Cosa è il polline? E perché dovresti mangiarlo
Sapevate che il polline può essere parte integrante della nostra dieta? Da solo o abbinato a tantissimi ingredienti.
Molto probabilmente sai che il polline d’api, commercializzato principalmente sotto forma di piccoli granuli deumidificati (ma anche surgelato), è un ottimo ricostituente naturale; contiene sali minerali, proteine, vitamine, fibre, aminoacidi, enzimi, carboidrati. Insomma, un vero e proprio super food. Ed è probabile che ti sia capitato di usarlo per arricchire i tuoi frullati, lo yogurt, un bel bicchiere di latte., il succo di frutta, oppure il tè. Ma si può andare molto oltre. Stai per fare interessanti scoperte su questo prezioso alimento.
Cosa è il polline
Il polline è una sostanza microscopica prodotta dai maschi delle piante con fiori, chiamati stami. Questa polvere fine è composta da granuli microscopici che contengono le cellule riproduttive maschili delle piante. La funzione principale del polline è quella di trasportare il materiale genetico maschile verso gli organi femminili della stessa o di altre piante con fiori, facilitando così la fecondazione e la produzione di semi. Il polline è fondamentale per la riproduzione delle piante con fiori, contribuendo alla diversità genetica e alla creazione di nuove generazioni di piante. È anche una delle principali cause delle allergie stagionali, poiché può essere trasportato dall’aria e inalato da persone sensibili, scatenando reazioni allergiche. Il polline è visibile su molte superfici durante la stagione di fioritura e può variare in forma, dimensione e colore a seconda della specie di pianta. Alcune piante producono quantità considerevoli di polline, mentre altre ne producono meno o addirittura non ne producono affatto, contando su altri mezzi di impollinazione, come gli insetti o gli uccelli.
Cosa contiene il polline?
Il polline è ricco di nutrienti e viene spesso considerato un superfood a causa della sua composizione nutrizionale. Tuttavia, è importante notare che alcune persone potrebbero essere allergiche al polline, quindi è consigliabile fare attenzione quando si introduce il polline commestibile nella dieta. Come dicevamo il polline è una fonte di proteine, vitamine, minerali e antiossidanti. Tuttavia, poiché il polline può essere un potenziale allergene per alcune persone, è importante procedere con cautela quando lo si introduce nella dieta. Inoltre, è consigliabile ottenere il polline da fonti affidabili e sicure per garantire la sua purezza e qualità. Come con qualsiasi nuovo alimento, è sempre una buona idea consultare un professionista della salute prima di introdurre il polline commestibile nella tua dieta, specialmente se hai preoccupazioni relative alle allergie. Ma conosciamolo meglio.
Come assumere il polline
l polline può essere consumato in diversi modi, a seconda delle preferenze personali. Il polline d’api è spesso venduto come integratore alimentare in forma di granuli o polvere. Può essere consumato direttamente, dosato sulla lingua o mescolato con cibi come yogurt, miele o frutta.
A crudo
Fondamentale: sarebbe opportuno consumare il polline sempre a crudo, per evitare che perda i suoi valori volatili nonché la croccantezza. Si consiglia di acquistare polline biologico, per evitare il rischio di dannose contaminazioni, e prodotto in Italia.
Quanto polline assumere?
Da tenere a mente che la dose consigliata è pari a un cucchiaino al giorno. Non soltanto il polline non fa ingrassare, per quanto in virtù della sua stessa composizione aiuta a tenere a bada gli attacchi di fame. In più, agisce direttamente sul metabolismo aiutando l’organismo a bruciare grassi.
Dove conservare il polline?
Il polline deumidificato deve essere conservato in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore. Non è necessario, quindi, metterlo in frigo.
Di cosa sa il polline?
Col suo gusto delicatamente floreale, il polline diventa quel quid che dona ulteriore sapore alle semplici insalate, ma anche alle zuppe e alle minestre. Si sposa egregiamente coi legumi, ceci in primis. È da provare anche con i risotti, aggiungendone un po’ in fase di mantecatura. Quali risotti? In realtà dipende dai gusti personali, ma diamo qualche dritta: quello al limone, con la barbabietola o il cavolo romano, quello coi piselli o con gorgonzola e noci. La combo con la carne di maiale merita una promozione a pieni voti, perché si ottiene un contrasto di sapori non troppo deciso ma d’effetto. Per passare dalla teoria alla pratica, si può ad esempio optare per il filetto in crosta o gratinato, semplicemente unendo il polline alla panatura.
Può essere utilizzato anche nella preparazione di dolci al forno, per esempio i plumcake e la torta di mandorle. Col suo aroma diventa un notevole valore aggiunto. Amanti delle bowl di frutta? La prossima volta usate il polline come topping. Chi apprezza il connubio formaggio e miele può sostituire quest’ultimo con il polline. Avrà grandi soddisfazioni, soprattutto con i formaggi di capra e quelli erborinati.