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Come fare il purè perfetto? Tutti i segreti per non sbagliare più

di Marta Manzo 31 Ottobre 2024 14:00

Contorno ideale per qualsiasi tipo di secondo piatto, anche il purè ha i suoi segreti. Per farlo in modo perfetto, infatti, bisogna seguire alcune regole. Dalla scelta delle patate più adatte all’attenzione delle temperature, passando per l’utilizzo dei giusti utensili, ecco tutti i nostri suggerimenti.

Gustoso, economico e confortevole, il purè di patate è un contorno della tradizione gastronomica italiana che sta bene con qualsiasi tipo di secondo piatto e che piace sempre a tutti. Se volete ottenere un buon risultato, seguite la nostra videoricetta. Lì, troverete ingredienti e quantità esatte per prepararlo. Tuttavia, per cucinare un purè perfetto, dovete sapere che ci sono dei piccoli ma fondamentali trucchi. Volete saperli? Eccoli.

Scegliere le patate giuste

La prima regola da seguire per preparare un purè delizioso è quella di scegliere le patate giuste che, in linea di massima, sono quelle bianche. Tempo fa, di questo, ne avevamo discusso proprio con lo chef Emanuele Scarello, il quale ci aveva anche parlato delle patate di Godia: dei tuberi della varietà Kennebec coltivati in questa frazione a partire dagli anni ’50 e che poi sono diventati un prodotto cult del Triveneto. Queste, ottime per preparare il purè, non si trovano però dappertutto.

Pertanto, se più semplice, acquistate le Agata e le Monalisa oppure le Cardinal e le Tonde di Napoli. E poi, secondo un vecchio trucco della nonna adatto anche per gli gnocchi, sappiate che si possono usare anche delle patate un po’ vecchie. Più asciutte, proprio perché meno fresche, sanno dare al purè la consistenza ideale.

Cuocere le patate con la buccia

Dopo aver pulito bene le patate, mettetele in una pentola capiente e copritele interamente con dell’acqua fredda. Quindi portatele sul fuoco. Cuocerle con la buccia vi permetterà di evitare che si sfaldino e perdano sapore. Inoltre, una volta raggiunto il punto di bollore, sarà sufficiente abbassare il fuoco e lasciarle andare lentamente. In questo modo, rimarranno intatte e cuoceranno in modo uniforme.

Quanto tempo devono bollire le patate per il purè?

Il tempo di cottura delle patate può variare in base alla dimensione e al tipo di patata scelto. Di norma, le patate devono bollire per circa 20-30 minuti, o finché non risultano completamente morbide. Per verificarlo, è sufficiente infilzare le patate con una forchetta: se affonda senza difficoltà, le patate sono pronte. Per mantenere il sapore, è meglio cuocerle con la buccia, che può essere facilmente rimossa una volta che le patate sono cotte e leggermente raffreddate.

Sbucciarle subito, ancora calde

 come fare il pure di patate

Una volta che le patate saranno cotte (vi basterà assicurarvene con la prova coltello o dello stecchino), bisognerà scolarle e pelarle ancora calde. E, sempre a temperatura, schiacciarle con uno schiacciapatate oppure con una forchetta.

Niente mixer o frullatore a immersione

patate schiacciate come fare il pure di patate

Un errore che va assolutamente evitato è quello di utilizzare un mixer o un frullatore a immersione per schiacciare le patate o risolvere l’eventuale problema dei grumi. Con questa operazione, infatti, le cellule delle patate si romperebbero liberando così una quantità eccessiva di amido e rendendo il risultato veramente colloso.

Non usare latte freddo o burro caldo

Questa regola è fondamentale. Visto che le patate saranno ancora calde, non dovrete assolutamente unire del latte freddo e di contro del burro caldo. Una volta messi questi ingredienti, seguendo i nostri consigli, non vi rimarrà che unire anche il formaggio grattugiato e mescolare così da ottenere un composto liscio e omogeneo.

Fare attenzione alla consistenza

Nel caso in cui otteniate un purè troppo denso, non è consigliabile aggiungere acqua mentre, nel caso di uno troppo liquido, i modi che avrete a disposizione per addensarlo saranno numerosi. Ad esempio cuocerlo di più, facendo così evaporare i liquidi, in pentola, in cui lasciarlo cuocere senza coperchio fino alla consistenza desiderata, o in forno. Ovviamente in un contenitore idoneo e debitamente coperto.

Per finire: togliere i grumi

come fare il pure di patate

Anche se c’è chi lo preferisce più rustico, il purè per eccellenza non presenta grumi. Qualora dovesse averne, sarà sufficiente passare nuovamente le patate attraverso un colino a maglia grossa o un setaccio. In breve, solo dopo tutti questi accorgimenti sarete certi di portare in tavola un purè perfetto, proprio come vuole la tradizione.

Si può preparare il purè in anticipo?

Sì, il purè può essere preparato in anticipo. Tuttavia, è importante conservarlo correttamente per evitare che si secchi o perda morbidezza. Una volta preparato, il purè può essere riposto in un contenitore ermetico e conservato in frigorifero per un massimo di due giorni. Prima di servirlo, riscaldatelo delicatamente in una pentola, aggiungendo un po’ di latte caldo o burro per ripristinarne la consistenza. Per un gusto migliore, alcuni chef consigliano di riscaldarlo a bagnomaria per evitare che si attacchi o bruci.

Qual è il miglior latte da usare per il purè?

In generale, il latte intero è la scelta ideale per preparare un purè ricco e cremoso, grazie alla sua maggiore quantità di grassi, che contribuisce alla consistenza e al sapore. Tuttavia, per un’opzione più leggera, è possibile usare latte scremato o parzialmente scremato, ricordando che il risultato potrebbe essere meno vellutato. Per una versione senza lattosio, il latte di soia o di mandorla possono essere alternative valide, purché si scelga una variante non zuccherata e dal sapore delicato.

Si può congelare il purè di patate?

Congelare il purè di patate è possibile, ma è consigliato farlo solo se necessario, poiché la consistenza potrebbe risentirne leggermente una volta scongelato. Per congelare il purè, lasciatelo raffreddare completamente e trasferitelo in contenitori ermetici, possibilmente in porzioni individuali. Prima di riscaldarlo, lasciatelo scongelare in frigorifero per alcune ore, poi riscaldatelo a fuoco basso, aggiungendo un po’ di latte caldo per ristabilire la cremosità.