Vin brûlé perfetto: come farlo a casa
Il vin brûlé si beve soprattutto a Natale ma è perfetto in tutte le fredde giornate invernali. Farlo in casa? È facile. Ecco come.
Appartiene a pieno titolo alle tradizioni natalizie ma, in realtà, il vin brûlé – o mulled wine – meriterebbe di essere gustato per tutto l’inverno. Riscalda e regala energia, ha un profumo magnifico e svolge perfino un’azione disinfettante. Inoltre, è perfetto nelle giornate più fredde, sia per i momenti di convivialità che per quelli di beata solitudine. Come fare allora un buon vin brulé in casa? È facilissimo, a patto di utilizzare gli ingredienti giusti e mettere in pratica qualche piccolo accorgimento.
Gli ingredienti del vin brûlé
Cominciamo dagli ingredienti. Considerando di prepararne per circa 4 persone, vi serviranno: 1 litro di vino rosso, 1 limone, 1 arancia, 2 stecche di cannella, 8 chiodi di garofano, noce moscata grattugiata, 150 grammi di zucchero e 2 pezzi di anice stellato. È importante specificare che, per quanto concerne le spezie, la scelta è piuttosto libera. Per esempio, a seconda del luogo in cui ci si trova c’è chi aggiunge qualche bacca di ginepro oppure mette lo zenzero fresco al posto dell’anice. O, ancora, usa il cardamomo. Il limone e l’arancia, invece, è bene che non siano trattati perché serve la scorza.
Come si prepara il vin brûlé?
Ci sono step ben precisi per preparare un vin brûlé a regola d’arte, il suggerimento è quello di rispettarne l’ordine e non invertirli. Si comincia grattugiando in una pentola la scorza del limone e dell’arancia, facendo attenzione a non includere la parte bianca. Poi si uniscono tutte le spezie e lo zucchero. Da ultimo, il vino rosso. Si porta sul fuoco il composto, mescolando di continuo affinché lo zucchero si sciolga completamente. Quando raggiunge l’ebollizione, si porta la fiamma al minimo e si continua la cottura per 20-25 minuti, mescolando di tanto in tanto. Trascorso questo tempo, si filtra il vin brulé con un colino dividendolo nelle tazze.
Quale tipo di vino usare
Vien da sé: il vino rosso è un ingrediente determinante nella preparazione del vin brûlé, perciò bisogna scegliere quello giusto. La scelta varia da regione a regione ma in tutti i casi NO ai prodotti economici. Dev’essere un’etichetta di qualità, un vino corposo e strutturato che al palato risulti morbido. Possibilmente abboccato, con un contenuto zuccherino compreso tra 5 g/l e 12 g/l, va bene anche fruttato così che interagisca perfettamente con le spezie. Qualche esempio? Un Sangiovese, un Barolo, un Merlot.
Il trucco della mela
C’è un trucchetto molto diffuso per dare al vin brûlé una marcia in più: nella pentola, insieme alle spezie e sempre prima del vino, si aggiunge anche una mela tagliata a fettine. Con tutta la buccia.
A che temperatura si serve il vin brûlé?
Il vin brûlé si sorseggia caldissimo, fumante. Senza eccezioni. Si può anche preparare in anticipo e riscaldare in un momento successivo ma perde inevitabilmente qualcosa.
Il segreto? Rispettare i tempi
Il vin brûlé non deve sobbollire oltre i tempi indicati, ovvero 20-25 minuti, altrimenti il contenuto alcolico – comunque contenuto, siamo al massimo sui 12 gradi – diminuisce troppo.
Cosa si mangia con il vin brûlé?
Quando si consuma il vin brûlé tra sagre e mercatini di Natale l’abbinamento più comune è quello con i dolci della tradizione o con brezel e altri biscotti salati. Se preparate il vin brulè a casa per un pomeriggio con gli amici o post pranzo di Natale vi consigliamo di abbinarlo a torte al cioccolato, come la Sacher, al panettone, che sia al cioccolato o classico, o al pandoro guarnito con abbondante crema inglese.