9 modi di chiudere i ravioli cinesi secondo Food Panda su TikTok
I ravioli sono uno dei piatti più conosciuti della cultura cinese, simbolo del Capodanno. Unica difficoltà: chiuderli bene. Vediamo qualche consiglio.
I ravioli cinesi sono uno dei piatti più famosi di questo grande e variegato Paese e sicuramente una delle ricette protagoniste del Capodanno. Si dice che siano stati inventati dal medico Zhang Zhongjing durante la dinastia Han (206 a.C. al 220 d.C.) come rimedio per il freddo e oggi sono simbolo di ricchezza. Dicono infatti che mangiarli a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno porti prosperità e fortuna.
Come i ravioli italiani possono avere varie farciture e forme, in più si possono cuocere in tanti modi diversi: al vapore, fritti, alla griglia, in padella, ecc. Prepararli non è difficile e ricordano molto la ricetta italiana: si prepara la sfoglia, si spezzetta in parti uguali e si stende per formare dei sottili (1 mm circa) tondi di pasta. Potete aiutarvi anche con un tagliabiscotti.
Al centro si posiziona un pizzico di ripieno e si chiude. E poi viene il bello, perché la chiusura dei ravioli è la parte più difficile. In parte perché ci sono tanti modi diversi, alcuni anche scenografici. E se i bordi non saranno sigillati saldamente sarà un bel guaio in cottura. Sarà per questo che c’è pure chi non si vergogna di usare ago e filo?
Vediamo allora 9 modi di chiudere i ravioli cinesi che abbiamo visto sul profilo TikTok di Food Panda.
Chiusura ondulata
La prima è un metodo facile ed elegante. La pasta si chiude a mezzaluna stringendo i lembi tra indice e pollice, poi si creano sul bordo quattro pieghe, due da un lato e due dall’altro spingendo il margine della sfoglia con l’indice. In questo modo, visti dall’alto, i ravioli avranno un aspetto un po’ ondulato.
Chiusura classica
Il metodo più classico e più diffuso nei ristoranti cinesi. I lembi del raviolo cinese vengono chiusi creando, con l’aiuto dell’indice e del pollice, delle piccole pieghe regolari su un lato della pasta. In questo modo il piatto assume quasi la forma di un borsellino. Alcuni invece preferiscono prima creare le pieghe su un lato del raviolo e poi sigillare i bordi.
Chiusura ripiegata
In tante cucine del mondo ci sono piatti a forma di mezzaluna. Ecco, questo modo di chiudere la specialità cinese ricorda molto le empanadas del Sud America, ma anche un po’ un panzerotto. Perché? Perché la sfoglia viene chiusa a mezzaluna e il bordo viene ripiegato all’interno con l’aiuto del pollice. La cosa interessante di questo modo di chiudere i ravioli cinesi è che i lembi sono sigillati saldamente ed è più facile evitare fastidiose fuoriuscite.
Chiusura a fagottino
Una tipologia più elaborata, per quanto semplice. Dimenticate la mezzaluna e pensate più a un fagottino. Sigillate solo la parte centrale e create alle estremità come due becchi per lato. Unite poi le punte a due a due. Spesso questa è la forma che rappresenta i Guo Tie, un tipo di raviolo popolare nel Nord del Cina farcito con carne di maiale e cavolo.
Chiusura a treccia
Un metodo di livello piuttosto avanzato, che ricorda vagamente un culurgiones sardo. Ci vuole infatti una certa manualità per creare la speciale treccia che serve per sigillare i lembi di questo particolare raviolo. In questo caso si usano le dita di entrambe le mani e si creano le pieghe pizzicando attentamente la sfoglia. Questa suggestiva chiusura mette in risalto il ripieno che sembra così più abbondante e la pasta più gonfia e succulenta.
Chiusura classica rivisitata
Sembra facile chiudere il raviolo in questo modo. Ci sono poche pieghe ma devono essere precise. Si salda la parte centrale dei lembi e si creano due pieghe da una parte e due dall’altra. Il metodo è simile alla chiusura classica ma risulta più elegante alla vista.
Chiusura a fiore
Una delle grandi espressioni dell’arte di preparare i ravioli cinesi. Dall’alto, infatti sembra un fiore, quasi un narciso. Il tondo di pasta viene chiuso in alto a croce, poi si uniscono le estremità creando piccole raffinate cavità. Questa chiusura può essere tra i protagonisti del rito del dim sum, un pasto tipico del Guangzhou a base di ravioli dalle diverse forme, sapori e cotture.
Chiusura con pieghe
Questo metodo assomiglia al secondo ma è più elaborato. Anche in questo caso si crea un fagottino simile a un borsellino ma con più pieghe. Come è possibile? Si pizzica la pasta a intervalli ravvicinati e, in contemporanea, si sigillano i lembi.
Chiusura ripiegata
I consigli del TikToker terminano con un altro metodo molto diffuso, che ricorda la forma di una famosissima pasta ripiena italiana, il tortellino. Si forma quindi una mezzaluna di pasta e si uniscono le punte un po’ come fanno le sfogline emiliane. Certo, le dimensioni e il sapore sono molto diverse però questo potrebbe essere un buon modo per approcciarsi all’arte del raviolo cinese.