Cos’è il ginger ale?
Il ginger ale è un soft drink analcolico a base di estratto di zenzero, diverso dal ginger rosso al quale siamo abituati: ecco come riconoscerlo.
Il ginger ale è un soft drink analcolico a base di estratto di zenzero sul quale spesso si fa confusione. È la stessa cosa del ginger, quello rosso che troviamo anche al bar? E che cosa c’entra con le ginger beer? il ginger rosso diffuso in Italia c'entra poco con il ginger ale autentico Il ginger rosso, quello che forse conosciamo meglio e che qualcuno chiama anche spuma rossa, c’entra poco con il ginger ale: entrambi molto gassati e preparati con gli estratti di zenzero, al nostrano ginger è aggiunto l’estratto di arancia (oltre a un colorante rosso intenso) e ha un sapore di zenzero poco intenso, se non nullo. Nei bar si trova spesso usato come aperitivo, puro o miscelato al vino bianco. Il ginger ale, invece, è per lo più diffuso nel mondo anglosassone, una vera istituzione negli Stati Uniti, dove si dice sia stato inventato, e in Canada. In questi Paesi esiste in ben due versioni: dry-pale e golden. Il dry ginger ale, dal sapore meno piccante rispetto al golden, è più spesso usato per essere miscelato ad altre bevande alcoliche, come il Pimm’s; il golden ginger ale, invece, è più raro della versione dry e ha un colore più scuro. In Italia, attualmente, è quasi introvabile.
Se le differenze tra ginger rosso, quello italiano, e ginger ale possono sembrare limitate, resta da capire perché si faccia confusione tra ginger ale e ginger beer. Mentre il ginger ale è semplicemente una bevanda frizzante, perché è prevista l’aggiunta di anidride carbonica, la ginger beer è una bevanda fermentata. Significa che alla miscela di acqua, zenzero, zucchero, ricetta che condivide anche con il ginger ale, è aggiunto lievito per far iniziare la fermentazione e succo di limone oppure lime per aromatizzare. La fermentazione è quel che dà, oltre alla carbonazione, un leggero grado alcolico.
Un curiosità? L’uso del ginger ale nei cocktail alcolici è molto diffuso, e ha radici durante il Proibizionismo, quando era usato per celare l’odore e l’aroma che persisteva in bocca dell’alcol.
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