16 cibi in scatola dal mondo da avere in dispensa
Conservare i cibi in barattolo è un’usanza diffusa in tutto il mondo: ecco quali sono i 16 ingredienti in scatola più diffusi, dal Portogallo al Giappone.
Ultimamente nei pub ci servono i piatti in barattolo e li fanno passare per avanguardia pura, dimenticando che per anni noi abbiamo comprato, scaldato, mischiato e consumato scatole di ogni tipo. I prodotti in scatola sono comodi perché possiamo acquistarne a tonnellate una volta per tutte, stiparli nelle credenze e riscoprirli ogni volta che andiamo di corsa. Conservare i cibi in barattoli di latta è una usanza diffusa sostanzialmente in tutto il mondo, ma ogni Paese predilige alcuni ingredienti o alcune ricette. Scoprire quali siano i prodotti in scatola più diffusi, significa capire qualcosa di più di ogni storia gastronomica, che cosa dobbiamo assolutamente avere sempre a portata di mano. Ecco 16 cibi in scatola dal mondo tra i più diffusi.
- Ostriche. Sta a voi considerarle una prelibatezza o una terribile perversione della modernità, ma in Australia costituiscono uno snack popolare e un antipasto ricercato, o anche l’ingrediente con cui salvare un piatto monotono; si trovano anche nella versione affumicata.
- Riso e fagioli. Per preparare in pochi istanti uno dei piatti più diffusi in Brasile, potete servirvi delle moltissime versioni in scatola; gli ingredienti sono già cotti e spesso già conditi: basterà riscaldarli, eventualmente nello stesso barattolo, per poi affondarci il cucchiaio senza nemmeno dover lavare un piatto. L’originale arroz com feijao prevede riso bianco e fagioli neri.
- Funghi. Mentre per molti di noi può apparire blasfemo consumare funghi che non profumino ancora di terra, cercati e raccolti nel bosco vicino casa, i cinesi inscatolano tutto. Per quel che riguarda i funghi, sono i massimi inscatolatori del mondo, così da averli sempre pronti per condire insalate, arricchire zuppe, saltare carni e verdure, guarnire piatti di pesce, nobilitare risi e spaghetti.
- Filetti di aringa. Possiamo trovarli quasi dappertutto, ma in Germania costituiscono una vera e propria risorsa; in quanto ottima riserva di proteine, ogni regione tedesca ha messo a punto una diversa ricetta con cui conservarle: affumicate, marinate, con l’addizione di salse (per esempio, al rafano), con l’aggiunta di verdure crude e cotte.
- Dolmades. Se non li mangiate da quando li avete ordinati in Grecia durante il viaggio di nozze, potete tentare di procurarvi la versione in scatola; si tratta di foglie di vite ben marinate che fanno da involucro a riso, cipolla, aneto e altre spezie.
- Spam. Eredità dell’epoca bellica nella poetica isola di Guam, si tratta di un popolare marchio di carni in scatola; se il consumo pro capite risulta essere di oltre 16 lattine all’anno, stupisce poterla trovare addirittura al McDonald, dove è servita insieme ai classici panini.
- Tonno giapponese. Anche noi siamo famosi per i nostri tonni in scatola: gli scaffali col tonno dei supermercati italiani sono praticamente infiniti; ma lo charme del pesce giapponese (a costi decisamente ridotti rispetto a quello fresco) può essere inscatolato e trasportato in tutto il mondo, per impreziosire ogni tipo di sushi.
- Piselli. In Messico i piselli sono utilizzati frequentemente e in molti tipi di ricette (ad esempio, in quasi tutti i risi e nella tradizionale paella alla messicana), per questo è indispensabile averli sempre a portata di mano e pronti da cucinare.
- Spaghetti. Che i patriottici e i puristi saltino immediatamente al punto successivo; in Nuova Zelanda una nota marca di prodotti in scatola serve una versione diffusissima di spaghetti precotti, conditi con sugo di carne; da servire, come se non bastasse, su pane tostato. Da denuncia.
- Surstromming. Preparazione onnipresente in Svezia, si tratta di aringhe pescate in primavera e conservate per mesi in barile; una volta condite con una densa salamoia, la conservazione continua in scatola; l’azione dei gas in fermentazione è tale da deformare spesso l’involucro. Solo per stomaci forti.
- Tonno bollito. Se i Portoghesi sanno conservare da sempre ogni tipo di pesce, al tonno dedicano particolare attenzione; è infatti prima bollito, poi marinato, infine conservato in olio.
- Verdure. Il freddo russo rende utili e comodissime tutte le versioni di cibi in scatola; le verdure, in particolar modo, conservate generalmente sottaceto, sono inscatolate con diverse marinature e in abbinamenti diversi. Sempre pronti per il Borscht.
- Fagioli grigliati. In Sudafrica sono necessari per il popolarissimo Chakalaka. Chi non ha voglia di cuocere i fagioli al forno, può facilmente trovarli in scatola già grigliati e anche conditi.
- Acciughe. Per le acciughe in scatola dobbiamo rivolgerci alla Spagna, dove si trovano preparazioni saporite e prelibate. Sono infatti alla base di molte tapas, come boquerones en vinagre o banderillas.
- Sgombro con salsa di pomodoro. Per procurarsi un piatto già pronto da gustare, che va solamente scaldato e non deve nemmeno essere unito ad altri ingredienti, in Thailandia bisogna scegliere tra le tante varietà di sgombro cotto in umido col pomodoro; si può trovare anche con l’aggiunta di sardine o in versione piccante.
- Spotted Dick Sponge. Per trovare in scatola persino il dessert dobbiamo volare nel Regno Unito, dove è diffusa questa versione di una tradizionale torta locale, morbida e costellata di uva passa; si scalda al microonde e si guarnisce con creme e salse (ovviamente, pronte).
- IMMAGINE
- Pennylope
- Wikipedia
- Peanut Butter and Peppers
- Warren Price Photography / Shutterstock.com