13 cose che non sapevamo (o forse sì) sulla Nutella
Il sito americano BuzzFeed ha stilato un elenco di informazioni sulla Nutella. Noi le abbiamo riportate e commentate. Ecco le 13 scoperte.
Il sito americano BuzzFeed ha deciso di spiegare la Nutella, con un articolo dal significativo titolo 13 cose che non sapevi sulla Nutella. Sarebbe sgradevole e sbrigativo controbattere che forse nemmeno volevamo saperle (spesso ci basta poterla mangiare), perciò l’obiezione principale diventa: a noi volete spiegare la Nutella? Come se non avessimo bruciato tutti i peccati di gola e le pause della dieta e le tristezze d’amore su quel barattolo perfetto; come se non ci fossimo ritrovati mille volte con le mani e la bocca (i meno composti anche polsi, guance e gomiti) impiastricciati di crema gianduia. Ecco le 13 grandi scoperte americane e le relative riflessioni italiane. Tenete sempre presente quello che sottolinea l’autrice del pezzo, Emily Carlo: la risposta è Nutella, chi se ne importa della domanda.
- Ogni 2,5 secondi nel mondo si vende un barattolo di Nutella. Vi viene in mente un’azione qualunque per cui impiegate due secondi e mezzo? Nel tempo di quel gesto, in giro per il mondo, qualcuno sta acquistando un barattolo di Nutella, probabilmente se ne infischia della dieta ed è felice. Già solo mentre leggevate questo punto, se l’avete letto tutto e non solo il titolo, sono stati venduti tre barattoli di Nutella. Quattro. Se siete lentissimi, cinque.
- Napoleone può essere considerato il responsabile della dipendenza da Nutella. Il grande stratega avrebbe cercato, nel 1806, di bloccare i commerci britannici; gli scopi, tra gli altri, erano quelli di vincere le guerre e conquistare il mondo: non si può certo dire che Napoleone non pensasse in grande. Ma tra gli effetti si verificò un aumento esponenziale del costo del cioccolato, tanto che i pasticcieri furono costretti a integrarlo con le nocciole. Se credete a questa ricostruzione, sapete chi ringraziare (mentre la vostra dietologa sa con chi prendersela).
- Non si è chiamata sempre Nutella. Questa agli Americani suona molto più strana che a noi, perché originariamente il nome era Pasta giandujot e per loro la gianduja è qualcosa di inspiegabile. Professionalmente, Emily Carlo ha affermato: “WTF is pasta gianduja?”.
- In America la Nutella è arrivata molto in ritardo. In Europa la Nutella circola già dal 1964, in America soltanto dal 1983. Ma l’America è stata scoperta solo alla fine del ‘400, che potevamo aspettarci?
- Non puoi chiamare tuo figlio Nutella. Due sconsiderati genitori francesi ci hanno provato e lo Stato ha detto no. È il caso di dire Vive la France! In attesa che i parlamenti nazionali elaborino leggi ad hoc, potete sbizzarrirvi con tutti gli altri nomi improbabili e indecenti che, senza ritegno, continuano a venirvi in mente.
- La famiglia che possiede il marchio Nutella potrebbe vivere in un castello di cioccolata, volendo. Il patrimonio di Michele Ferrero superava al netto i 26 miliardi di dollari. Significa che i Ferrero possono ricoprire di cioccolato non soltanto il castello suggerito da Emily Carlo, ma tutte le regioni in cui vivono, barche, palazzi, isole e porzioni di mare, magari universi interi.
- La Nutella è presente nei dispensari della California. Per capirne l’ironia, è necessario sapere cosa sia un dispensario: istituzione pubblica dedita alla cura di particolari malattie; in quelli farmaceutici, si trovano scorte di medicinali. Evidentemente in California hanno preso sul serio il valore curativo della Nutella. In realtà non si tratta della crema a cui siamo abituati, ma è Nugtella, una versione alla marijuana.
- Con la quantità di Nutella venduta in un anno è possibile circondare il mondo 1,4 volte. Si tratta di quel preciso tipo di calcolo incomprensibile che accosta temi completamente sconnessi; ma giacchè i termini del confronto sono Nutella e Giro del Mondo sarà comunque uno studio gradito a molti, che l’Istat si affretterà a riprendere. Ora, si faccia avanti il primo che vuole mettere in fila i barattoli.
- Per la Nutella si usa il 25% delle nocciole del mondo. Significa che nemmeno se uniamo tutte le nonne d’Italia e i loro dolci di Natale riusciamo ad arrivare a una quantità anche solo lontanamente paragonabile; anche se aggiungiamo le nonne svizzere, le nonne austriache. Ecco cosa significa confrontarsi coi giganti.
- La ricetta della Nutella varia o non varia nei diversi Paesi. È uno dei tanti enigmi che riguardano la Nutella. Sempre uguale o sempre diversa? È il caso di sperimentare almeno uno dei viaggi del punto 8 per venire a capo del mistero.
- Più di 6 milioni di foto su Instagram riportano il tag #Nutella. Ciò significa che, a naso, la Nutella supera persino le foto di donne in costume con tag #Sun, i selfie con gli Obama e i giapponesi con la Torre di Pisa.
- Probabilmente la tua pronuncia è sbagliata. L’americanissima Emily Carlo propone un rapido prontuario per pronunciare correttamente la sua crema preferita. Afferma con decisione: “Non è nuh-tell-uh come molti credono” (ma chi?), “ma new-tell-uh”.
- La Nutella si può bruciare. E qui l'autrice dell'articolo usa un’immotivata citazione da Lolita per spiegarlo: la Nutella è infiammabile. Viene da domandarsi chi ci abbia provato per primo e perché la si dovrebbe bruciare, quali contorte elucubrazioni possano portare una persona a dare fuoco a una crema spalmabile; ma è sempre meglio essere informati su ciò che succede nel mondo e per saperlo avete impiegato meno di due secondi e mezzo, il tempo che serve per vendere un barattolo di Nutella, come spiegato al punto 1. E magari, adesso, la state comprando proprio voi.
- FONTE
- Buzzfeed
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