Home Cibo Quali sono cibi che favoriscono la sonnolenza? Eccone 8 a cui stare attenti!

Quali sono cibi che favoriscono la sonnolenza? Eccone 8 a cui stare attenti!

di Nadine Solano 2 Agosto 2023 17:00

Esistono cibi che fanno venire sonno, a dirlo è la scienza. I loro contenuto di vitamine e minerali infatti aiutano gli li mangia a rilassarsi e ad addormentarsi più sereno. Se in alcuni casi è manna dal cielo, altre volte dovrete evitare di consumare questi cibi per essere più produttivi e non addormentarvi dopo mangiato!

Quali sono i cibi che fanno venire sonno? Ne abbiamo raccolto un elenco e vi abbiamo spiegato perché dovreste ridurne il consumo se dovete essere produttivi o concedervi una dose generosa se volete schiacciare un pisolino.

Sentirsi un po’ assonati dopo pranzo è normale, soprattutto se il pasto è stato piuttosto abbondante: il motivo è legato al ridotto apporto di sangue al cervello durante la digestione. Quando si cena tardi, concedendosi porzioni generose (magari piatti ricchi di calorie), invece, il rischio di faticare ad addormentarsi o dormire male diventa fin troppo concreto. Insomma, sonno e alimentazione sono strettamente connessi. Non tutti sanno che, per via delle sostanze in essi contenute, alcuni cibi fanno venire sonnolenza. Il che può essere controproducente nell’arco della giornata ma anche positivo per chi soffre d’insonnia. La consapevolezza, in ogni caso, si rivela molto utile. Vediamo quali sono gli alimenti in questione.  

Cibi che fanno venire sonno: latticini

I latticini possono causare sonnolenza dato che contengono buone quantità di triptofano, amminoacido essenziale che stimola la produzione di melatonina e serotonina. L’effetto risulta amplificato quando si consumano formaggi stagionati, più ricchi di calcio, che a sua volta svolge una funzione rilassante. Se poi si accompagnano i latticini con dei carboidrati – pensiamo a un semplice panino imbottito – la sonnolenza può aumentare ulteriormente, proprio i carboidrati potenziano l’azione del triptofano.  

Frutta secca

La frutta secca dà energia, questo è vero. Ma in pochi sanno – anche se può sembrare strano – che a sua volta si colloca tra i cibi in grado di causare sonnolenza. In primis le mandorle, molto ricche sia di triptofano che di magnesio, minerale che influisce sulla secrezione di melatonina. E poi le noci, anch’esse contenenti triptofano, sia pur in quantità minori.

Verdure e ortaggi

Anche le verdure e gli ortaggi, parliamo di determinate tipologie, possono indurre sonnolenza. Per esempio la lattuga, che contiene lattucario, un succo dotato di proprietà sedative, gli spinaci, preziosi fonti di magnesio, clorofilla, acido folico e altre vitamine del gruppo B, che a loro volta favoriscono il rilassamento. Ma anche i pomodori e le carote, che contengono calcio e acido folico

Riso

Nell’elenco dei cibi che possono portare sonnolenza troviamo anche il riso bianco e il riso integrale. Quello bianco perché possiede un elevato indice glicemico, anche se fa effetto 3-4 ore dopo il consumo; quello integrale perché ricco di triptofano.  

Avena

L’avena è un cereale particolare. Da una parte rappresenta un perfetto energizzante e ricostituente, ed è questo il motivo per cui si suggerisce di consumarla soprattutto a colazione; dall’altra possiede proprietà calmanti e anche lievemente sedative: è infatti una fonte naturale di melatonina e inoltre contiene calcio e magnesio

Banane

Le banane sono ricche di magnesio e potassio. Si tratta quindi di frutti calmanti e antistress che però possono causare sonnolenza. Nella banane sono presenti anche il triptofano e la vitamina B6.

Albicocche

Albicocche

Non solo le banane ma anche le albicocche contengono abbondanti dosi di magnesio e potassio. Quindi non mangiatene troppe a pranzo se poi dovete lavorare nel pomeriggio. 

Ciliegie

Una tira l’altra e vale per tutti: sì, ci riferiamo alle ciliegie. Ma attenzione a non farsi prendere la mano, perché sono – insieme all’avena – tra i pochi cibi contenenti melatonina. Se invece soffrite d’insonnia, diventeranno vostre fedeli alleate.