Home Chef Chi è Mauro Colagreco, lo chef del ristorante Mirazur in Francia

Chi è Mauro Colagreco, lo chef del ristorante Mirazur in Francia

di Chiara Impiglia 23 Febbraio 2023 22:15

Mauro Colagreco è stato definito il cuoco globale del nuovo secolo. Il motivo? La sua capacità di unire in modo equilibrato e creativo culture diverse e lontane. A dimostrarlo, se avete qualche dubbio, non solo i piatti proposti nel suo ristorante a Menton ma anche le 3 stelle Michelin e la prima posizione nella World’s 50 Best Restaurants ottenute nel 2019.

Definito il cuoco globale del nuovo secolo, Mauro Colagreco, chef del ristorante Mirazur, a Menton in Francia, nel 2019 si è aggiudicato le 3 stelle Michelin e la prima posizione nella World’s 50 Best Restaurants e recentemente è stato nominato dall’Unesco Ambasciatore di buona volontà per la biodiversità. Ma sapete qual è la storia di uno dei più grandi, importanti e influenti rappresentanti dell’alta cucina contemporanea mondiale?

Chi è Mauro Colagreco?

Classe 1976, argentino ma dalle origini italiane (i suoi nonni erano di Guardiagrele, un paesino abruzzese della provincia di Chieti), Mauro Colagreco ha mosso i primi passi in cucina a Buenos Aires ma è a Parigi, dove è stato l’allievo di grandi maestri come Bernard Loiseau, Alain Ducasse e Alain Passard, che la sua carriera ha iniziato a prendere forma, insieme ai suoi piatti.

Nel 2006 infatti, terminata l’esperienza francese, Colagreco ha deciso di ristrutturare un edificio degli anni ’50 in Costa Azzurra e avviare così il proprio ristorante: il Mirazur. Lì, con i suoi orti, la preziosa fonte di numerose erbe e vegetali usati in cucina, da una parte, e la vista sul Mediterraneo dall’altra, lo Chef ha ottenuto subito numerosi riconoscimenti.

Premiato come Rivelazione dell’anno dalla guida Gault Millau non appena aperta l’insegna, l’anno successivo è arrivata la prima Stella Michelin. Poi nel 2012 la Rossa gli ha conferito anche il secondo macaron, mentre è nel 2019 che non solo ha completato la tripletta ma ha anche occupato il primo posto nella 50 Best Restaurants. Insomma, una anno di traguardi, sì, ma anche di notorietà e fama.

Cosa si mangia al Mirazur?

Con il confine italiano letteralmente a un passo, il ristorante Mirazur non è l’unica insegna di cui Colagreco è proprietario (ricordiamo ad esempio Unico a Shanghai, Brasserie Grandcoeur a Parigi e Carne Hamburgesas a Buenos Aires e a La Plata) ma è il luogo dove tutto ha avuto inizio.

Stile creativo e talento innato sono sicuramente i principali motivi che hanno reso il Mirazur uno dei ristoranti in cui bisognerebbe andare almeno una volta nella vita. I piatti di Colagreco, il risultato della combinazione – reinterpretata – di tutte le diverse culture che ha incrociato nel corso della sua vita, sorprendono, stupiscono e conquistano. Sempre.

Ma, è importante sottolinearlo, a caratterizzare la sua cucina sono i vegetali che, secondo le precise indicazioni dello chef, crescono negli orti vicini al ristorante. Pertanto, se volessimo descrivere con quattro aggettivi la cucina di Colagreco, potremmo definirla semplice, locale, creativa e stagionale. Tant’è vero che, ai prodotti del suo orto, lo Chef unisce quelli del territorio circostante e naturalmente il pescato che viene dalla baia di Menton.

Le proposte, attentamente studiate in ogni singolo dettaglio, raggiungono sempre l’equilibrio dei sapori e, grazie all’uso di erbe aromatiche e fiori, diventano uniche e riconoscibili. Qualche esempio? I Cannelloni con granchio, pompelmo e avocado, l’Insalata di asparagi con salsa allo yogurt e miele di acacia vanigliato, il Risotto di quinoa con crema di parmigiano, funghi di stagione ed erbe selvatiche e le Cozze con limoni di Mentone e salsa allo zafferano.

Conclusione

Cuoco argentino di origini abruzzesi, Mauro Colagreco è quindi ostinato, ambizioso e umile e la sua visione, quella di fare una cucina regolata dal movimento degli astri, dalle maree, dai ritmi segreti dei semi, delle foglie, delle radici negli orti terrestri e in quelli marini, è estremamente affascinante. Assaporare le sue creazioni potrebbe essere una rivelazione, no?