Conoscete la pizza cipollina? La specialità della rosticceria catanese
Cos’è la pizza cipollina? Nota anche come sfogliata catanese o cipollina catanese, è un must della rosticceria siciliana e qui vi sveliamo come prepararla e dove gustarla.
Sfogliata catanese, cipolline o ancora pizza cipollina: ma di cosa stiamo parlando? Se siete andati a Catania e dintorni non potete non averla assaggiata, perché è un pezzo immancabile nelle tavole calde delle rosticcerie o di qualsivoglia bar. La pizza cipollina è forse il cibo di strada siciliano più famoso del territorio etneo e la si consuma praticamente a tutte le ore, dalla colazione alla cena.
Cos’è la pizza cipollina alias sfogliata catanese?
Di cosa parliamo esattamente quando accenniamo alla pizza cipollina? Come è facile intuire dal suo nome l’ingrediente alla base di questo pezzo di rosticceria è la cipolla, ma non è l’unica a essere presente all’interno del caratteristico fagotto di pasta sfoglia, visto che tra gli ingredienti rintracciamo anche la passata di pomodoro, il prosciutto cotto e il formaggio.
Come dicevamo, la pizza cipollina è un must della rosticceria siciliana e in particolare della zona di Catania, quindi se vi trovate da queste parti o state progettando un viaggio il nostro consiglio è quello di degustarla direttamente in loco, viceversa potreste tentare di cimentarvi in una preparazione casalinga e a tal proposito possiamo venirvi in aiuto fornendovi la ricetta originale delle cipolline catanesi.
La ricetta originale delle cipolline catanesi
Vi consigliamo ovviamente di iniziare con la preparazione della pasta, per cui munitevi di tutti gli ingredienti necessari: 600 g di farina 0, 340 m di latte, 30 g di zucchero, 60 g di strutto, 15 gr. di sale, 12 gr. di lievito di birra fresco (o 3.5 di lievito di birra secco).
Per la preparazione della sfoglia versate in una ciotola la farina, il lievito, lo zucchero e iniziate ad amalgamare usando solo una parte del latte, procedete aggiungendo anche il resto del latte, lo strutto e il sale. In questa fase non occorre che l’impasto sia totalmente omogeneo, prima di pretendere ciò lasciatelo riposare per 15 minuti sotto un canovaccio, quindi procedete lavorandolo su una spianatoia affinché sia liscio e omogeneo. Se risulta appiccicoso evitate di aggiungere altra farina, piuttosto aiutatevi con un tarocco.
Fate lievitare l’impasto in forno (spento, con la luce accesa) per circa 40 minuti e nel frattempo occupatevi del burro che vi servirà per la sfogliatura della pasta: prendete un panetto di burro, tagliatelo a fette e sistematele tra due fogli di carta forno, quindi col matterello procedete con la stiratura fino a ottenere una sfoglia rettangolare di circa 5 millimetri di spessore (dovreste ottenere un rettangolo di circa 40 cm. x 35 cm.) e infine riponetela in frigo affinché si rassodi.
Riprendete a lavorare la pasta messa a lievitare, considerando che le sue dimensioni devono in qualche modo essere leggermente superiori rispetto a quelle della sfoglia di burro. Considerate infatti che il panetto di burro lavorato va posto al centro della pasta, dopodiché va ricoperto usando la pasta che fuoriesce dai bordi. Fate diverse piegature mantenendo sempre la forma rettangolare o quadrata dell’impasto, quindi stendete delicatamente la sfoglia aiutandovi col matterello fino a ottenere una forma rettangolare. Fatto ciò ripiegatela su se stessa, infarinatela e riponetela all’interno di una busta per alimenti, quindi riponete in frigo per mezz’ora. Ripetete la stessa operazione delle piegature e riponete nuovamente in frigo per altri 30 minuti. Servirà fare ancora una volta lo stesso iter delle piegature e riporlo in frigo per 6 ore nella parte più fredda, ma attenti: in questo frangente assicuratevi che il panetto sia sempre infarinato a dovere.
Trascorso il tempo necessario, procedete finalmente con la divisione del panetto in due parti e quindi formate con una sfoglia di circa un paio di millimetri di spessore 8 rettangoli, che lavorandoli col mattarello diventeranno dei quadrati (farete lo stesso con l’altra metà della sfoglia)! Potete procedere inserendo il condimento all’interno e chiudere il vostro scrigno di pasta unendo gli angoli verso il centro, come se fosse un fagotto.
Chiaramente mentre la vostra pasta riposa in frigo avrete tutto il tempo per preparare il ripieno. Gli ingredienti che occorrono in questo caso sono: 5 grandi cipolle bianche, 400 g di polpa di pomodoro, 300 g di prosciutto, 500 g di mozzarella per pizza o, meglio ancora, tuma siciliana. Per la preparazione del condimento della pizza cipollina procedete tagliando finemente la cipolla e lasciandola cuocere a fuoco lento in una casseruola con olio extravergine d’oliva, il sale e un bicchiere d’acqua. Una volta cotta, aggiungete la polpa di pomodoro e poi fare freddare.
All’interno della sfoglia mettete una base consistente di salsa e cipolle, la tuma e il prosciutto cotto. Chiudete bene il fagotto pinzando con le dita i punti di giuntura e fissando il centro con l’aiuto di uno stuzzicadenti, quindi lasciate lievitare in forno (spento con luce accesa) per 2 ore, infine spennellate col tuorlo d’uovo sbattuto e infornate a 180° in modalità forno ventilato per circa 20 minuti.
L’alternativa alla ricetta originale: la pizza cipollina con la pasta sfoglia già pronta
La ricetta che vi abbiamo proposto dovrebbe farvi ottenere più o meno lo stesso risultato di una rosticceria catanese, ma ci rendiamo conto che per seguire tutti i passaggi occorre pazienza e tempo, che non tutti potrebbero avere. Esiste a tal proposito un’alternativa altrettanto gustosa ma ovviamente bandita dai puristi che prevede l’uso della pasta sfoglia già pronta, ovvero quella che trovate al supermercato.
Chiaramente il risultato sarà diverso perché la base usata per le cipolline catanesi non è una vera e propria pasta sfoglia bensì un impasto soffice e poi sfogliato con l’aiuto del burro, quindi il risultato finale è quello di una base morbida ma allo stesso tempo fragrante, nulla a che vedere con la sfoglia. Tuttavia, se pensate di poter chiudere un occhio, usatela pure. Il condimento è il medesimo e anche il tempo di cottura finale.
Dove mangiare la pizza cipollina? Alcuni indirizzi in cui trovare le cipolline più buone di Catania
Ci sta anche che non vi vada affatto di mettervi ai fornelli e che stiate cercando il posto migliore in cui mangiare la pizza cipollina. Nella lista dei locali da provare c’è la Pasticceria Privitera dal 1945 (P.zza S.M. di Gesù 1/2), il bar Ernesto (Viale Ruggero di Lauria 91/93), il bar Epoca (Piazza Europa), il bar Quaranta (Piazza Mancini Battaglia, 17/20), il bar Savia (Via Etnea, 300/302/304 e Via Umberto I, 2/4/6), il caffè Europa (Corso Italia 302), il bar Etoile D’Or (Via Vittorio Emanuele, 6), il panificio Calderone (Via Acireale, 2) e la pizzeria Kalispera (Via Plebiscito, 93).
Conoscevate la pizza cipollina? Sapete suggerirci dove mangiarla o avete mai provato a farla in casa? Contattateci sui nostri canali social, saremo lieti di leggere i vostri consigli sulle cipolline catanesi e aggiungerli a questo articolo.