Come fare la frutta candita: il segreto è la pazienza
Ti stavi chiedendo come si fa la frutta candita in casa, pensi che sia un’impresa fuori dalla tua portata? Ti sbagli, in realtà è molto facile. Bisogna soltanto mettere in conto il giusto tempo.
Dividono nettamente gli animi, ma restano protagonisti di numerose ricette. Tipiche, soprattutto; a cominciare dal panettone e dalla cassata siciliana. Sicuramente avete già indovinato: ci riferiamo ai canditi. Come fare la frutta candita in casa? Non è difficile, però ci vuole pazienza. Per evitare che si crei confusione, qui non ci dedicheremo alle scorze di arancia candite, bensì ad altre tipologie di frutta e a un procedimento che prevede anche l’utilizzo della polpa.
Cos’è la frutta candita
La frutta candita è frutto di una tecnica antica, le cui origini vanno ricercate nel mondo arabo, la canditura, che conserva la frutta attraverso l’uso dello zucchero. Il termine candito deriva da qandat, che a sua volta è riconducibile alla parola sanscrita kandakah. Ovvero zucchero. Questo metodo non solo prolunga la vita della frutta ma ne esalta anche il sapore, rendendola protagonista di innumerevoli dolci e decorazioni.
Quali frutti si possono candire
Per quanto riguarda gli agrumi, come sappiamo, la canditura viene effettuata per le scorze. Non solo di arance, bisogna sottolinearlo: se non avete mai avuto i piacere di assaggiare – per esempio – il limone e il cedro candito, fatelo il prima possibile.
E poi è possibile candire, sostanzialmente, qualsiasi tipo di frutta: dalle ciliegie alle albicocche, dal mango all’uva, dalla papaya alle pesche. Dall’ananas ai kiwi passando per i frutti di bosco.
Come fare la frutta candita?
Come si fa la frutta candita, dunque? Si sceglie tra due opzioni: la canditura a caldo e quella a freddo. La prima è indubbiamente più veloce, ma le elevate temperature tendono a eliminare gli aromi naturali del frutto, oltre alle sue proprietà nutrizionali. Anche il sapore ne risente. Preferiamo scegliere, dunque, il procedimento a freddo. Gli altri ingredienti? Soltanto zucchero e acqua.
La canditura con il metodo a freddo
Ingredienti:
- 1 kg di frutta a scelta
- 500 g di zucchero
- 500 ml di acqua
Per 1 kg di frutta, si mettono in conto 500 grammi di zucchero (la metà, quindi). La frutta non dev’essere freschissima, ma comunque soda e polposa. Piuttosto zuccherina, anche.
Procedimento:
Dopo averla lavata, si taglia a pezzi. La grandezza potete stabilirla in base ai vostri gusti; ricordate, però, che più sono piccoli e minore sarà il tempo richiesto dalla canditura. I frutti di dimensioni contenute come l’uva, le ciliegie, ma anche le prugne e le albicocche, possono essere lasciati interi.
Si riunisce la frutta in una ciotola, si cosparge di zucchero e la si lascia riposare per 24 ore. Nell’arco di questo tempo, rilascerà del liquido. Si preleva la frutta e si trasferisce in un altro contenitore, quindi si versa il liquido in una pentola, si aggiungono 120 grammi di zucchero e 500 ml di acqua, poi si lascia bollire il tutto per 5 minuti. Quando lo sciroppo così ottenuto risulta tiepido, si versa sulla frutta e si conteggiano nuovamente 24 ore di riposo.
Questa operazione va ripetuta per 10 giorni, unendo ogni volta le suddette quantità di zucchero e acqua. L’ultimo giorno, se lo sciroppo risulta troppo denso, è possibile scaldarlo a bagnomaria fino a farlo sciogliere.
Gli ultimi step
Terminato il processo di canditura, si sistemano i pezzi di frutta su una gratella e si lasciano lì per un paio di giorni, in modo da far sgocciolare – e di conseguenza eliminare – l’eccesso di zucchero. E voilà: i canditi fatti in casa sono pronti. Non resta che decidere per quale ricetta utilizzarli.
Domande frequenti
Posso candire la frutta senza zucchero?
Sì, è possibile candire la frutta senza usare zucchero bianco raffinato, optando per alternative come il succo d’agave, lo sciroppo d’acero o il miele. Tuttavia, la consistenza e il sapore finale possono variare. Esistono anche metodi che utilizzano soluzioni di acqua e sostituti dello zucchero per chi segue diete a basso contenuto di zuccheri.
Come posso utilizzare i canditi in cucina?
I canditi possono essere utilizzati in svariati modi in cucina: come ingredienti in dolci tradizionali (come panettoni, cassate, o biscotti), decorazioni per torte e dolci, aggiunte a insalate di frutta per un tocco di dolcezza, o anche come snack da soli. Sono ottimi per aggiungere una nota dolce e colorata a molti piatti.
Come conservare la frutta candita?
I canditi fatti in casa, se conservati correttamente in un contenitore airtight in un luogo fresco e asciutto, possono durare fino a 6 mesi. È importante assicurarsi che siano ben asciutti prima di conservarli per evitare la formazione di muffa. Verificare sempre l’aspetto e l’odore dei canditi prima del consumo per assicurarsi che siano ancora buoni.
Conclusione
La preparazione dei canditi in casa è un’arte che richiede pazienza ma regala grandi soddisfazioni. Con questa guida su come fare la frutta candita, ci auguriamo di avervi ispirato a sperimentare e a portare un tocco di dolcezza fatta in casa nelle vostre ricette preferite.