Ci sono cibi che si digeriscono meglio (e alcuni consigli da tenere a mente)
La cattiva digestione è una patologia comunque, risolvibile migliorando l’alimentazione e alcune abitudini. Scoprite come.
Quando si parla di cattiva digestione ci si riferisce alla dispepsia funzionale, ossia tutta quella serie di disturbi dell’apparato digerente che può manifestarsi dopo i pasti e che non ha una causa nota. la cattiva digestione prende il nome di dispepsia funzionale La dispepsia, infatti, può essere sintomatica di una patologia a carico dell’apparato gastrointestinale, come l’ernia iatale o la gastrite; può essere segno di un’intolleranza o di un’allergia alimentare, oppure può presentarsi in totale assenza di una causa organica. La dispepsia generalmente è descritta come cattiva digestione, senso di pesantezza, dolore localizzato alla parte superiore dell’addome o al torace, gonfiore addominale, eruttazioni, dolore e bruciore allo stomaco o al torace, nausea, stitichezza e meteorismo. Il fastidio può peggiorare con l’assunzione di cibo ma può anche migliorare se si assumono gli alimenti giusti.
Alimentazione corretta vs ansia e stress
Per alleviare i sintomi della cattiva digestione e per risolvere il problema è utile seguire una corretta alimentazione. Conoscere quali alimenti e quali circostanze possono aumentare il rischio di soffrire di dispepsia o di peggiorarne le manifestazioni e quali scelte alimentari e comportamentali possono, al contrario, contribuire a facilitare la digestione è fondamentale per evitare disagi significativi. È importante ricordare che anche l’ansia e lo stress incidono in modo sostanziale sul grado di benessere o malessere addominale durante, dopo o lontano dai pasti.
Cura il tuo intestino
Alterazioni della ricchezza, della composizione e della biodiversità del microbiota intestinale, cioè l’insieme dei microrganismi che risiedono stabilmente nel canale intestinale, possono essere legate ai sintomi di cattiva digestione ed è quindi utile l’assunzione di prebiotici o probiotici che lo tutelano. A tale fine si può integrare la dieta con alimenti probiotici come lo yogurt, il kefir o i crauti per ripopolare l’intestino con i batteri buoni di cui ha bisogno per garantire la salute.
Come ridurre la cattiva digestione
Ci sono una serie di comportamenti per migliorare la sintomatologia:
- Dare importanza alla masticazione: una buona digestione inizia già nella bocca, dove il cibo è triturato per facilitare le fasi successive dell’assorbimento. In particolare, la digestione degli amidi inizia proprio qui, grazie alla presenza della ptialina, un enzima contenuto nella saliva. Masticare bene e lentamente è fondamentale per non soffrire di disturbi digestivi e, allo stesso tempo, evita l’aerofagia dovuta all’entrata eccessiva di aria.
- Mangiare preferibilmente alimenti freschi, sani, poco grassi e poco salati, crudi o cucinati in modo semplice (alla griglia, al vapore, bolliti).
- Non mischiare troppi cibi differenti nello stesso pasto (soprattutto, evitare di consumare insieme diverse proteine).
- Limitare il consumo di cibi fritti, grassi animali, formaggi fermentati, dolci, creme, salse ecc.
- Durante i pasti bere acqua naturale a temperatura ambiente, senza eccedere con la quantità per evitare di promuovere la sensazione di pienezza e il gonfiore addominale, e bere di più lontano dai pasti.
- Evitare le bevande gassate e tutti i liquidi troppo caldi o troppo freddi.
- Consumare con moderazione il caffè e altre bevande contenenti caffeina.
- Ridurre al minimo il consumo di alcol (in particolare, cocktail, aperitivi, superalcolici).
- Evitare lo stress e le situazioni emotivamente sgradevoli, soprattutto durante e dopo i pasti.
- Evitare il fumo e, possibilmente, anche sostitutivi della nicotina.
Quali sono i cibi più digeribili?
Nell’ampio panorama gastronomico di cui disponiamo, esistono alcuni alimenti più digeribili di altri, da preferire soprattutto quando si hanno problemi di digestione cronici.
- Il riso e la pasta sono facili da digerire, soprattutto se cotti al dente e conditi in modo semplice. Sono quindi un’ottima scelta per la cena poiché facilitano anche il riposo notturno. Attenzione però alle quantità!
- Tra le carni quella bianca è più digeribile ma, in generale, è meglio evitare cotture troppo prolungate che contribuiscono a denaturare le proteine.
- Una proteina alternativa alla carne e di ancor più facile digestione è il pesce bianco come nasello, merluzzo, spigola o sogliola: pesci a basso contenuto di grassi e quindi molto semplici da digerire.
- Anche le uova sono una buona fonte proteica ma attenzione anche qui alla cottura: evitare le uova sode che richiedono una digestione più impegnativa.
- Per facilitare il processo digestivo, si possono anche assumere infusi o tisane digestive. Sono infatti sufficienti pochi ingredienti per realizzare bevande capaci di eliminare bruciore, gonfiore e pesantezza, come: melissa e camomilla aiutano a ridurre gli spasmi e il bruciore di stomaco; il timo è preferibile in caso di digestione lenta; i semi di finocchio combattono il gonfiore; la menta favorisce la digestione ed elimina i gas che si formano nello stomaco.