Home Cibo Cosa fare con la buccia di cocomero? Non buttarla!

Cosa fare con la buccia di cocomero? Non buttarla!

di Nadine Solano 14 Agosto 2024 11:00

Buttare la buccia di cocomero? Non fatelo. Perché ci sono diversi modi per utilizzarla in cucina, uno più sfizioso (e semplice) dell’altro. E tutti vi sorprenderanno.

Che estate sarebbe senza una fetta di cocomero da gustare come merenda o per chiudere in bellezza un pasto? Che estate sarebbe senza il potere rinfrescante o dissetante di questo scenografico frutto, che della bella stagione è il re indiscusso? Da provare anche nelle insalate, sotto forma di sorbetto, gelato o acqua aromatizzata. Giusto per amarlo ancora di più, se possibile. I suddetti interrogativi sono retorici, dunque. Ipotesi che non consideriamo neppure. Eccone invece uno “reale”: cosa fare con la buccia di cocomero? Buttarla sarebbe un vero peccato: è commestibile, ricca di sostanze benefiche (vitamine e sali minerali soprattutto) e ha anche un buon sapore.

Bucce di cocomero sottaceto

Buccia di cocomero

Pensateci: per consistenza e croccantezza, la buccia di anguria ricorda i cetrioli. E proprio come i cetrioli, si può fare sottaceto. Cosa buona e giusta, però, è far sì che ci sia una minima quantità di polpa rossa.

Bisogna versare in un pentolino mezzo litro di aceto di mele, 30 g di zucchero, 10 g di sale e pepe in grani. Si uniscono le bucce già tagliate a pezzetti e si porta il composto a ebollizione. In un’altra pentola si fanno bollire 250 ml di aceto, 75 g di zucchero e un mix di spezie secondo i propri gusti: per esempio pepe nero in grani, zenzero fresco, chiodi di garofano. Si scolano le bucce, si distribuiscono nei vasetti di vetro sterilizzati e si riempiono quest’ultimo con il liquido di governo ancora caldo. Ecco un contorno sfizioso e decisamente originale.

Confettura di bucce di anguria

Buccia di cocomero

Cosa fare con la buccia di cocomero? Anche una bella confettura. Superate la diffidenza, perché è veramente buona. In questo caso, però, è bene eliminare la parte verde più esterna. E ben venga, come prima, un sottile strato di polpa rossa.

Si taglia la scorza a dadini e poi si segue il procedimento classico, usando lo zucchero di canna. Per quanto riguarda le quantità, considerate che per 1 kg di bucce servono 500 g di zucchero, quindi poi diventa facile fare le proporzioni. Ricordate il succo di limone, che ha il fondamentale ruolo di addensante.

Frullato rinfrescante

Buccia di cocomero

Con le bucce di cocomero si fa anche un frullato rinfrescante. Consigliamo tuttavia di unire altri ingredienti che si abbinino bene; per esempio fragole, mele, kiwi, zenzero. Una generosa aggiunta di succo di limone o lime è un’ottima mossa. Un ulteriore tocco in più? La cannella in polvere.

Buccia di cocomero in agrodolce

Buccia di cocomero

Questa è una chicca fra le chicche: la buccia di anguria in agrodolce. Seducente con i suoi contrasti di sapori e – ancora una volta – la sua originalità. Considerate le stesse quantità di bucce di cocomero e zucchero: mettiamo 250 g.

Dopo aver eliminato la parte verde, tagliate le bucce a cubetti e lasciatele per 8-10 ore in una ciotola con acqua salata, nel frigorifero. Scolatele, mettetele in una pentola con acqua e fatele cuocere per mezz’ora circa. Intanto dedicatevi alla preparazione dello sciroppo, facendo bollire per una decina di minuti lo zucchero, 50 ml di aceto di vino bianco, 50 ml di acqua, mezzo limone tagliato a fettine, qualche chiodo di garofano e mezza stecca di cannella. Aggiungete le bucce di cocomero cotte e scolate e lasciate il tutto sul fuoco fino a quando lo sciroppo diventa trasparente. Dividete le bucce in agrodolce nei barattoli sterilizzati (sciroppo compreso, naturalmente!) e aspettate almeno 30 giorni prima di procedere con il consumo.

Nel gazpacho

Buccia di cocomero

Siete amanti del gazpacho, tra le specialità più antiche e note della cucina spagnola? Vi piace prepararlo in casa e vi viene pure bene? Perfetto: la prossima volta sostituite i cetrioli con la buccia di cocomero. E poi andate avanti come di consueto. Non vi anticipiamo nulla, eccetto il fatto che resterete piacevolmente stupiti.