Affumicatura: una piccola guida per capire come si fa
L’affumicatura è nata come tecnica di conservazione, ma può essere utilizzata anche per cambiare consistenza e sapore degli alimenti.
Se state pensando di imparare una nuova tecnica di cucina siete nel luogo giusto: ecco come si fa l’affumicatura
Come si fa l’affumicatura?
Tra la capacità di gestire il fuoco e la scoperta della possibilità di mantenere il cibo attraverso l’affumicatura il passo è stato breve e, probabilmente, anche casuale: l'affumicatura è innanzitutto un modo per conservare il cibo ci piace immaginare l’homo erectus seduto accanto al fuoco circondato da carni e pesci stesi a essiccare e la sua meraviglia nel costatare che effettivamente i cibi esposti al fumo per un improvviso cambio della direzione del vento acquisissero un sapore differente e potessero essere mangiati anche nei giorni a seguire. L’affumicatura è infatti per prima cosa un’antica tecnica di conservazione: il fumo crea un ambiente ostile alla proliferazione dei batteri e favorisce invece il formarsi di sostanze antibatteriche e antiossidanti che permettono al cibo di rallentare la propria decomposizione e di mantenersi più a lungo.
Temperature
Oggi la tecnica si è affinata e diversificata ed è possibile affumicare carni, pesci, formaggi, verdure a caldo, tra i 50 e i 90 °C; a freddo, tra i 20 e i 25 °C; e persino a semi-caldo, tra i 25 e i 50 °C; a livello industriale o anche a casa propria; in maniera totalmente naturale, tramite la combustione lenta e incompleta di legno o segatura, o con l’aiuto della chimica grazie alla quale si ottiene il cosiddetto fumo liquido, un distillato ricavato dalla condensazione del vapore derivato dalla combustione del legno che è poi nebulizzato sul cibo o utilizzato per immergervelo.
Cambiamenti
Contrariamente all’essiccazione e ad altri metodi di conservazione, l’affumicatura non agisce in modo neutro, ma anzi interagisce con l’alimento e va a variarne il colore, l’odore e il gusto. Nella cucina moderna è diventata una vera e propria tecnica, più che per conservare, per dare sapore al cibo.
Scelta del legno
Diventa quindi fondamentale la scelta del legno da bruciare in relazione all’alimento da affumicare perché l’alterazione non sia troppo invasiva o, viceversa, troppo blanda. In linea generale non sono adatti alla produzione di fumo per l’affumicatura i legni troppo resinosi poiché durante la combustione generano fuliggine e rilasciano al cibo un sapore acre e pungente. È bene assicurarsi, ove possibile, che i legni utilizzati siano naturali, che non abbiano ricevuto trattamenti chimici, che siano ben essiccati e privati della corteccia per limitarne l’eccesso di umidità.
Per gli alimenti più delicati sono consigliati legni che producono fumi dolci, come il mandorlo o il ciliegio; mentre per sapori più complessi, come quelli della selvaggina, è possibile utilizzare il legno di pecan o di quercia dal quale si ottengono fumi più aromatici e caratterizzati. In abbinamento al legno si possono aggiungere e dosare spezie o erbe aromatiche come timo, maggiorana, rosmarino o alloro, in modo da agire in maniera più mirata sulle caratteristiche organolettiche del cibo da affumicare.
Strumenti e attrezzature necessarie
Per praticare l’affumicatura in casa o all’aperto, è necessario disporre degli strumenti e delle attrezzature appropriati. Tra questi vi sono affumicatori domestici, barbecue specifici per l’affumicatura, sacchetti per affumicatura, trucioli di legno, termometri per il cibo e guanti protettivi. La scelta degli strumenti dipenderà dalle preferenze personali e dalle dimensioni degli alimenti da affumicare.
Tecniche di preparazione degli alimenti
Prima di procedere con l’affumicatura, è importante preparare adeguatamente gli alimenti. Questo può includere marinature, sfregamenti di spezie o rub, e anche la rimozione di eventuali squame o pelle. Preparare gli alimenti in questo modo può migliorare ulteriormente il risultato finale e aggiungere complessità ai sapori.
Tempo di affumicatura e controllo della temperatura
Il tempo di affumicatura può variare a seconda del tipo di alimento e della tecnica utilizzata. Alcuni alimenti richiedono solo poche ore di affumicatura, mentre altri possono richiedere un tempo più lungo per ottenere il massimo sapore. È importante monitorare attentamente la temperatura durante il processo di affumicatura e regolarla di conseguenza per garantire risultati ottimali.
Consigli per la sicurezza alimentare
La sicurezza alimentare è fondamentale quando si pratica l’affumicatura, specialmente quando si tratta di carni e pesci. Assicurarsi che gli alimenti siano freschi e di alta qualità, e che siano conservati correttamente prima e dopo l’affumicatura. È importante anche seguire le linee guida di sicurezza alimentare per evitare il rischio di contaminazione batterica durante il processo di affumicatura.
Esplorazione dei diversi stili di affumicatura
Esistono diversi stili di affumicatura che possono influenzare il risultato finale del cibo. Tra questi vi sono l’affumicatura a caldo, a freddo e a semi-caldo, ognuna delle quali offre una diversa esperienza di gusto e consistenza. Esplorare i diversi stili di affumicatura può portare a nuove scoperte culinarie e ampliare il proprio repertorio di tecniche di cottura.