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Cosa mangiare quando si ha la pressione alta?

di Marta Manzo 7 Marzo 2023 17:30

La pressione alta, uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, riguarda tantissime persone in tutto il mondo e di tutte le età, con un aumento dei casi nelle persone più anziane. Ma, al di là delle terapie prescritte per tenerla sotto controllo, sappiate che si tratta di una condizione che si può prevenire anche a tavola. Ecco, allora, qualche consiglio e cosa mangiare quando si ha la pressione alta.

Definita ipertensione arteriosa, la cosiddetta pressione alta è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Colpisce tantissime persone in tutto il mondo e riguarda tutte le età, con un aumento dei casi nelle persone più anziane. Ma, al di là delle terapie prescritte per tenerla sotto controllo, sapevate che si tratta di una condizione che si può prevenire anche a tavola? Ecco, allora, qualche consiglio e cosa mangiare quando si ha la pressione alta.

Seguite un’alimentazione francescana

Pasta, carne, pesce, legumi, verdure, frutta: in linea generale con la pressione alta si può mangiare tutto ma in quantità limitate. Commisurate, cioè, al proprio fabbisogno quotidiano. Ciò che fa la differenza, infatti, è che la propria alimentazione deve essere quanto più francescana possibile: poco elaborata e con pochi condimenti, nell’ottica insomma di mangiare il giusto, senza strafare. Ma, soprattutto, con pochissimo sale.

Diminuite l’uso del sale, quindi del sodio

Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, il quantitativo di sodio raccomandato per le persone che non soffrono di pressione alta è di circa 5 grammi di sale al giorno, che corrispondono a un contenuto di circa 2 grammi di sodio. Ridurre ulteriormente questo quantitativo aiuterebbe a ridurre anche la pressione sistolica (arteriosa, la massima) fino a 8 millimetri di mercurio (mm Hg) e la diastolica (la minima) fino a 4. Per chiarire meglio, una simile riduzione corrisponde a quella che si otterrebbe dimagrendo di circa 10 chili oppure camminando a passo sostenuto per circa 30 minuti al giorno.

Cosa mangiare

peperoncini

In virtù di questo, in caso di pressione alta è consentito mangiare tutti quegli alimenti che di sale (si legga sodio), per loro natura ne contengono poco. Sì, dunque, a tutti gli elementi tipici della Dieta Mediterranea come cereali, pesce, carni magre, frutta e verdura, ma poco conditi, conditi con sale iposodico o, meglio ancora, se totalmente sconditi.

Per insaporire si possono utilizzare infatti le spezie (ma non i preparati pronti che contengono moltissimo sale). Usate ad esempio il peperoncino che, grazie alla capsaicina che contiene, vanta capacità vasodilatatorie utili a chi soffre di pressione alta. Luce verde anche per il caffè e il , ma in quantità minime: massimo 1 o 2 al giorno, ancor meglio se decaffeinati o deteinati. Ma niente bevande con caffeina e teina. Ok per un pezzetto di cioccolato ogni tanto, così come per un po’ di vino.

Cosa non mangiare

Salumi

Per contro, sono da abolire totalmente i salumi, gli insaccati e i formaggi. Oltre all’elevato quantitativo di grassi saturi che contengono sono infatti ricchi di sodio. Un discorso estremamente valido soprattutto nel caso di prodotti stagionati a lungo. In caso di alta pressione vanno, perciò, salutati ed eliminati dalla propria dieta quotidiana.

Un discorso a parte: la liquirizia

Se siete tra quelle persone che amano lasciar sciogliere in bocca caramelle a base di liquirizia, sappiate che sono decisamente sconsigliate in caso di pressione alta. La glicirrizina, contenuta nella radice della liquirizia, nonostante abbia proprietà utili di protezione della mucosa gastrica, deve infatti essere consumata con estrema moderazione, se non addirittura evitata da pazienti affetti da ipertensione arteriosa.

Cucinare a casa

Persone che cucinano

Per osservare tutte queste indicazioni, il consiglio più utile è quello di riflettere sul proprio regime alimentare cercando di cucinare sempre i cibi in casa. Questo vi consentirà di avere contezza della quantità totale di sale e di sodio che utilizzate nella preparazione dei piatti. Di dividerlo, anche, privilegiando questa o quella ricetta. Diversamente da ciò che accadrebbe, invece, pranzando o cenando per esempio a casa di amici oppure andando a mangiare fuori.

Mangiare fuori: come si fa?

Se quest’ultima occasione sociale si presenta, un modo per cavarsela egregiamente facendo comunque attenzione alla pressione alta esiste. Dal menu, ove possibile, scegliete piatti in cui gli ingredienti sono stati elaborati il meno possibile – per esempio soltanto cotti sulla piastra, al vapore, bolliti – e chiedete di portarveli sconditi. Vale soprattutto per i secondi e i contorni, per i quali questa possibilità è quasi sempre garantita. Questo vi consentirà di condirli poi, da soli, direttamente al tavolo. In caso, invece, non abbiate scelta e vi troviate a mangiare un piatto di cui non conoscete la preparazione, procedete per compensazione. Dal pasto successivo, insomma, riprendete a seguire regolarmente la vostra alimentazione priva di sale.

In conclusione

Va quasi da sé aggiungere che, insieme a una corretta alimentazione, per tenere a bada la pressione alta occorre tenere in generale anche uno stile di vita quanto più sano possibile. Il che significa cercare di rimanere nel largo range del normopeso, evitare l’abitudine al fumo, fare almeno la minima attività fisica prevista: circa 30 minuti al giorno per almeno qualche giorno a settimana.