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Cosa è successo al Vinitaly 2023

di Salvatore Spatafora 6 Aprile 2023 09:25

Si è appena conclusa l’edizione 2023 del Vinitaly il salone Internazionale del vino e dei distillati, che si svolge a Verona dal 1967. Un’edizione finalmente tornata alla vivacità di qualche anno orsono, ricca non soltanto di premi assegnati, ma anche di presenze di buyer stranieri interessati al mondo della vitivinicoltura italiana. Abbiamo raccolto i momenti salienti per voi.

Si è appena conclusa a Verona la cinquantacinquesima edizione di Vinitaly. La più importante fiera italiana del vino chiude con un exploit di visitatori: 93 mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere. La crescita, rispetto all’ultima edizione, è stata quasi totalmente determinata dagli ingressi di buyer esteri (+20%) provenienti da 143 paesi del mondo, che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati.

Exploit di presenze straniere a Vinitaly 2023


Nella top 5 delle provenienze, gli Stati Uniti staccano nettamente la Germania. Terzo rimane il Regno Unito mentre la Cina torna in quarta posizione, scavalcando il Canada. Ferma restando la crescita generale del mercato europeo, si segnala il grande ritorno degli operatori da tutti i mercati extra-Ue: l’Asia, più che raddoppiata (+116%) trainata dal rientro dei cinesi che superano le 1000 presenze, e il Giappone (+143%). Le Americhe segnano un +38% con exploit degli USA (+45%) e del Brasile (+46%), oltre a un ulteriore consolidamento del Canada (+19%). Anche l’Australia in tripla cifra, a +130%.

Verona si conferma capitale italiana del vino


Il sistema vino rappresenta la prima voce attiva della bilancia commerciale italiana, con una filiera da 530mila imprese, 870mila addetti e 31,3 miliardi di euro di fatturato. La presenza al Vinitaly della premier Giorgia Meloni e delle principali cariche di governo ha ribadito la funzione guida della manifestazione per il comparto vitivinicolo italiano. Un salone a tutto business, dove sono state protagoniste per quattro giornate oltre 4.000 aziende espositrici da più di 30 nazioni, 17 padiglioni occupati per 100mila metri quadrati netti. Vinitaly si conferma uno strumento strategico a servizio del Made in Italy, facendo di Verona la capitale del sistema-vino nazionale. Durante la sua visita ufficiale al Vinitaly, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha brindato insieme al ministro dell’Agricoltura, al sottosegretario alla Cultura, allo chef Giancarlo Perbellini e al presidente di Veronafiere per celebrare la candidatura della Cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.

Premio “Benemeriti della Viticoltura”


Il “Premio Angelo Betti – Benemeriti della Vitivinicoltura” in questa edizione è stato attribuito a: Camillo Zulli (Abruzzo), Giuseppe Avigliano (Basilicata), Paolo Ippolito (Calabria), Andrea Ferraioli (Campania), Roberto Monti (Emilia-Romagna), Alvaro Pecorari (Friuli Venezia Giulia), Azienda Colle di Maggio Wine Farm (Lazio), Famiglia Bosoni (Liguria), Davide Lazzari (Lombardia), Azienda Agricola Pantaleone di Federica Pantaleone (Marche), Michele Lauriola (Molise), Chiara Soldati (Piemonte), Christine Mayr (Provincia Autonoma di Bolzano), Maddalena Nardin (Provincia Autonoma di Trento), Antonio Michele Coppi (Puglia), Antonello Pilloni (Sardegna), Andrea Franchetti (Sicilia), Agricola Calafata società cooperativa agricola solidale (Toscana), Cantina Scacciadiavoli della famiglia Pambuffetti (Umbria), Giorgio Lale Murix (Valle d’Aosta) e Valerio Cescon (Veneto). Nato da un’idea di Angelo Betti nel 1973, il Premio Cangrande “Benemeriti della Vitivinicoltura” è il riconoscimento più sentito e apprezzato tra quelli attribuiti ogni anno da Vinitaly. Viene assegnato seguendo le indicazioni degli Assessorati regionali all’agricoltura, che segnalano quanti con la propria attività professionale o imprenditoriale abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese. Il prestigioso riconoscimento è stato denominato per sempre “Premio Angelo Betti – Benemeriti della Vitivinicoltura”, di cui ricorre quest’anno anche il 25° della scomparsa. E proprio in occasione dei 50 anni del riconoscimento e dei 25 anni della scomparsa di Angelo Betti, la Fiera di Verona ha voluto ricordare entrambe le ricorrenze con una Medaglia che è stata consegnata alla nipote Maria Neve Betti dal Sindaco di Verona e dal Presidente della Provincia.

I vincitori della “Vinitaly design international packaging competition”


Il vino rosso Verona IGT 2022 Fresco di Masi, dell’azienda Masi Agricola, si è aggiudicato il premio “Etichetta dell’anno 2023”. Il premio speciale “Packaging Box 2023” è andato invece all’azienda Profilia Spa con Birrificio Ventitre – Italian Keller – Birra chiara. Premio speciale “Immagine coordinata 2023” alla Coop. Soc. Ama Aquilone – Ama Terra. Il premio “Etichetta GDO” è stato attribuito al Valcalepio Doc Rosso Riserva 2017 della Cantina Sociale Bergamasca, mentre l’IGT Rosso 2020 della Cantina Goccia – Az. Agr. Il Melocotogno – Umbria vince il premio “Ambiente e sostenibilità”. Al debutto quest’anno, il premio speciale “Tecnologia e innovazione”, consegnato a Citra Vini – Ortense – Terre di Chieti IGT Pecorino 2021 – Bag in box. La Vinitaly design international packaging competition è organizzata da Vinitaly con l’obiettivo di evidenziare il miglior design dei vini, dei distillati, dei liquori, delle birre e degli oli extra vergine d’oliva, premiando e stimolando l’impegno delle aziende nel continuo miglioramento della propria immagine. Le confezioni in gara sono state esaminate da una commissione di esperti a livello internazionale presieduta da Paco Adin, direttore creativo e partner Supperstudio, agenzia di branding e packaging con sede a Madrid e vincitrice per due anni del Design Agency of the Year.

Bollicine di montagna: il metodo classico del Trentino piace sempre di più


Sempre più apprezzata, sia in Italia che all’estero, la produzione di vino spumante metodo classico del Trentino che continua il suo percorso di consolidamento. L’Osservatorio dell’Istituto Trentodoc conferma la crescita delle bollicine di montagna anche per il 2022, sia a valore che a volume. Dopo l’impennata avvenuta nel corso del biennio 2020-2021, dovuta alla pandemia, il volume di affari del comparto ha continuato a consolidarsi, raggiungendo 13 milioni di bottiglie vendute e un fatturato complessivo di circa 180 milioni di euro. La domanda di Trentodoc è incrementata complessivamente del 7%, confermando la rilevanza della denominazione che è apprezzata sempre di più sia del pubblico italiano che da quello americano e asiatico. Tra le tipologie preferite dai consumatori, in ascesa i Millesimati (vini prodotti con una determinata percentuale di uve di una singola vendemmia) che raggiungono il 12%.

Famiglie storiche dell’Amarone


Con una masterclass rivolta alla stampa e ai buyer stranieri, l’associazione delle 13 Famiglie Storiche dell’Amarone del Valpolicella ha voluto mettere in luce la contemporaneità e il posizionamento come fine wine di questa icona del panorama enologico italiano. “Lo stile dell’Amarone – dichiara il presidente Pierangelo Tommasi – è sicuramente contemporaneo ed elegante. Si è evoluto nel tempo, restando fedele al territorio di appartenenza, alle tecniche di vinificazione, appassimento e affinamento tramandate da generazioni. Tutte caratteristiche da fine wine, nel pieno rispetto del territorio, dell’annata e della mano dell’uomo. Uno stile che il consumatore ricerca perché originale e identitario e perché influenzato dai cambiamenti climatici e dai trend di consumo. Un vino che oggi si presenta ancora più armonioso ed elegante, permettendo maggiore facilità di abbinamento con il cibo e piacere nel calice”.

Debutto del Consorzio Garda


Il Consorzio Garda DOC debutta al Vinitaly 2023: per la prima volta presente alla Fiera di Verona uno spazio espositivo dedicato alla denominazione. Lo stand di 120 metri quadri è stato pensato come una limonaia, omaggio al tipico paesaggio gardesano durante la primavera, ovvero il periodo della maturazione dei limoni. La presenza del Consorzio Garda Doc a Vinitaly 2023 si inserisce in un ampio progetto di consolidamento dell’immagine della denominazione che in questi anni ha lavorato con dedizione per far riscoprire la piacevolezza dei vini del Garda e del ricco programma di attività enoturistiche fruibili in questo territorio.

Sicilia: next generation e sostenibilità


Grande affluenza, come ogni anno, al padiglione della Sicilia. Tantissimi gli appuntamenti promossi, nei quattro giorni della manifestazione, sia da Assovini Sicilia che dal Consorzio Tutela Vini Doc Sicilia. Punti di forza dei produttori siciliani sono le nuove generazioni di vignaioli, tantissim e le donne, e gli obiettivi raggiunti dalla Fondazione SOStain nell’ambito della sostenibilità ambientale. La Sicilia è la più grande area vinicola biologica in Italia: rappresenta infatti il 30% della superficie nazionale e con oltre 42mila ettari ha anche il primato tra le regioni che praticano una viticoltura sostenibile. Il Vinitaly 2023 è stata anche l’occasione per ufficializzare la partnership con Le Soste di Ulisse, associazione guidata dallo chef Pino Cuttaia che raggruppa il meglio dell’hotellerie e ristorazione dell’Isola. L’obiettivo è chiaro: promuovere attraverso attività di comunicazione mirate il ricco patrimonio storico, culturale, artistico ed enogastronomico della regione.

Radici Virtuose: il programma di rilancio dell’agricoltura jonico-salentina


Presentato, durante la giornata di inaugurazione di Vinitaly 2023, il progetto Radici Virtuose: programma triennale avviato dal Distretto Agroalimentare Jonico Salentino e finanziato dal Ministero dell’Agricoltura a favore dei Consorzi pugliesi del Primitivo di Manduria DOP, Salice Salentino DOP, Brindisi DOP e dell’Olio IGP Puglia danneggiati dalla Xylella. In particolare, il progetto prevede lo sviluppo di una serie di interventi a favore della valorizzazione dell’olio e dei vini pugliesi quali ambasciatori di un sistema produttivo che possa favorire l’economia del territorio, tutelare l’ambiente e sostenere la coesione sociale dell’intera comunità. La Fiera è stata dunque il palcoscenico per illustrare agli operatori del settore i progetti di investimento dei quattro Consorzi nel rilancio dell’immagine del comparto dell’agricoltura jonico-salentina: le prossime iniziative di respiro internazionale previste dal programma coinvolgeranno celebri chef, giornalisti e opinion leader.

La nave “più bella del mondo” promuove il vino italiano


Da luglio 2023 l’Amerigo Vespucci – il veliero italiano conosciuto da tutte le marine militari come la nave più bella al mondo – e Vinitaly salperanno insieme per promuovere le eccellenze del made in Italy, con un tour mondiale che farà scalo nelle principali città di tutti i continenti. A dare l’annuncio di questa iniziativa è stato il Ministro della Difesa Guido Crosetto, in visita alla 55ª edizione di Vinitaly.

Il fuorisalone: Vinitaly and the city


Successo anche per Vinitaly and the City, il divertente fuorisalone che anima piazze e strade del centro storico di Verona, da quest’anno ritornato totalmente nella sfera organizzativa della fiera di Verona: oltre 45 mila degustazioni, con un incremento del +50% sul 2022, da parte di winelover italiani ed stranieri.

Arrivederci a Vinitaly 2024

Mercoledì 5 aprile il salone ha calato il sipario ma nel frattempo sono già state ufficializzate le date della prossima edizione: nel 2024 Vinitaly andrà in scena dal 14 al 17 aprile, sempre negli spazi espositivi della Fiera di Verona.