Cosa significa veramente detox?
Con il termine detox spesso si identifica più di una dieta, ma funzionano davvero? Il problema del detox risiede nelle abitudini alimentari consolidate.
La dieta detox è un classico rimedio disperato per scacciare gli effetti collaterali di una vita sregolata, e diciamolo, i chili di troppo. Ma cosa significa realmente questo termine inglese così tanto usato? un regime alimentare con lo scopo di eliminare le tossine dall'organismo per purificarlo e renderlo più forte Detox vuol dire disintossicare, cioè liberare il proprio organismo da sostanze con effetto tossico ed è un termine ad ampio spettro che si riferisce alla disintossicazione dal cibo, ma anche dall’alcol, dai farmaci, dalle droghe, ecc. Nel linguaggio comune, però, detox è diventato un termine utilizzato per far riferimento a una dieta depurativa, intesa come un regime alimentare con lo scopo di eliminare le tossine dall’organismo per purificarlo e renderlo più forte, migliorandone le difese immunitarie, rinvigorendolo e favorendo un miglior equilibrio psico-fisico. Questo perché ogni giorno, nell’organismo, sono prodotte un gran numero di tossine che derivano dall’alimentazione, catabolismo di carboidrati e proteine, dall’eccesso di sale da cucina, dall’utilizzo di farmaci, di additivi e dai metalli pesanti.
Quindi, nell’uso comune, con il termine detox ci riferiamo a tutte quelle diete e quei cibi che possono far funzionare meglio i normali meccanismi di depurazione e di disintossicazione dell’organismo. In realtà esistono tantissimi metodi e tantissime diete diverse riconducibili al termine detox: le più comuni prevedono un ampio consumo di frutta e verdura, alimenti ricchi di acqua, antiossidanti, vitamine, sali minerali e fibre. Spesso è proposto anche di consumare per alcuni giorni esclusivamente tisane, centrifugati o beveroni particolari.
Perché il detox non fa miracoli
Il problema è che troppo spesso queste diete sono delle terapie d’urto strettamente ipocaloriche: 24-48 ore di insalate o centrifugati di verdura. Effettivamente così facendo si impegnano poco l’apparato digerente, intestino, fegato e reni e si permette loro di eliminare con più facilità le tossine accumulate; inoltre, anche se strettamente ipocaloriche, tali regimi detox non sono pericolosi (ai più, ma è totalmente sconsigliato in gravidanza, in casi insufficienza renale e in persone già debilitate da malattie). Il vero problema però è che uno stile di vita poco sano non si corregge con pochi giorni, o poche ore. Una giornata detox non ha grandi effetti collaterali ma non ha neppure grandi effetti detox duraturi, soprattutto se non vengono modificate le abitudini giornaliere scorrette.
È bene sapere, però, che diete fortemente ipocaloriche effettuate per più di 2 giorni possono indurre uno stato di chetoacidosi e determinare un aumento delle tossine prodotte. Se poi le diete detox sono prolungate per più di una settimana, si rischia di demolire le proteine corporee per produrre energia e la demolizione dei muscoli porta alla produzione di scorie azotate. Quindi un detox molto ipocalorico e prolungato per troppi giorni può avvelenare l’organismo più di prima.
Pertanto il vero detox è cambiare stile di vita in maniera duratura e unire a un’alimentazione corretta un’attività fisica regolare. All’interno di un regime alimentare equilibrato possiamo poi, in alcune giornate o per alcune ore, aumentare il consumo di acqua, di frutta e verdura e prediligere determinati alimenti particolarmente depurativi, assicurandoci così una sana purificazione dalle tossine accumulate.