Come fare la pasta in padella: poco tempo, risultati da scoprire
In fatto di pasta, noi italiani siamo fieramente tradizionalisti. Però vi siete mai chiesti come fare la pasta in padella, senza sporcare altro e in 10 minuti al massimo? Una tecnica che può diventare un asso nella manica.
Riempire una pentola d’acqua, portarla sul fuoco, attendere che arrivi al bollore e buttare la pasta. Per poi aspettare che sia cotta. Passaggi che scandiscono la quotidianità degli italiani, certo. Una sorta di rito. Che, però, richiede un certo tempo. Sia durante che dopo, considerando il lavaggio delle stoviglie utilizzate. E non sempre ce l’abbiamo, questo tempo. Come non sempre abbiamo la voglia di procedere con i suddetti step. In compenso, è difficile che venga meno il desiderio di un buon primo piatto. Ma c’è una soluzione, anche molto valida: vediamo come fare la pasta in padella. Si abbattono i tempi senza pregiudicare il gusto, provare per credere.
La pasta risottata
Come fare la pasta in padella, quindi? La prima opzione è la cosiddetta pasta risottata. Che, come suggerisce la definizione stessa, si cuoce come fosse un risotto. Questo significa che si comincia facendola tostare, poi si uniscono gli altri ingredienti prescelti e man mano si aggiunge acqua bollente (oppure brodo), mescolando di continuo. Infine, la mantecatura.
Questa tecnica permette una perfetta fusione tra la pasta stessa e il condimento (meglio se non troppo), di conseguenza un’esaltazione dei sapori e un ottimo livello di cremosità. Ma diciamolo chiaramente: non solo non si risparmia tempo, per quanto occorre spesso metterne in conto una maggiore quantità rispetto al procedimento classico. Resta, in compenso, il vantaggio di sporcare una sola padella.
One-pan pasta
C’è un altro modo per fare la pasta in padella, decisamente più… express. Ci riferiamo alla one-pan pasta: così è stata ribattezzata la ricetta di Marthe Stewart, celebrità indiscussa a proposito di cucina americana. Aspettate a storcere il naso, perché la sua trovata funziona veramente. Che poi, a dirla tutta, pare che sia stata “illuminata” da un cuoco pugliese.
Per essere più precisi, si tratta di spaghetti (o linguine) con pomodorini e uno strategico mix di sapori/odori: cipolla, aglio, basilico, pepe e peperoncino piccante. Si mette tutto in padella, aggiungendo olio e sale. Poi si unisce l’acqua fredda, che dev’essere pari a 3 volte il peso della pasta. Considerando 200 grammi di pasta, quindi, servono 600 ml di acqua.
Si porta la padella sul fuoco e si copre con un coperchio; quando l’acqua comincia a bollire, si alza la fiamma e si contano 9 minuti. Questo, in media, è il tempo necessario affinché il liquido evapori e il piatto risulti pronto. Ma è bene assaggiare per esserne certi. Importante, anche in questo caso, è mescolare continuamente. Se l’acqua è ormai quasi del tutto evaporata ma la pasta non risulta ancora cotta, basta aggiungerne un altro po’. Che dite, vi abbiamo incuriosito? Provate anche voi!