Conserve di primavera: 13 ricette da preparare a casa
Gustiamo la primavera tutto l’anno con confetture, gelatine, sottoli, sottaceti, sciroppi e liquori. Come? Scoprite le conserve da provare.
Che bella la primavera con i suoi colori e i suoi profumi. Le giornate si fanno più lunghe e tiepide. Si ha più voglia di uscire e ricominciano i picnic con gli amici e le scampagnate, che possono poi essere occasione per raccogliere preziose erbe spontanee. Sì, perché questo è il periodo dell’anno in cui la natura si risveglia e offre tante materie prime interessantissime, a volte dimenticate. Purtroppo questa stagione dura poco, dall’inverno si passa velocemente all’estate. C’è però un modo di far durare la primavera più a lungo. Come? Grazie alle conserve di ortaggi, frutti e fiori che vi faranno ricordare questi colorati mesi per tutto l’anno. Scopriamo allora insieme le conserve di primavera.
- Confettura di primule. Sicuramente saprete che sono i primi fiori a comparire in primavera. Forse non sapete, però, che sono anche ottimi ingredienti in cucina. Questi fiorellini colorati si aggiungono, per esempio, alle insalate e ai dolci, ma possono essere gustati anche in inverno grazie alla confettura. Rispetto ad altre preparazioni simili, prima è necessario frullare i petali con parte dello zucchero e poi farli sobbollire per mezz’ora circa in modo che la confettura si addensi. Provatela poi con i formaggi.
- Confettura di fragole. Simbolo della primavera, questo frutto rosso ormai si trova tutto l’anno ma il sapore delle fragole primaverili è unico. Conservatelo preparando in casa una dolcissima confettura di fragola, da spalmare sul pane, da aggiungere a una crostata o a dei biscotti. Se cercate qualcosa di più originale, provate allora la confettura di fragole e rabarbaro.
- Confettura di nespole. Sono frutti un po’ dimenticati, ma ben presenti fin dall’antichità nella campagna italiana. Hanno un sapore leggermente acidulo, ma il modo migliore per valorizzarle è con una gustosa confettura. E ricordate che delle nespole non si butta via niente. Con i noccioli potete infatti preparare un liquore digestivo chiamato Nespolino, molto diffuso in Campania.
- Gelatina di petali di rosa. Questo fiore è il simbolo di maggio, mese in cui inizia la sua straordinaria fioritura. Lo apprezziamo in giardino e in casa ma dovremmo valorizzare le rose di più in cucina, non solo sul momento dalle tagliatelle alla cheesecake, ma tutto l’anno. Per ottenere una gelatina dal colore intenso preferite rose appena sbocciate di colore rosso o fucsia e, infine, accompagnatela a formaggi poco stagionati. Un abbinamento da non perdere.
- Asparagi sott’aceto. È vero, questo ortaggio primaverile si trova ormai tutto l’anno sotto forma di surgelati. Il sapore di quello appena raccolto però è unico e con la giusta conserva saprete preservarne tutta la freschezza. Il metodo del sott’aceto permette di mantenere gli asparagi sodi più a lungo rispetto al sott’olio. Un consiglio: non dimenticate di aggiungere le note aromatiche del pepe nero e dell’alloro.
- Giardiniera di primavera. Questa colorata conserva ha origini antichissime ed è molto diffusa in Piemonte. Solitamente la giardiniera prevede fiori di cavolfiore, cipolline, sedano, carote e peperoni, ma nulla ci vieta di usare lo stesso metodo per conservare tante bontà tipiche della primavera come fagiolini, carciofi, asparagi e ravanelli che danno quel tocco di colore che non guasta mai.
- Ravanelli sott’aceto. A proposito di questi piccoli ortaggi rossi, la loro stagione inizia ad aprile e siamo soliti a usarli per arricchire le nostre insalate primaverili. Se, però, li sbollentiamo per pochi minuti in acqua acidula profumata con pepe, alloro, chiodi di garofano e, se volete, peperoncino, potete dare ai vostri piatti invernali un sapore diverso.
- Fave sott’olio. Quanto sono buone con il pecorino? Ma anche con la pasta e la cicoria. E tenetene un po’ da parte da conservare sott’olio e poi aggiungere alle ricette di pesce, alle insalate, ma semplicemente anche a una bruschetta calda. Ci vuole un po’ di tempo per sgranarle ma poi sarà velocissimo preparare questa sfiziosa conserva.
- Fagiolini sott’olio: è vero, questo ingrediente della famiglia delle Leguminose, si raccoglie anche in estate ma nulla ci vieta di iniziare a conservarlo all’inizio della sua stagione. Come? Grazie al metodo del sott’olio. Potrete poi riproporli come aperitivo o come contorno in inverno. Preparare i fagiolini sott’olio è semplicissimo e, con alcune accortezze, avranno una consistenza e, soprattutto, un colore vivace e brillante che vi ricorderà i germogli di primavera.
- Boccioli di fiori sott’olio. Non siamo abituati a mangiare i fiori ma dovremmo farlo di più. In primavera e tutto l’anno uniteli alle vostre insalate o ai vostri antipasti freschi oppure conservateli sott’olio. I fiori che si usano più spesso sono quelli solari di tarassaco, ma anche quelli di borragine, dell’aglio orsino, di margherita, di capperi o di papavero.
- Sciroppo fiori di sambuco. Sono fiorellini bianchi, piccoli, raggruppati a ombrello. Si trovano a Maggio e sono profumatissimi. Il modo più diffuso di conservare questo dono della primavera è lo sciroppo, da aggiungere poi alle nostre bevande fredde o calde oppure creare il famoso cocktail Hugo. Lasciate macerare i fiori di sambuco in acqua e limone per 48 ore, filtrate e fate bollire il liquido con zucchero e aceto di mele.
- Sciroppo di petali di rosa. Rinfrescante e aromatico, si può unire a gelati, yogurt, granite, macedonie, al vino bianco oppure semplicemente all’acqua. Un’antica tradizione ligure, in particolare genovese, divenuta oggi presidio Slow Food. Un consiglio: raccogliete i fiori all’alba o comunque al mattino presto quando il loro profumo è più intenso.
- Liquore di tarassaco. Questi fiori gialli, ricchi di petali, tappezzano i prati primaverili alternandosi a margherite e ciuffi d’erba fresca. Si usano tanto in cucina, in tante salse diverse. Amati per le sue proprietà, sono protagonisti di deliziose conserve, non solo salutari. Sia con le radici che con i fiori e le foglie si può, infatti, preparare in casa un ottimo liquore digestivo, per completare un pasto in ricordo della primavera nel migliore dei modi.