Con me nella tomba: il gioco che ti fa mangiare i segreti
Avete mai giocato a con me nella tomba? Il nome non promette bene, ma come funziona? Dovrete mangiare i segreti inconfessabili.
Vi siete mai chiesti quale possa essere il sapore del vostro segreto più inconfessabile? La risposta può darvela Con me nella tomba, il gioco da tavolo che vi spingerà non solo a custodire per il resto dei vostri giorni una delle confidenze più intime che possiate fare o vi siano state fatte ma anche a divorarla. Con me nella tomba è un gioco da tavola nato dalla collaborazione tra l’agenzia di pompe funebri Taffo Funeral Services e l’editrice di giochi da tavolo MS Edizioni, ideato per un numero di giocatori che va da quattro a sei (con un’età minima di 14 anni) e per partite dalla durata di circa venti minuti. Ma, soprattutto, è un gioco pensato per farvi masticare e ingoiare un segreto, letteralmente, che sia il vostro o quello di un avversario. Gli scopi di Con me nella tomba sono due: uno è quello di farvi rimangiare la confessione che sareste stati disposti a mettere, appunto, in gioco; l’altro è scoprire e assaporare quella di un vostro conoscente. Ma scopriamolo più nel dettaglio.
Preparazione del gioco
Si posizionano sei carte, chiamate carte Cimitero, al centro del tavolo e una di seguito all’altra, creando, così, una fila, alla fine della quale andrà messa la Busta dei Segreti. Si mescola il mazzo delle carte Tomba, da sistemare, poi, vicino alle carte Cimitero. Ogni giocatore sceglie una bara, quindi un colore, il dado e il segnalino corrispondenti. Ciascun giocatore posiziona il proprio segnalino sulla prima carta. Si sceglie, dunque, quale giocatore dovrà scrivere, con un pennarello per alimenti, il proprio segreto sull’apposita carta commestibile (un’ostia), da nascondere, infine, all’interno della Busta dei Segreti.
Come si gioca
Per ogni turno, ciascun giocatore sceglie, senza confidarlo a nessuno, un numero da 1 a 6 sul proprio dado, che dovrà poi posizionare sotto la propria bara, di modo che il numero scelto sia rivolto verso l’alto. Occhio a scegliere, però. Infatti, i dadi di coloro che hanno scelto lo stesso numero si annullano tra loro. Fatta la propria scelta, i giocatori rivelano i dadi alzando tutti nello stesso momento le bare.
Chi vince il turno
I risultati dei dadi determinano i 2 vincitori del round. Chi ha il numero più alto sul proprio dado pesca una carta dal mazzo delle carte Tomba (che si divide in carte Parola e carte Taffo). Se quella pescata è una carta Parola, il giocatore deve posizionarla a faccia in su davanti a sé; se si tratta di una carta Taffo, deve leggere le indicazioni scritte nel testo. Chi, invece, ha il dado col numero più basso può spostare verso destra la propria pedina. Naturalmente, vi possono essere anche casi in cui:
- nessuno vince il turno (quando tutti i dadi scelti si annullano tra loro) – quindi, nessuno muove la propria pedina o pesca alcuna carta;
- vi è un unico vincitore (tutti i dadi si annullano tra loro, consentendo a un unico giocatore sia di pescare un carta dal mazzo Tomba sia di muovere la propria pedina verso destra).
Chi vince la partita
A questo punto, resta solo da capire come si vince la partita. Così come per i singoli turni, sono due i modi in cui è possibile farlo. Riuscire a ottenere per primi quattro carte Parola diverse e completare la frase con me nella tomba (tra le carte Parola vi è pure una carta jolly, la Torneremo Terra, sostituibile a qualsiasi delle quattro carte Parola). Essere i primi a raggiungere la Busta dei Segreti, chiaramente spostando la propria pedina lungo tutte le sei carte Cimitero.
Con me nella tomba
I modi per vincere a Con me nella tomba, come abbiamo visto, sono appunto due, sì, ma il vincitore è unico e solo e potrà prendere il foglio contenuto nella Busta dei Segreti, dunque leggere cosa vi è scritto sopra. Se il segreto è vostro, be’, siete riusciti a custodirlo; se, invece, non siete stati voi a inserire il biglietto nella Busta dei Segreti, avete l’opportunità di scoprire una rivelazione inconfessabile di un vostro conoscente ma senza poterla rivelare ad altri. Comunque sia, dovrete portarvi con voi nella tomba quanto è scritto su quel foglio. Anzi, dovrete mangiarlo, davvero, dovrete masticarlo oppure aspettare che si sciolga lentamente e, infine, inghiottirlo. Ma senza paura, d’altronde, si tratta di fogli di carta commestibile, mentre quello con cui scrivervi sopra è un pennarello per alimenti (ostie e pennarelli sono prodotti in Italia). In realtà, la carta e l’inchiostro dei pennarelli sono entrambi insapori ma che gusto c’è ad avere un segreto se non proprio quello di rischiare di doverlo confessare?