche del caviale nero, della zuppa d’aglio, delle sardine arrostite, dei piccioni arrostiti e del formaggio Camembert: “adoro il Camembert – scrisse – precisamente perché, quando è stagionato e comincia a sciogliersi, assume esattamente la forma dei miei famosi orologi molli”.